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Case degli Avi. Miti e leggende nell’antica Contea di Modica con Grazia Dormiente

Riprendono gli appuntamenti culturali di IngegniCultura legati all’annuale  Rassegna “Arte e Cultura tra Musei & Territorio”.

Sabato 6 maggio alle ore 18,00  nelle medievali sale del Museo Diffuso “Mùrika, racconti di pietra” presso Le Case degli Avi a Modica Alta la prof.ssa Grazia Dormiente , etnoantropologa, in occasione della presentazione del libro di Peppe Casa “Truvaturi e crirenzi nta Contea ri Muorica” intratterrà i convenuti sul tema “Miti,, Leggende e Superstizioni tra sacro e profano nell’antica Contea di Modica”. Introduzione a cura di Mario Incatasciato, presidente di IngegniCultura

Il genio della Dormiente,  viene confermato dalle sue opere, ora poetiche ora scientifiche, legate alla ricerca etnoantropologica del genere di studi che sono stati approfonditi, tra altri, in modo eccellente dal palermitano Giuseppe Pitrè e dal chiaramontano Serafino Amabile Guastella. Quanto a cultura materiale e tradizioni popolari dell’area iblea, possiamo disporre di sue puntuali pubblicazioni nate da impegnative e continue ricerche.

In riferimento al tema che riguarderà la serata del 6 maggio, la storia racconta che, quando arrivarono i musulmani nell'Isola, i siciliani preferirono correre ai ripari nascondendo tutti i loro tesori. Li sotterrarono in posti sicuri. Questi tesori furono definiti “truvaturi”, e si dice che furono custoditi da "pircanti".

Altro non erano che spiriti capaci di qualsiasi tipo di magia per impedire il ritrovamento di questi tesori.

Storia o leggenda, non si sa.

Si pensava  solo che trovando almeno uno di questi "truvaturi" si potesse diventare ricchi. Il Meridione, ed in particolare la Sicilia, è ricco di racconti popolari che riguardano le “ truvaturi”. Più la miseria è realtà quotidiana, più forte è il desiderio che sia il destino a risolvere in modo energico e definitivo i nostri problemi quotidiani.

Miti e leggende che hanno caratterizzato i territori e influenzato la cultura del popolo, un coacervo di superstizioni, misteriose credenze, religiosità popolare, sopravvivenze pagane, magia, occultismo e spiritismo, ancora fortemente radicati in alcuni ambienti dell'ex città della Contea .

Modica Alta   si caratterizza per essere una sorta di scrigno di queste tradizioni  orali  soprattutto per il fatto che  può contare sulle testimonianze di  molti anziani  che continuano ad abitarla e con i loro racconti riescono  a rinnovare la memoria.

 Peppe Casa indaga in questo mondo e così come si fa nei vecchi bauli conservati in soffitta  riesce a scandagliarne gli angoli più nascosti, regalandoci ricerche, rigorosamente in dialetto, delle quali i componenti  del Comitato del Borgo Antico, vanno particolarmente orgogliosi.

 E per localizzare meglio il fenomeno delle “Truvaturi” nel nostro territorio  Casa nel suo lavoro fa riferimento in particolare ad un tesoro incantato riferito alla Chiesa di Scrofani nel territorio di Modica , avente come protagonista un fanciullo Clemente Amato di cui parlano Giuseppe Pitrè nel suo libro: Usi e costumi e pregiudizi del popolo siciliano pubblicato nel 1889 e lo scrittore Serafino Amabile Guastella in una lettera indirizzata allo stesso Pitrè.

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