Grande coinvolgimento dei partecipanti all’incontro tenutosi presso "Gli Aromi" di Russino sabato 8 giugno, nell'ambito della rassegna di IngegniCultura"Sulle tracce della Modica antica. Uomini, storie, segni e parole" . Tema della serata è stato un percorso olfattivo su” Gli aromi ,regali antichi della natura negli Iblei”.
Il percorso è stato curato da Enrico Russino, a cui è seguito un aperitivo a tema, con all’orizzonte il mare di Sampieri e la vicinissima isola di Malta .
Una volta i contadini iblei che lavoravano nella valle del fiume Irminio, partivano di casa all’alba e ne tornavano al tramonto. Sulla strada del ritorno, risalendo le cave, raccoglievano lungo il percorso tutte quelle piante “utili”, latu sensu. Quindi piante officinali e medicinali e soprattutto piante commestibili, quelle che i botanici chiamano “fitoalimurgiche” .
Oggi nessuno al tramonto risale le trazzere, ma nei ragusani di oggi si è tramandato il piacere di raccogliere erbe spontanee o visitare luoghi ove è praticato questo tipo di coltivazione.
Una delle aziende che si è dedicata al recupero di questa antica tradizione è quella della famiglia Russino in contrada Santa Rosolia provinciale Sampieri Scicli .
Da oltre 10 anni si occupa della produzione e commercializzazione di erbe officinali e aromatiche, puntando sulle specie endemiche delle coste siciliane e in particolare della fascia iblea.
L’azienda, a conduzione familiare, produce più di 150 diverse varietà utilizzando metodi tradizionali; la lavorazione delle piante avviene ancora manualmente a favore della qualità dei prodotti, il tutto in un contesto unico, fatto di profumi inebrianti e panorami superbi.
La pianta di cappero, fra tutte, è il punto di forza dell’azienda: viene utilizzata sia come pianta ornamentale da incastonare, per esempio, nelle mura di antichi casali, sia in vaso, sia per la produzione in pieno campo.
Ma tantissime sono state le varietà sottoposte alla curiosità e ai flash dei partecipanti, che non hanno mancato di richiamare alla mente i profumi e i sapori dell’orto di una volta, quello comunemente noto come appartenente alla nonna.
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