Il fine giustifica i mezzi: "Annettersi un altro bene culturale"

[mario giovanni incatasciato]

Con i miei interventi riguardanti Il Museo Tommaso Campailla,non volti a creare polveroni, ho inteso segnalare che una meritoria valorizzazione di un sito culturale importante della città di Modica come quella realizzata dal Movimento 5 stelle, deve essere sostenuta da una informazione corretta che ne contenga genesi storica e fasi di sviluppo nel tempo. Non è consentito a nessuno, e meno che mai a chi ha strumentalizzato ogni fermento culturale in città per soddisfare le proprie ambizioni politiche, di appropriarsi di anni di fatica e di lavoro gratuito di professionisti, di insegnanti, operatori culturali e sociali che nel tempo hanno arricchito, valorizzato e reso fruibile il Museo Tommaso Campailla. Sorprende che gli attivisti di Modica del Movimento, con in testa il consigliere Medica, che per anni hanno combattuto questo stile non ortodosso di confrontarsi con gli Enti culturali e sociali, oggi siano diventati proni a questa metodologia condividendone perfino approssimative analisi storiche e comunicati stampa incommentabili. Il Museo non aveva bisogno di riaperture e rinaugurazione, serviva quello che il Movimento, in modo egregio, ora ha fatto e che l'amministrazione attuale non riconoscendo il lavoro del suo unico fondatore il prof.re Guccione e dell'Associazione IngegniCulturaModica che l'ha promosso, valorizzato e reso fruibile nel tempo , non ha fatto. Ha scelto strumentalmente di logorarci forte del fatto di essere il proprietario dell'immobile e non dei beni, frutto di donazioni di famiglie, enti, scuole, professionisti nel tempo. Stanchi abbiamo rinunciato alla gestione facendo il gioco di questi illuminati. Il passo indietro esclusivamente, per il bene della Città che ci onoriamo di promuovere e abitare e per il rispetto che nutriamo nei confronti dell'unico ideatore del Museo Campailla il Professore Valentino Guccione e della sua famiglia.

Mario Incatasciato