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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

Dovrà essere il confronto con il territorio a riempire di contenuti
quello che dovrà divenire il primo parco nazionale in Sicilia





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Roma - Il Parco degli Iblei al momento è solo una legge dello Stato. Non c'è perimetrazione, né zonazione. Dovrà essere il confronto con il
territorio a riempire di contenuti quello che dovrà divenire il primo
parco nazionale in Sicilia. E' questo il succo di quanto si sono
sentiti dire, ieri pomeriggio al ministero dell'Ambiente, i
rappresentanti provinciali e regionali convocati dal ministro Stefania
Prestigiacomo. La concertazione, però, dovrà essere rapida, perché già
nel prossimo mese di aprile dovranno essere gettate le basi per la
costituzione effettiva del Parco degli Iblei.
Tanto rumore e tante polemiche per nulla, quindi. Siamo davanti a un
foglio bianco, che va scritto con l'apporto di tutti. Il confronto al
ministero è andato avanti per due ore e mezza. Ed alla fine questa è
stata la soluzione. Sarà la Regione, rappresentata a Roma
dall'assessore ai Beni Culturali Gaetano Armao, a farsi carico di
approntare, entro tre mesi, la proposta condivisa da tutto il
territorio.
Il sindaco Nello Dipasquale, che ha guidato il fronte della protesta,
predisponendo anche un documento con il quale si invocava proprio la
concertazione (ieri è stato firmato anche dagli altri tre sindaci della
provincia e dall'onorevole Roberto Ammatuna), si limita a prendere atto
«con soddisfazione che l'incontro era stato promosso solo per avviare
la discussione». Dipasquale ha quindi aggiunto che «i rappresentanti
del ministero hanno parlato della necessità di aprire una discussione
sull'istituzione del Parco e non, com'era indicato nell'avviso di
convocazione della riunione, del completamento del progetto». Il
sindaco, quindi, ha voluto ringraziare «la deputazione iblea, i sindaci
dei comuni della provincia, il presidente della Camera di Commercio per
aver prestato la massima attenzione all'intera questione in quanto
unanimemente convinti che si dovrà lavorare insieme per giungere alla
realizzazione di un parco credibile».
Il presidente della Provincia Franco Antoci, presente a Roma insieme
all'assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia e alla direttrice
della riserva Carolina Di Maio, ha ribadito che «il parco deve essere
una risorsa del territorio e non una penalizzazione per le nostre
aziende e per il nostro sviluppo». Antoci ha rimarcato che il parco
«non deve farci tornare indietro per quanto concerne la realizzazione
delle infrastrutture, a cominciare dalla Ragusa-Catania e
dall'autostrada Siracusa-Gela». L'assessore Mallia ha già pronta una
proposta: «La Provincia – ha sottolineato prima di salire sull'aereo
per tornare a Ragusa, ha un piano territoriale approvato e da questo
strumento si può partire per elaborare un'ipotesi del parco,
considerato, tra l'altro, che lo strumento urbanistico provinciale ha
una previsione di parco».

Fonte sciclinews


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