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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca


Parlare di teatri anatomici e di dissezioni significa parlare di colui che fu il più grande dissettore di tutti i tempi, di Andrea Vesalio.

Costui nasce il 31 dicembre 1514, in Belgio, a Bruxelles.La parte posteriore della sua casa guardava su un terreno disabitato chiamato "collina della forca" dove venivano giustiziati i criminali.
I cadaveri degli uccisi venivano abbandonati allo scempio degli uccelli e degli agenti atmosferici.
Giovanissimo egli incominciò a raccogliere ossa di ogni tipo, a sezionare topi, talpe, ghiri, gatti e cani randagi.
A 15 anni parte da Bruxelles per studiare all'università di Lovanio prima e di Parigi dopo.
Si mette a studiare le opere di Ippocrate e di Galeno, ma praticamente esse non gli insegnano nulla.
Stanco di ascoltare la tediosa recitazione dei testi di Galeno, cominciò ad alzarsi davanti agli insegnanti e a centinaia di studenti, a strappare il rasoio al barbiere che fungeva da dissettore, a mettersi lui stesso a sezionare il cadavere con il suo modo deciso ed indagatore.
Allora i professori non effettuavano dissezioni dato che, sulle orme di Galeno, non credevano in esse.
Di esse si occupavano barbieri e medici mediocri che venivano chiamati cerusici.
Dopo Parigi Vesalio venne a Padova dove si laureò e dove rimase come professore.
A 28 anni scrive l'opera De Humani corporis fabrica - libri septem - con la quale apre la strada alla moderna medicina scientifica, presentando al mondo la prima accurata descrizione della anatomia umana ed un metodo con cui studiarla.
Con la pubblicazione di questo libro la medicina finalmente si sollevò dalle nebbie del Medioevo in cui era stata immersa da cattivi traduttori di Galeno.
Egli riuscì a sconfiggere la morte.
Ogni corpo morto che gli stava davanti rivelava a lui, solo a lui, cosa si era inceppato in quel corpo e perchè aveva cessato di vivere.
L'opera destò notevole successo e grande scandalo.
Per la prima volta le teorie di Galeno furono attaccate e fatte a pezzi, e dire che le sue teorie erano rimaste invitte per 12 secoli.
Vesalio aveva indicato parecchi errori di Galeno facilmente dimostrabili in aula.
Furono identificate oltre 200 inesattezze.
Le autorità di Padova erano ormai abituate a fornire cadaveri di criminali all'instancabile professore belga, tanto da arrivare a rimandare le esecuzioni finchè lui non era pronto per il cadavere successivo.
La Chiesa all'inizio si dimostrò contraria alle dissezioni.
Il corpo umano era qualcosa di sacro che non poteva essere manomesso e profanato.
Col tempo concesse agli studiosi i corpi dei giustiziati.
Le lamentele continuarono.
Di giustiziati se ne vedevano pochissimi, per di più essi erano stati in vita persone sane sulle quali non c'era molto da studiare.
Poi le maglie si allargarono.
Coloro che morivano negli ospedali e non avevano parenti che si occupassero della loro sepoltura venivano ceduti volentieri.
Volendo tirare le debite conclusioni c'è da dire che Modica dovette essere un
grandissimo centro medico per avere posseduto un teatro anatomico.
Di esso, però, non sappiamo molto.
Purtroppo il nostro passato è stato distrutto dai terremoti che inesorabili hanno
cancellato ogni traccia cartacea di quello che vorremmo conoscere.




a cura di Valentino Guccione
foto in alto a sinistra: Vesalio disseziona una mano
foto in basso 1: autopsia effettuata da Vesalio nel teatro di Padova
foto in basso 2: tavolo con gli strumenti usati nelle dissezioni

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