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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

L’Epifania è una festa molto sentita in alcuni centri della Sicilia. “A Vecchia” è la protagonista della notte di San Silvestro in un piccolo paese della provincia di Palermo, Gratteri. Essa si ritiena abiti in una grotta , detta Grattara, ubicata in un monte di fronte al centro abitato. La sera del 31 gennaio, “a vecchia”, avvolta in un lenzuolo bianco e a dorso di un asino si dirige, tra la gioia dei bambini ed il vociare degli adulti, verso l’abitato, dispensando durante il cammino regali, caramelle e i "turtigliuna", dolci tipici locali a base di mandorle, noci, nocciole e frutta secca. Il suo arrivo in piazza è accolto dallo scoppio di petardi e di mortaretti, che preludono alla Vanniata di festi di l'annu, pubblico “processo”, dal taglio fortemente ironico, di tutti i fatti, locali e nazionali, più rilevanti dell’anno. Allo scoccare della mezzanotte un brindisi collettivo saluterà l’arrivo del nuovo anno. A Messina, nel quartiere Bordonaro, il giorno dell’Epifania nella piazza principale viene allestito “u 'pagghiaru ", formato da una pertica alta nove metri circa e rivestita di rami di corbezzoli, agrumi, ciambelle di pane azzimo e cotone, che simboleggia un abete natalizio, sulla cui cima si trova una croce alta due metri, abbellita con frutta, nastri, ciambelle e forme di pane, che rappresenta il premio per i 14 partecipanti che la sera dell'Epifania, dopo la celebrazione della Santa Messa si arrampicheranno per aggiudicarsela. I festeggiamenti folkloristici si concludono con una pantomima sull'eterna lotta tra l'uomo e le insidie della natura, rappresentazione che prende il nome in dialetto " U' cavadduzzu e l'omu sabbaggiu" e che viene effettuata da due maschere. A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta si rappresenta l’arrivo dei tre Magi, cui segue la processione del simulacro di Gesù Bambino. Particolarmente sentita è l’Epifania nei paesini del palermitano la cui popolazione è prevalentemente di origine albanese: Contessa Entellina, Mezzojuso e Piana degli Albanesi. Qui i festeggiamenti sono molto simili e sia la cerimonia religiosa nella Chiesa Madre, che le rappresentazioni nella piazza principale simboleggiano il battesimo di Gesù. Il Celebrante immerge per tre volte una croce nella vasca e alla terza immersione viene liberata una colomba, che simboleggia la discesa dello Spirito Santo.

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