Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca
Un inedito confronto fra due celebri maestri del Novecento curato dal critico d’arte Francesco Gallo e progettato a lungo da Giovanni Bosco dell’associazione Arte Viva.
Si tratta di oli e disegni provenientiMa non solo questo. La manifestazione, infatti, unirà anche altri aspetti della nostra tradizione, tra cui l'enogastronomia.
Nel corso della mostra, l'Enoteca Regionale delle Strade del Vino "Cerasuolo di Vittoria", ospitata nel
vicino Castello Enriquez, seguirà in parallelo, nelle sere di venerdì,
sabato e domenica, gli orari della mostra di Sala Mazzone. "Un'occasione
per fare promozione del territorio - spiega il presidente delle Strade
del Vino del Cerasuolo, Giusto Occhipinti - e per far conoscere ai
visitatori giunti a Vittoria sulla scia dell'arte di Clerici e Guttuso,
il nostro eccellente Cerasuolo, un rosso docg, a denominazione di
origine garantita".
Sarà un’operazione culturale di grande spessore, sulla scia di quella appena conclusa da Bosco sempre a
Vittoria e dedicata a Fausto Pirandello, figlio del drammaturgo Luigi, e
curata da Vittorio Sgarbi: quindici opere, infatti, delle oltre
quaranta esposte a dicembre nella Sala Mazzone sono da ieri a Roma,
nelle prestigiose sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM),
inserite nella collezione di “Fausto Pirandello alle Quadriennali del
1935 e del 1939”.
Una conferma, dunque, della felice intuizione di Bosco che adesso, in collaborazione con il Comune di
Vittoria, porta in Sicilia - dal 20 marzo al 5 maggio - cinquanta opere
uniche del milanese Fabrizio Clerici e del palermitano Renato Guttuso.
“Da tempo – spiega Giovanni Bosco – desideravo riunire e proporre in un unico spazio l’opera dei due maestri
così distanti per nascita e formazione e, tuttavia, grandi amici nella
vita e attentissimi l’uno alle forme espressive dell’altro”. “Sarà un
confronto a distanza fra due grandi personalità – aggiunge il curatore
Gallo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. - che, molto
diversi nella maniera di concepire la pittura, hanno segnato l’arte di
un’epoca: realista e socialista Guttuso, con gli addentellati da Picasso
a Bacon. Surreale Clerici, come De Chirico e Savinio”.
Ricco di contributi critici il catalogo (Mo.ra. Editore) con introduzione di Francesco Gallo; contiene brani
antologici firmati da grandi letterati e storici dell’arte del Novecento
(Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia e Giulio Carlo
Argan) assieme a cui figurano testi di Raffaele Carrieri, Nicoletta
Campanella e Giorgio Giovanni Guastella. Proprio quest’ultimo,
sottolinea le differenze fra i due: “Architetto Clerici, allievo di un
pittore di carretti siciliani Guttuso, milanese Clerici, bagherese
Guttuso, sebbene entrambi romani d’elezione (…) algido, rigoroso,
razionale Clerici, appassionato e ‘sicilianamente’ caloroso Guttuso”.
Eppure, si apprende, sempre capaci di confronto e di dialogo “In un
clima - aggiunge Gallo - in cui erano ancora possibili gli anatemi e le
sconfessioni, escludendo il periodo torbido della storia culturale ed
artistica italiana, ma anche francese, cioè di due paesi occidentali con
fortissimi partiti comunisti, che dal ’47 al ’55 ebbero a perdere il
lume della ragione, prendendosela con tutti, con poeti, scrittori,
pittori, scultori, musicisti, registi…”
Agli studenti delle superiori della provincia iblea, infine, è rivolto un progetto didattico elaborato da
Arte Viva per educare all’amore per l’arte e la cultura e che sarà
illustrato nel corso dell’esposizione.
Fonte: http://www.ilgiornalediragusa.it
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