Un importante accordo di collaborazione culturale, scientifica, didattica e di promozione è stato concluso per lo studio della basilica bizantina della Pirrera di Santa Croce fra la Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Vera Greco,Giuseppe Romano Direttore del dipartimento di Archeologia dell’Università della Calabria da una parte e il Sindaco di Santa Croce Camerina, Lucio Schembari e l’ assessore ai Beni Culturali Giovanni Agnello, dall’altra. Grazie a questa intesa una equipe di giovani allievi e studenti del corso di laurea in archeologia, diretti dal professor Giovanni Di Stefano, da domani sarà in provincia di Ragusa ospite in alcune strutture ricettive nel territorio di Santa Croce Camerina. L’equipe di Di Stefano, che oltre ad essere il Dirigente del Servizio Beni Archeologici di Ragusa, è anche docente di Archeologia tardoantica, si occuperà del recupero della Basilica bizantina di località Pirrera. In particolare verranno effettuate attività di scavo archeologico degli ambienti collaterali alla chiesa e verrà raccolta, catalogata e studiata l’antica ceramica rinvenuta nello scavo.
La piccola Basilica della Pirrera, risalente al V-VI secolo dopo cristo, dopo circa 50 anni di abbandono è stata ripristinata lo scorso anno grazie alla sponsorizzazione della Ditta Arte e Orto di S. Croce Camerina. «Queste intelligenti e fruttuose collaborazioni avviate dal Soprintendente Vera Greco – dichiara Giovanni Di Stefano – sono importantissime per internazionalizzare l’interesse verso l’archeologia iblea e per la conoscenza del nostro patrimonio archeologico». Oltre alle attività di scavo, che tra l’altro saranno aperte alle scuole come un “cantiere didattico”, sono previste visite guidate e uno stage tecnico scientifico che si svolgerà nei locali del palazzo comunale di Santa Croce Camerina. Le date delle visite saranno comunicate in seguito.
Nadia D’Amato
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