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Cultura | Siracusa

Ciak, il cinema a Siracusa

Non solo «Malena», città e provincia sono set naturali che continuano a ispirare i registi

Ciak, il cinema a Siracusa

 

Siracusa - - Da «Malena» in poi Siracusa come Cinecittà. Con la differenza che la scelta di un set nella città d'Aretusa dipende quasi sempre dall'incanto e dalla suggestione naturale che riescono a creare le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche. Tante volte per la bellezza del suo mare Siracusa arriva sul piccolo schermo, per la vivacità delle sue vie persino nelle migliori sale. Non si è mai escluso che questo slancio estetico potesse essere per l'intera provincia forza trainante di promozione e valorizzazione del territorio. E non a caso è con l'intento di attrarre a Siracusa produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie italiane e straniere che nel 2001 venne creata la Film Commission della Provincia di Siracusa, oggi esistente solo sulla carta: un sito web con dominio scaduto, ufficio e organigramma inesistenti. Una «distrazione intellettuale» definita da alcuni che si porta dietro conseguenze tangibili: assenza di aiuti alle produzioni locali, disincanto e delusione del professionismo nostrano, potenziamento di realtà lontane più impegnate, penalizzazioni per gli artisti e per la provincia tutta. Eppure La Film Commission siracusana ha aiutato la realizzazione di diversi progetti.

Fu un poker di successi già a partire dal 2003, dopo appena due anni dalla nascita, con «Sui giardini di Noto» di Thomas Crecelius, con il pirandelliano cortometraggio di Edoardo Iannini «Il segreto dell'attore» girato fra il prediletto scenario di Piazza Duomo a Siracusa e il Teatro Vittorio Emanuele di Noto, e ancora «L'Iguana» di Catherine Mc Gilvray nel quale Siracusa è chiamata a vestire i panni dell'isola atlantica e «Lucia di Siracusa» di Giovanni Virgadaula, mediometraggio sulla vita della Patrona siracusana. Come non ricordare poi i fortunati set siracusani di «Lettere dalla Sicilia» di Manuel Giliberti nel 2005, episodi de «Il commissario Montalbano» girati nei vicoli della Giudecca, lì dove ha trovato spazio anche «L'onore e il rispetto» di Mediaset
e la campionessa di auditel Rai «Il figlio della Luna» sulla vita dello scienziato siracusano Frisone e diverse pellicole del maestro argentino Louis Garay di recente di nuovo all'opera nella nostra provincia per le 13 puntate di «Ballate d'amore» scritte dal maestro Aurelio Caliri. Successo irripetibile fu «Caravaggio» di Angelo Longoni nel 2007. Sono tanti i titoli che potrebbero ancora elencarsi per una storia filmica che riconfermerebbe sempre e comunque Siracusa nella top ten delle mete italiane più «ciakate» d'Italia. Nonostante tutto. 

Redazione

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