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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

http://www.exibart.tv/inc/video_alta.php?id_video=1074

Girovagando su internet mi sono, più o meno casualmente, imbattuta in questo video su un allestimento di alcune opere dell'artista Bruno Munari.
Si tratta di videoinstallazioni create con l'utilizzo di alcuni vetrini che vengono proiettate sulle pareti della sala espositiva e sulla facciata del palazzo ducale di Sassuoli, sede della mostra.
Interessanti sono le parole dell'artista: "Con un piccolo vetrino puoi affrescare una cupola”.

La visione delle opere e l'effetto che producono dell'ambiente circostante, mi ha fatto immeiatamente pensare alla natività che quest'anno è stata proiettata (e dunque utilizzata come decoro) durante le festività natalizie, sulla facciata della chiesa di San Pietro a Modica.
Il mio bagaglio culturale non è certamente in grado di potere esprimere un giudizio di merito sull'opera dell'artista (non sapendo ponderare le qualità intrinseca dell'opera) ma, da spettatrice, posso sicuramente esporre un mio parere esclusivamente emozionale.
L'opera di Murani carattizza e definisce, pure mutandola indefinitamente, la spazialità dell'ambiente in cui viene proiettata; un ambiente che, per quanto posso intuire, non dovrebbe possedere caratteristiche di linguaggio molto forti.
Questo mi porta a pensare che nonostante l'idea di proittare l'immagine della natività sulla facciata della chiesa di San Pietro è innegabilmente rievocatrice del senso del Natale nella cristianità tuttavia, personalmente, non ha avuto la giusta enfasi in quanto ha instaurato una sorta di competizione visiva con il decoro architettonico, di per se molto ricco, della chiesa stessa.

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Commento da Marcello Costa su 13 Gennaio 2010 a 2:19
Vi invito a leggere Fantasia di Munari, dove l'autore racconta i suoi esperimenti con i vetrini nelle scuole negli anni '70. I bambini indagavano le molteplici possibilità dell'uso di un proiettore "senza diapositive", sostituite da vetrini composti con svariati materiali. Munari forniva così, ai giovani studenti, non solo un semplice mezzo espressivo, ma uno strumento per indagare la struttura della materia del mondo che li circondava con il linguaggio della comunicazione visiva; un'esperienza didattica dove il confronto reciproco è basato sui processi e non sui risultati, un esercizio di basic design tra i tanti, fondamentali, del designer Bruno Munari.

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