I regali di Natale
Poesia " Natale di Guerra" di Trilussa
Presentiamo una poesia di Natale del celebre scrittore romanesco Trilussa (Roma 1871-1950), grande compositore di sonetti. La poesia di Natale in questione si intitola “Natale di Guerra”.
Ammalapena che s’è fatto giorno
la prima luce è entrata ne la stalla
e er Bambinello s’è guardato attorno.
- Che freddo, mamma mia! Chi m’aripara?
Che freddo, mamma mia! Chi m’ariscalla?
- Fijo, la legna è diventata rara
e costa troppo cara pé compralla…
- E l’asinello mio dov’è finito?
- Trasporta la mitraja
sur campo de battaja: è requisito.
- Er bove? – Puro quello
fu mannato ar macello.
- Ma li Re maggi arriveno? – E’ impossibile
perchè nun c’è la stella che li guida;
la stella nun vò uscì: poco se fida
pè paura de quarche dirigibbile… -
Er Bambinello ha chiesto: – Indove stanno
tutti li campagnoli che l’altr’anno
portaveno la robba ne la grotta?
Nun c’è neppure un sacco de polenta,
nemmeno una frocella de ricotta…
- Fijo, li campagnoli stanno in guerra
tutti ar campo e combatteno. La mano
che seminava er grano
e che serviva pè vangaà la terra
adesso viè addoprata unicamente
per ammazzà la gente…
Guarda, laggiù, li lampi
de li bombardamenti!
Li senti, Dio ce campi,
li quattrocentoventi
che spaccheno li campi? -
Ner dì così la Madre der Signore
s’è stretta er fijo ar core
e s’è asciugata l’occhi co’ le fasce.
Una lagrima amara per chi nasce,
una lagrima dòrce per chi more.
Un pensiero speciale va a tutti i soldati che saranno impegnati questo Natale, presso i purtroppo numerosi scenari di guerra in tutto il mondo, come l’Afghanistan o il Kosovo o il Libano.
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