Hogmanay

[enrico incatasciato]

Per festeggiare il Capodanno esiste uno stile Scozzese, con un nome ben preciso: Hogmanay. Edimburgo e Glasgow, sono le città principali per i festeggiamenti. Proprio ad Edimburgo viene ad essere celebrata una delle feste più importanti di tutto il Regno Unito, con 4 giorni di eventi e manifestazioni.
Si inizia il 29 Dicembre con la Torch Light Procession, una processione di tre ore, dove migliaia di partecipanti con torce in mano, creano uno spettacolare fiume di fuoco per la città, partendo da Parliament Square guidati da una nave vichinga in legno, che verrà ad essere bruciata in un grande falò arrivati sulla collina di Calton Hill, da dove si può assistere a spettacolari fuochi d’artificio.
Si prosegue il 30 Dicembre con la “Night Aofre” una serie di concerti tradizionali, ceilidh, bands da tutto il mondo, comici, attori, maschere, pipebands, giocolieri, ballerini.
Il 31 Dicembre è il clou, con l’autentico Hogmanay, in ricordo dei riti vichinghi e celtici per celebrare le fine della stagione fredda e propiziarsi la primavera, i festeggiamenti prendono vita con lo Street Party. Una serie di palchi sono allestiti in diverse aree del centro città. Su ogni palco si alternano decine di musicisti pronti a offrire svariati generi di musica per tutti i gusti. Si continua fino a mattina inoltrata, con ceilidh, concerti e persino un concerto al lume di candela nella cattedrale di St. Giles.
A mezzanotte, dal castello di Edimburgo, oltre ai fuochi d’artificio, dal bastione viene sparato un colpo di cannone, il famoso One O’Clock Gun.
I più temerari il 1° Gennaio, se vogliono, possono confrontarsi con l’immancabile tuffo nel freddo Oceano. Generalmente, chi si butta deve essere anche vestito in modo singolare. Ogni anno sono decine le fatine, i babbi natale e altri personaggi che si gettano in questa impresa.
Se siete curiosi sull’origine della parola Hogmanay, alcuni dicono che sia antico gaelico, con il significato di “nuovo mattino” mentre altri sostengono che si tratti di un francesismo per “homme est né”, un nuovo nato.