Si e’ appreso che il Ministero dell’Istruzione e della ricerca scientifica ha manifestato la disponibilita’ a contribuire alla creazione del quarto polo universitario in Sicilia. In pratica esso dovrebbe costituire quel polo universitario della Sicilia sud orientale da tempo lungo auspicato e poi lasciato cadere nel vuoto di lunghe diatribe provincialistiche .
Il polo universitario ibleo, nello spirito della decisione ministeriale, dovrebbe pervenire alla razionalizzazione dell’attuale diffusione nel territorio di sedi e presidi universitari decentrate frutto spesso di vertenzialita’ per carenze pecuniarie piuttosto che di competizione scientifica e di eccellenze negli studi e nella ricerca .
L’Universita’ della Sicilia sud orientale dovra’ caratterizzarsi quale infrastruttura di diffusione della cultura scientifica e umanistica nell’area mediterranea nonche’ costituire elemento fertilizzatore di imprenditorialita’ nuova e di sviluppo sociale ed economico nell’ambito territoriale della sua collocazione . L’offerta formativa pertanto non puo’ che essere formulata ed orientata per il conseguimento di questi obiettivi. In questi giorni si parla anche , opportunamente e lodevolmente, di onoranze da tributare a Giorgio La Pira .
Giorgio La Pira nacque a Pozzallo, ma presto si trasferi’ a Firenze , dove , nel 1924 , prende la laurea in Diritto romano divenendone, pochi anni dopo, docente nella locale universita’ .Nel 1946 divenne deputato all’Assemblea costituente e partecipo’ attivamente alla formulazione dei primi dodici articoli della carta costituzionale , dettandone testualmente alcuni passaggi fondamentali . A quegli articoli rimase fedele per tutta la vita e si richiamo’ nel corso della sua lunga battaglia politica.
Nel 1951 venne eletto sindaco di Firenze e lo rimase fino al 1965. Nel 1977 muore in quella citta’ che egli considero’ seconda patria non dimenticando mai la sua Pozzallo . A Firenze lo ricordano come il Sindaco Santo .
Giorgio La Pira spese gran parte del suo impegno politico in quelli che egli chiamava “colloqui” colle popolazioni dei paesi emergenti del Mediterraneo e dell’Africa nera . Molto ascoltato al Cremlino si batte’ per la distensione e il disarmo. L' stituto Universitario Europeo di Firenze fu da lui voluto. Bene ! con codeste premesse, perche’ non intitolare a lui la costituenda Universita’ e richiamarsi al suo impegno politico ideologico e spirituale per l’elaborazione dell’offerta formativa ?
Giuseppe Salmè
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