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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

QUESTIONI DI CONSERVAZIONE

Ogni società per svilupparsi in modo armonico ed unitario deve conservare l’orgoglio della propria identità storica; non si può infatti concepire la conservazione e la tutela del patrimonio di un territorio senza collegarla all’uso, cioè alla fruizione.
Fino a non molti anni fa l’obiettivo della fruizione dei beni culturali in Sicilia si è realizzato solo in minima parte a causa dell’incuria e del disinteresse da parte delle istituzioni e dei privati, un problema questo che nel passato ha accomunato, peraltro, diverse città d’arte in Italia.
Di recente però si è constatata un’inversione di tendenza, in quanto la notevole presenza di beni artistici e monumentali nel territorio ibleo ha fatto maturare la necessità di interventi che oltre a preservare il patrimonio in questione, ne agevolino la fruizione da parte degli stessi abitanti e di quei visitatori che, giungendo in quella che finora è stata considerata una zona periferica della Sicilia per visitarne le architetture ormai comunemente riconosciute di interesse storico e artistico, vengono privati della possibilità di apprezzare in modo più completo ed organico questo ingente patrimonio.
Si è quindi pervenuti alla determinazione di avviare una “politica” dei beni culturali adeguata alle caratteristiche e alle esigenze del territorio in questione, che tenga conto di fattori e risorse fondamentali quali il patrimonio artistico, i luoghi della memoria, lo spettacolo. Il patrimonio artistico comprende siti paesaggistici (quartieri storici delle grandi città, centri storici minori, giardini storici), monumenti architettonici (palazzi, castelli, conventi e, soprattutto, chiese), complessi archeologici (concetto esteso da alcuni decenni anche all’archeologia industriale, intesa come storia del lavoro umano), musei, di cui bisogna sottolineare la funzione educativa, culturale e sociale nonchè di mostre d’arte.
I “luoghi della memoria”, invece, puntano sul richiamo più propriamente storico o artistico- letterario di determinati luoghi o siti, patrimoniali e naturali. Se il richiamo è di carattere storico, si tratta prevalentemente di risalire a memorie di eventi: guerre, rivoluzioni, battaglie, nascita o morte di personaggi storici.
Il richiamo artistico e letterario è più strettamente legato alla memoria di luoghi dove sono nati e vissuti artisti, musicisti, scrittori.
Lo spettacolo, infine, rappresenta spesso una delle funzioni ottimali di riuso di edifici storici restaurati, di chiese sconsacrate, di vasti ambienti recuperati in palazzi o castelli.
Una considerazione forse pretestuosa riguarda la situazione attuale del patrimonio artistico degli Iblei, talmente ricco e variegato da essere in grado di attirare ingenti flussi turistici dai luoghi d’arte per antonomasia, sempre più congestionati dalle masse di visitatori che vi si riversano spesso senza avere neanche la coscienza dei luoghi. Accade, invece che gli innumerevoli monumenti di cui è ricco il territorio ibleo rimanga spesso tagliato fuori dal tradizionale breve circuito turistico che si presenta al visitatore che approda nella nostra isola. Da ciò pertanto scaturisce la necessità inderogabile di un’oculata valorizzazione dei notevoli beni archeologici e paesaggistici della Sicilia sud-orientale attraverso interventi che, oltre a preservare il patrimonio artistico, ne agevolino la fruizione da parte degli stessi abitanti del territorio, per primi interessati al recupero delle proprie radici storiche, e di quei visitatori che giungendo nelle città del comprensorio ibleo subiscono il fascino sottile di una cultura e di una società ancora da scoprire nella variegatezza delle sue sfaccettature.


Mirella Spillicchi

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