Post di Simona Incatasciato - IngegniCulturaModica2024-03-29T05:20:35ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciatohttp://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2207655266?profile=RESIZE_48X48&width=48&height=48&crop=1%3A1http://ingegniculturamodica.ning.com/profiles/blog/feed?user=1slac1irtyucl&xn_auth=noVilla del Casale di Piazza Armerina. Giunti in dirittura d’arrivo i lavori di restaurotag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-04-03:3900264:BlogPost:461572012-04-03T06:13:08.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<div class="clipborder"><img alt="Villa del Casale " border="0" src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1332506032.jpg" width="489"></img></div>
<p>Il 2012 oltre che festeggiare il 40° anniversario della istituzione della Lista mondiale dei beni patrimonio dell’umanità, segna il 15° anniversario del riconoscimento di Bene inalienabile dell’umanità (1997) quale «sublime esempio di lussuosa villa romana, che illustra graficamente la prevalenza delle strutture sociali ed economiche del suo tempo. I mosaici che la decorano sono eccezionali per la loro qualità artistica e la novità dell’ampiezza»…</p>
<div class="clipborder"><img src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1332506032.jpg" alt="Villa del Casale " width="489" border="0"/></div>
<p>Il 2012 oltre che festeggiare il 40° anniversario della istituzione della Lista mondiale dei beni patrimonio dell’umanità, segna il 15° anniversario del riconoscimento di Bene inalienabile dell’umanità (1997) quale «sublime esempio di lussuosa villa romana, che illustra graficamente la prevalenza delle strutture sociali ed economiche del suo tempo. I mosaici che la decorano sono eccezionali per la loro qualità artistica e la novità dell’ampiezza» della Villa Romana del Casale, imponente villa signorile costruita tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C. su una villa rustica preesistente.</p>
<p>Sita a 4 chilometri a Sud di Piazza Armerina, al centro della Sicilia, la Villa è uno dei più importanti monumenti risalenti alla tarda età imperiale, da un decennio stabilmente collocata al secondo posto tra i siti romani fuori Roma maggiormente visitati in Italia, alle spalle di Pompei.</p>
<p>La sua importanza è legata certamente all’estensione e alla qualità dei suoi mosaici, ma anche alla scelta che fu fatta al momento degli scavi: lasciare in situ i pavimenti musivi piuttosto che trasferirli in un museo come è stato fatto a Tunisi dove i mosaici sono esposti al Museo del Bardo. La scelta fortemente sostenuta da Cesare Brandi consente, da allora, di entrare in un grande Palatium imperiale cogliendone i rapporti e le relazioni con il suo latifondo e, in particolare, con la vallata del fiume Gela (che in questo tratto prende il nome di Nociara), molto ricca d’acqua e di vegetazione. Il vasto latifondo romano era Philosophiana che aveva al suo interno anche la non lontana omonima Statio dell’Itinerarium Antonini, la strada imperiale che collegava Catania con Agrigento, oggi inserita all’interno del perimetro del Parco archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi istituito nell’estate 2010.</p>
<p>Una questione a lungo dibattuta riguarda il possibile proprietario della villa: alcuni ipotizzano il Tetrarca Massimiano Erculeo, morto nel 310, oppure il figlio Massenzio; altri un uomo potente della cerchia imperiale del IV secolo, forse un senatore, oppure un grande commerciante di animali da destinare agli spettacoli del circo che si tenevano a Roma e nelle principali città dell’impero. Per un certo periodo la tesi più accreditata ha identificato il proprietario in Lucio Aradio Valerio Proculo Populonio, governatore della Sicilia tra il 327 e il 331, ma anche organizzatore di grandi giochi a Roma, prima del suo trasferimento in Sicilia.</p>
<p>Recentemente si è sempre più affermata una nuova tesi promossa dallo storico siciliano Vittorio Malfa e autorevolmente sostenuta dall’archeologo Patrizio Pensabene sulla base di alcuni ritrovamenti: il proprietario potrebbe essere identificato in un præfectus urbi di Roma a metà del IV sec. d.c., Gaio Ceionio Rufio Volusiano, anche console sotto Massenzio e Costantino, proprietario di grandi latifondi in Africa oppure in suo figlio Ceionio Rufio Albino, anche lui console e prefetto, scrittore che si definisce “philosophus” (da cui il nome del latifondo della Villa Philosophiana).</p>
<p>Quel che è certo è che questo imponente edificio subì un lungo declino dopo il periodo del massimo splendore, tra il IV e il V sec. d.C., ma non smise mai di essere utilizzato almeno fino al XII secolo. Infatti vi si installarono gli arabi che trasformarono i possenti muri della Villa in villaggio e perfino i normanni guidati da Ruggero d’Altavilla, dopo avere fatto una meticolosa pulizia etnica, si insediarono nei Palatia di contrada Casale. Il villaggio però venne raso al suolo nel 1161 per volontà di Re Guglielmo I, poiché i baroni lombardi di Piazza si opposero alla sua politica filo saracena. La popolazione fu però autorizzata a fondare una nuova città che, di lì a poco, venne costruita qualche chilometro più a nord: l’attuale Piazza.</p>
<p>Il legame tra la Villa e la Città è stato confermato dai recenti scavi condotti sotto la direzione di Patrizio Pensabene dell’Università Roma la Sapienza (dal 2003 ad oggi). Durante le otto campagne di scavo, oltre a un nuovo complesso termale mosaicato rinvenuto proprio nell’estate 2011, è stata portata alla luce una estesa parte medievale trascurata e si è potuto dimostrare che la città medievale insediata sui resti della Villa venne abbandonata simultaneamente a metà del XII sec. e, successivamente, sepolta da una colata di fango caduta dalla collina che la sovrasta, alla quale si deve la conservazione dei suoi preziosissimi pavimenti.</p>
<p>La grande campagna di scavo che mise alla luce questa sontuosa Villa fu diretta, tra il 1950 e il 1955, dal grande archeologo Gino Vinicio Gentili, ma di una preziosissima area archeologica si sapeva da secoli.</p>
<p>Solo all’inizio degli anni Novanta uno studioso locale si accorse che un acquerello dipinto alla fine del XVIII sec. dal pittore e viaggiatore francese Jean Houel altro non rappresenta che uno degli acquedotti della Villa, sebbene esso si intitoli “Rovine di Gela Mediterranea nei dintorni di Piazza”. È questa la più antica immagine che riguarda il monumento, mentre per notizie documentate occorre risalire fino ai primi anni dell’Ottocento quando vennero eseguiti alcuni scavi ad opera dell’archeologo romano Sabatino del Muto mentre notabili inglesi venivano autorizzati ad acquistare statue e opere d’arte che emergevano in contrada Casale.</p>
<p>Un altro grande archeologo, Paolo Orsi, negli anni Venti del Novecento scoprì il primo mosaico, quello delle fatiche di Ercole che, dopo le fotografie di rito, venne nuovamente coperto; altri mosaici vennero rinvenuti poco prima della seconda Guerra Mondiale.</p>
<p>Solo grazie all’intervento della Cassa per il Mezzogiorno, all’inizio degli anni Cinquanta Gentili poté portare alla luce ben 3500 mq di pavimento a mosaico, la più grande superficie con queste caratteristiche esistente al mondo che ebbero anche una immediata risonanza internazionale testimoniata, tra l’altro, da una copertina di Time grazie alle cosiddette “fanciulle in bikini” tirate fuori dalla coperta di fango proprio nell’anno in cui gli americani accettarono quel nuovo costume in due pezzi inventato dai francesi qualche anno prima.</p>
<p>Dopo essere stata parzialmente coperta con strutture in mattoni e legno, negli anni Sessanta la villa venne ricoperta da una struttura in ferro e perspex progettata dall’arch. Franco Minissi secondo le indicazioni dello storico dell’arte e teorico del restauro Cesare Brandi: la configurazione di una ipotetica originaria volumetria, realizzata con materiali contemporanei, in modo da garantire la luminosità degli ambienti e una eccellente visibilità dei pavimenti grazie al sistema di passerelle sopraelevate che impedisse di camminare sui mosaici.</p>
<p>La Villa presenta l’ingresso rivolto a Sud costituito da un arco romano con tre ingressi con accanto le fonti dove i cavalli potevano abbeverarsi. Oltre l’arco d’ingresso c’è un atrio circondato da un portico. Di fronte all’ingresso, il quartiere termale, alla cui destra comincia l’area dei soggiorni, servita da due acquedotti: un primo che giunge direttamente alla zona delle terme, un secondo che raggiunge le sale destinate ai ricevimenti. La pianta del complesso è molto articolata con una parte pubblica, una parte privata, una destinata alla servitù e una agli ospiti. Al centro del complesso il grande giardino centrale (peristilio) che ha al centro una fontana e attorno al quale si sviluppano i diversi ambienti. La parte pubblica comprende l’atrio d’ingresso e il peristilio, il quartiere termale con la palestra e una diæta, cioè una stanza di soggiorno. La parte privata della Villa si sviluppa a sud del peristilio, al di là del grande corridoio orientale, chiamato corridoio della Grande Caccia, attorno a un cortile a forma di ellisse attraverso il quale si può accedere al maestoso triclinio (la sala per i banchetti). Qui si sviluppa la parte urbana della villa, cioè quella più privata del padrone (dominus) e della sua famiglia, che comprende anche una grande basilica.</p>
<p>Proprio sull’arco d’ingresso a tre fornici sono stati messi alla luce degli affreschi che dimostrerebbero la impossibilità di una proprietà imperiale del Palatium, indicando, invece, in un personaggio di elevatissimo rango il dominus del Casale.</p>
<p>Fin dall’inizio dei lavori di restauro il monumento era visitato annualmente da circa mezzo milione di turisti e presentava alcuni problemi di conservazione in parte legati all’altissimo numero dei visitatori, in parte a fattori climatici che mettevano a rischio pavimenti e affreschi.</p>
<p>I restauri, ormai completati sono, iniziati nel 2007 su progetto redatto dal Centro Regionale della Progettazione e del Restauro della Regione siciliana diretto da Guido Meli (oggi direttore del Parco) sulla base di direttive impartite dell’Alto commissario per la Villa Vittorio Sgarbi, dopo una concitata fase che diede origine a un esteso dibattito internazionale sulle proposte in quei mesi avanzate dal critico ferrarese.</p>
<p>Intanto, è stato modificato il sistema degli accessi e delle aree di servizio.</p>
<p>Infatti la Provincia regionale di Enna ha realizzato a nord della Villa un grande parcheggio capace di ospitare una cinquantina di pullman turistici e un’area commerciale con 22 box in legno i quali accoglieranno nuove attività commerciali consentendo di eliminare le tradizionali bancarelle che hanno finora invaso le strade di accesso al monumento.</p>
<p>Dopo la lunga crisi coincisa con la seconda metà del primo decennio del XXI secolo e con i lavori di restauro, durante i quali il numero dei visitatori è crollato a poco più di 200 mila, il 2011 ha mostrato una decisa inversione di tendenza: i dati relativi al trimestre maggio-luglio indicano un aumento del 38% dei visitatori tanto che, dal 19 marzo 2011 (data di riapertura) al 31 agosto, è stato superato il totale dell’anno precedente.</p>
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<p><strong>Articolo di Daniela Minacapilli in <a href="http://www.rivistasitiunesco.it">http://www.rivistasitiunesco.it</a></strong></p>Dove finisce il 5X1000 per i beni culturali?tag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-03-20:3900264:BlogPost:457782012-03-20T07:03:59.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
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<p><img class="alignleft size-full wp-image-93009" title="5 per mille" src="http://www.tafter.it/wp-content/uploads/2012/03/5-per-mille.jpg" alt="" height="363" width="639"/>Annunciata come la grande novità nelle dichiarazioni dei redditi del 2012, adesso rischia di rivelarsi un fallimento. Si tratta della <strong>possibilità di destinare il proprio 5 per mille</strong>, la quota che viene detratta annualmente dalla dichiarazione di imposta sulla persone fisiche (Irpef), <strong>agli enti no profit che sostengono le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici</strong>. Un passo in favore di uno dei settori cardine della nostra economia, la cui finalità è quella di promuovere e soccorrere questo comparto dove spesso i finanziamenti sono carenti e mancano aiuti diretti da investire nel patrimonio.<br/> Questa possibilità è prevista dalla scorsa estate grazie all’articolo 23 del DL 98/11, tuttavia, mentre in tutti gli altri riquadri dove compaiono organizzazioni di volontariato, ricerca scientifica e universitaria e associazioni sportive dilettantistiche è presente lo spazio per indicare il codice fiscale dell’organizzazione, <strong>nella sezione appena inaugurata sarà possibile solo mettere la propria firma senza specificarne il beneficiario</strong>. Ad accorgersi dell’impasse e a sollevare la polemica è stato per primo il Fai, associazione principale nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio italiano. <strong>In assenza infatti della casella per inserire il codice fiscale dell’ente preposto, il contribuente non può decidere a chi inviare la propria quota d’imposta e, pertanto, tutto il ricavato andrà direttamente nelle casse del Ministero dei Beni Culturali</strong>. La scelta dei cittadini di scegliere a chi assegnare il 5 per mille rappresenta lo spirito fondamentale della norma con cui è stato istituito nella manovra finanziaria del 2006. Principio che è stato riconfermato con la sentenza della corte costituzionale n. 202/2007 in cui viene ribadita questa finalità.<br/> Tuttavia, in assenza di criteri chiari e trasparenti su come verranno portate avanti le procedure di assegnazione di questi fondi, in molti hanno manifestato perplessità e dubbi in merito. Perché, sebbene uno dei principi fondamentali sia quello di sapere esattamente quale sarà la destinazione dei proventi, ad oggi non è ancora stata stilata la lista degli enti preposti. <strong>Il Ministero infatti sta lavorando alla compilazione dell’elenco in questi giorni e non ha ancora comunicato quali saranno i criteri utilizzati per selezionarne i componenti</strong>. Si tratta di un argomento delicato riguardo il quale lo stesso ufficio legislativo ministeriale, contattato dalla redazione di Tafter, preferisce non rilasciare dichiarazioni. L’unico elemento certo in data odierna è che il CUD e il 730 delle dichiarazioni di quest’anno sono stati stampati senza la casella dei codici fiscali. Chi deciderà dunque di destinare la propria quota a questo settore lo farà con la consapevolezza che tali fondi andranno direttamente nelle casse ministeriali e che poi sarà di competenza dei tecnici ripartirli. Non è dato sapere però secondo quali parametri, come non è sicuro che tali criteri di valutazione verranno resi noti e non è chiaro in che modo questi fondi verranno ripartiti.<br/> Forse, non a caso, il Fai ha consigliato a tutti coloro che vorranno donare questi soldi alla loro associazione, di firmare nella sezione volontariato dove la casella per scrivere il codice è presente sin dal 2006, anno in cui è stato istituito il 5 per mille. Per avere così la certezza che arriveranno a destinazione. Il segretario generale del Mibac Antonia Pasqua Recchia in un’intervista ha confermato che dal prossimo anno le regole al riguardo cambieranno e saranno rese più trasparenti le procedure, al fine di eliminare i dubbi attuali dei contribuenti e per incentivare il mecenatismo privato. <strong>Si rinvia dunque tutto al prossimo anno, ma lo scetticismo che è nato in questi giorni a causa della scarsa chiarezza in merito ha la responsabilità di aver minato lo scopo propositivo dell’iniziativa: quello di portare una boccata d’ossigeno a questo settore.</strong></p>
<p><strong><br/></strong></p>
<p><strong>Articolo di Fabrizia Memo su <a href="http://www.tafter.it">http://www.tafter.it</a><br/></strong></p>Noto: PALEOWORKING, o Archeologo per un giorno.tag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-02-01:3900264:BlogPost:453432012-02-01T15:19:28.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<div class="clipborder"><img alt="Noto: PALEOWORKING, o Archeologo per un giorno. " border="0" src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1327918257.jpg" width="489"></img></div>
<p>Un nuovo connubio Scuola-Territorio-Enti Locali fa nascere una nuova didattica formativa. La Soprintendenza dei BB CC AA di Siracusa, in collaborazione con la dott.ssa Laura Falesi, Archeologa Sperimentale, promuove infatti a Noto una nuova didattica sperimentale per gli alunni: il PALEOWORKING, ossia “Archeologo per un giorno”.</p>
<p>Noto, cittadina conosciuta per la sua ricca architettura barocca, patrimonio dell’umanità UNESCO, incentiva la…</p>
<div class="clipborder"><img src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1327918257.jpg" alt="Noto: PALEOWORKING, o Archeologo per un giorno. " width="489" border="0"/></div>
<p>Un nuovo connubio Scuola-Territorio-Enti Locali fa nascere una nuova didattica formativa. La Soprintendenza dei BB CC AA di Siracusa, in collaborazione con la dott.ssa Laura Falesi, Archeologa Sperimentale, promuove infatti a Noto una nuova didattica sperimentale per gli alunni: il PALEOWORKING, ossia “Archeologo per un giorno”.</p>
<p>Noto, cittadina conosciuta per la sua ricca architettura barocca, patrimonio dell’umanità UNESCO, incentiva la conoscenza dei siti archeologici proponendo fattorie didattiche e simulazioni di scavi archeologici per tutti i giovani non solo del suo territorio.</p>
<p>La Villa Romana del Tellaro di Noto, risalente al IV secolo d.C. è un’eccellente testimonianza di dimora tardo imperiale romana, essa presenta dei mosaici di valore inestimabile che rappresentano motivi narrativi: la scena del riscatto del corpo di Ettore, scene di danza di Satiri e Menadi, scene di caccia e, nell’androne un meraviglioso tappeto di festoni di alloro e motivi geometrici policromi. Questi mosaici, dalla plasticità inedita, rinvenuti nel 1971 solo dal 2007 solo dopo un certosino restauro sono stati resi visitabili nel 2007, allo scopo di incrementare tale fruibilità si è pensato di farli divenire anche sede di attività laboratori ali per studenti, anche grazie all’uso di tecnologie multimediali che sono state in grado di ricostruire virtualmente gli ambienti originali della Villa del Tellaro che in parte erano andati perduti,e riproducendo anche fasi di attività manuali ed artigianali come la produzione di vasi di argilla, e mosaici.</p>
<p>Ma l’innovazione più importante resta l’adozione di questa nuova didattica sperimentale, il Paleoworking, che porta l’alunno fuori dalle mura scolastiche per catapultarlo a pieno contatto con la natura, immerso nella Storia, attore principale del suo sapere.</p>
<p>Il percorso formativo parte dalla simulazione dello scavo archeologico, con una breve introduzione sull’archeologia del territorio per conoscere i più importanti siti per poi seguire con la spiegazione delle varie tecniche di ricerca (sorvey, scavo stratigrafico) e con la conoscenza degli attrezzi tipici dell’archeologo.</p>
<p>Seguendo il metodo scientifico di indagine, si crea artificialmente un paramento murario con diversi strati di terreni e sabbie diverse dove si nascondono i reperti che gli alunni dovranno trovare, i reperti verranno portati alla luce per mezzo della setacciatura per poi essere “interpretati” solo dopo una ricognizione topografica e dopo una accurata documentazione fotografica del sito e del reperto. I dati raccolti saranno riportati graficamente su una scheda di rilevazione, misurando la quota del ritrovamento e stabilendo le coordinate cartesiane. Un Kit in dotazione conterrà una fedele riproduzione di tutti gli attrezzi in uso agli archeologi che conducono scavi stratigrafici. L’ultima fase riguarda la catalogazione con etichette che contengono vari dati e datazione.</p>
<p>Questo progetto formativo, non solo permette di conoscere manufatti e oggetti antichi, ma mette in risalto anche il tipo di economia e le produzioni del tempo, così da avere una visione integrata coerente. La didattica del paleoworking, attraverso stimoli continui diretti alla “risoluzione del problema”, permette all’alunno un continuo interagire tra natura, territorio e docente, quest’ultimo si limita ad essere di supporto senza predisporre percorsi predefiniti, senza racconti astratti, ma utilizza una ricostruzione virtuale attiva dove l’alunno si muove in perfetta autonomia e libertà di scelta, soddisfacendo le suo curiosità e seguendo le sue inclinazioni naturali, con i suoi tempi e con le sue tecniche di problem solving, si tratta di una didattica “aperta”, volta all’arricchimento culturale ed alla valorizzazione dei Beni Archeologici. Questo percorso prevede inoltre, la “Spettacolarizzazione” dell’Archeologia, ossia la replicazione di oggetti in argilla o manufatti realizzati con intrecci di fibre naturali, e la realizzazione di piccoli mosaici seguendo le antiche tecniche di produzione della cultura del passato.</p>
<p>Questo tuffo nella Storia permette di migliorare anche la capacità di osservazione e di comprensione dei contesti culturali complessi tipici del proprio territorio, e prima di tutto permette una proficua socializzazione ed educazione al rispetto della natura e dei siti archeologici.</p>
<p>Non dobbiamo mai dimenticare che la cultura non si apprende solo dai libri, ma – almeno in questo caso – un giorno di divertimento può riuscire ad arricchire culturalmente più di una statica lezione frontale.</p>
<p></p>
<p>Fonte: gaianews.it</p>
<p> <a href="http://www.rivistasitiunesco.it">http://www.rivistasitiunesco.it</a></p>Abbracciamo un Sorriso.....alla Villa Romana del Casale...tag:ingegniculturamodica.ning.com,2011-12-22:3900264:BlogPost:443282011-12-22T07:43:31.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<div class="clipborder"><img alt="Abbracciamo un Sorriso " border="0" src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1324369181.jpg" width="489"></img></div>
<p>ll progetto Abbracciamo un Sorriso, in collaborazione con la Diocesi e il Comune di Piazza Armerina, è stato presentato Martedì 20 Dicembre alle 15.30 presso la Villa Romana del Casale. In coerenza con gli scopi del progetto, alla presentazione è stato invitato un gruppo di ragazze e ragazzi africani provenienti dagli sbarchi di Lampedusa, attualmente ospitati nel territorio ennese, per far conoscere loro la Villa e raccontare delle comuni radici…</p>
<div class="clipborder"><img src="http://www.rivistasitiunesco.it/articoli/immagini/1324369181.jpg" alt="Abbracciamo un Sorriso " border="0" width="489"/></div>
<p>ll progetto Abbracciamo un Sorriso, in collaborazione con la Diocesi e il Comune di Piazza Armerina, è stato presentato Martedì 20 Dicembre alle 15.30 presso la Villa Romana del Casale. In coerenza con gli scopi del progetto, alla presentazione è stato invitato un gruppo di ragazze e ragazzi africani provenienti dagli sbarchi di Lampedusa, attualmente ospitati nel territorio ennese, per far conoscere loro la Villa e raccontare delle comuni radici culturali.</p>
<p>Inserita fra i beni tutelati del Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1997, la Villa Romana del Casale sta progressivamente recuperando il suo ruolo grazie al completamento dei lavori di restauro, previsti per la primavera 2012, e alla messa in opera del Piano di Gestione UNESCO, dedicato alla Villa che prevede di sviluppare, attorno a questo gioiello del IV sec. d.C., un circuito virtuoso fatto di conoscenza, divulgazione, scambi e massima fruibilità per tutti. Sarà la mediazione culturale, l’incontro delle culture, lo scambio delle conoscenze il genius loci della Villa</p>
<p>In età romana, nei pressi della Villa vi era una mansio che, oltre a produrre grano per l’impero, era una stazione di servizio che consentiva al viandante, proveniente da ogni parte del globo conosciuto, di sostare e riposarsi prima di riprendere il faticoso cammino. Oggi, l’obiettivo ambizioso è quello di fare della Villa Romana del Casale, restituita alla fruizione dopo i restauri, una sorta di stazione di servizio di divulgazione della cultura dei popoli.</p>
<p>A tal fine risponde la recente apertura del sito Web dedicato alla Villa, elaborato secondo il protocollo Minerva e presto reso accessibile anche agli ipo-vedenti, in collaborazione con il Museo Statale Omero di Ancona.</p>
<p>Nella prospettiva di fare in modo che le future generazioni diventino custodi del Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO attribuisce un ruolo particolarmente rilevante alla diffusione fra i giovani, della conoscenza del patrimonio paesaggistico e culturale di cui la Villa è espressione, attraverso la creazione di percorsi didattici dedicati alle varie fasce di età scolare.</p>
<p>In questa direzione si muove il progetto di intercultura Abbracciamo un Sorriso che intende avvicinare i bambini del Mediterraneo e del mondo intero alla Villa, attraverso la creazione di schede didattiche in lingua (scaricabili via web). L’obiettivo è quello di portare, soprattutto nei villaggi africani ma non solo, la conoscenza di un’arte che i lontani antenati dei bambini africani hanno contribuito a far crescere.</p>
<p>Nella Villa Romana del Casale, infatti, lavorarono maestranze africane e molti dei suoi mosaici riprendono iconografie e miti presenti nei siti archeologici nord-africani, a dimostrazione dell’interscambio culturale ante-litteram di cui i Romani furono precursori.</p>
<p>La diffusione della conoscenza di queste comuni origini, con il suggerimento di lavori nelle classi dei villaggi, mettendo in contatto esperienze e mondi lontani, mira a promuovere il dialogo tra le culture, a diffondere una cultura di pace e di integrazione tra i popoli e a trasmettere un messaggio di speranza e solidarietà attraverso l’arte. L’opera di divulgazione della conoscenza della Villa si completa con un progetto parallelo di adozione a distanza di bambine e bambini di paesi in via di sviluppo, che possano diventare Ambasciatori della Villa nel loro Paese.</p>
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<p>Fonte: <a href="http://www.rivistasitiunesco.it/">http://www.rivistasitiunesco.it/</a></p>Per la regia di Danilo Schininà da Montalbano alla reclame: MARCELLO PERRACCHIO E BARBARA GIUMMARRA PROTAGONISTI DI UNO SPOT PUBBLICITARIOtag:ingegniculturamodica.ning.com,2011-03-22:3900264:BlogPost:196062011-03-22T14:37:06.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<div class="foto"><a href="http://www.tvprogress.net/system/fotos/9060/large/1.jpg?1300721526" rel="lightbox[notice_9060]" title="MARCELLO PERRACCHIO E BARBARA GIUMMARRA PROTAGONISTI DI UNO SPOT PUBBLICITARIO"></a></div>
<p>Dalla fiction “Il commissario Montalbano” al teatro. E ora sul set di uno spot pubblicitario. Il noto attore modicano, Marcello Perracchio, non se ne perde una. È il volto di una nuova réclame girata in uno dei più importanti supermercati ragusani. Insieme a lui sul set, per…</p>
<div class="foto"><a href="http://www.tvprogress.net/system/fotos/9060/large/1.jpg?1300721526" rel="lightbox[notice_9060]" title="MARCELLO PERRACCHIO E BARBARA GIUMMARRA PROTAGONISTI DI UNO SPOT PUBBLICITARIO"></a></div>
<p>Dalla fiction “Il commissario Montalbano” al teatro. E ora sul set di uno spot pubblicitario. Il noto attore modicano, Marcello Perracchio, non se ne perde una. È il volto di una nuova réclame girata in uno dei più importanti supermercati ragusani. Insieme a lui sul set, per la prima volta, anche la bella attrice e ballerina Barbara Giummarra. La regia dello spot è stata curata da Danilo Schininà. Si tratta dell’ennesima collaborazione del regista con i due attori protagonisti dello spot, a testimoniare la sintonia professionale che si è instaurata.</p>
<p>Una curiosità: lo spot al suo primo ciak ha attirato l’attenzione di tutti i frequentatori del supermercato, che hanno smesso di fare la spesa per unirsi in un lungo applauso alla convincente interpretazione dello smaliziato Marcello Perracchio che, accanto ad un’avvenente Barbara Giummarra, si è calato perfettamente nella parte del sapientone e del burlone. Del cast tecnico fanno parte: Piero Sabatino, operatore e montatore; Daniela Antoci e Daniela Dimartino, costumiste e scenografe; Valeria Anzalone, sceneggiatrice, insieme al regista; Vincenzo Accetta, fotografo di scena; Franco Tardera, produttore.</p>
<p>Lo spot andrà in onda in Austria, Germania e Russia a partire da maggio 2011 per promuovere il territorio e i suoi prodotti.</p>
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<p><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233248280?profile=original"><img class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233248280?profile=original" width="600"/></a>Fonte: <a href="http://www.tvprogress.net" target="_blank">http://www.tvprogress.net</a></p>
<p> </p>E’ l’alba del Sud-Est della Siciliatag:ingegniculturamodica.ning.com,2011-03-21:3900264:BlogPost:193212011-03-21T16:01:29.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p>Ci sono dei luoghi che incantano “naturalmente” e che rimangono impressi nella mente e nel cuore, al punto tale da far desiderare di ritornarci per non abbandonarli più. La Sicilia è ricca di simili posti ed ultimamente ha superato per fascino ed attrattiva la Toscana, un tempo meta preferita dagli anglosassoni e per tale motivo ribattezzata Chiantishire.</p>
<p>L’immediata conseguenza della recente “scoperta” di questo suggestivo triangolo di terra al centro del mondo, con un lato rivolto…</p>
<p>Ci sono dei luoghi che incantano “naturalmente” e che rimangono impressi nella mente e nel cuore, al punto tale da far desiderare di ritornarci per non abbandonarli più. La Sicilia è ricca di simili posti ed ultimamente ha superato per fascino ed attrattiva la Toscana, un tempo meta preferita dagli anglosassoni e per tale motivo ribattezzata Chiantishire.</p>
<p>L’immediata conseguenza della recente “scoperta” di questo suggestivo triangolo di terra al centro del mondo, con un lato rivolto all'Europa, uno all'Africa e l'altro alla Grecia, è la conquista di sempre più spazio nei mercati immobiliari. Si assiste infatti ad un crescente interesse per l’isola soprattutto da parte degli abitanti del Nord Italia e degli stranieri che dopo averla visitata da turisti ed essersi innamorati del suo clima mite, del suo mare cristallino, dei suoi paesaggi mozzafiato, dei suoi sapori e dei suoi odori vi ritornano per acquistare case, spinti dal desiderio di beneficiare in modo stabile di quella invidiata “lentezza” che contraddistingue lo stile di vita degli autoctoni. Il lembo di Sicilia più gettonato da questo punto di vista è quello sud-orientale, ricadente nelle province di Ragusa e Siracusa e che vanta il numero più alto di luoghi dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco: stiamo parlando del Val di Noto, un concentrato eccezionale di bellezze architettoniche ma anche di risorse naturalistiche e bontà enogastronomiche. Una meta ambita anche da numerosi personaggi famosi ed esponenti della classe manageriale europea che non sono stati risparmiati dal suo fascino contagioso. Il gossip immobiliare riferisce di nomi eccellenti: l’Ing. Carlo De Benedetti, l’imprenditore Marco Tronchetti Provera, l’architetto Carlo Pintacuda, il designer Rodolfo Dordoni. E l’elenco può continuare ancora con Luca Zingaretti, Lucio Dalla, Gad Lerner e gli stranieri Robert De Niro, Leonardo Di Caprio e Tom Cruise. È proprio in questo straordinario contesto, le cui peculiarità sono state dianzi enunciate, che si registra infatti un’elevata richiesta di immobili da ristrutturare ai fini abitativi o rifunzionalizzare ai fini turistico/ricettivi. Nella campagna iblea fra i tipici muretti a secco, gli ulivi secolari e i giganteschi carrubi, già diversi sono i caseggiati rurali, i casali, le masserie e le ville antiche che sono ritornati a vivere in tutto il loro splendore grazie a questi investitori (illustri e non) che, mettendo in atto degli attenti e rigorosi lavori di recupero consistenti anche nel mantenimento dei materiali e delle tecniche costruttive della tradizione, li hanno sapientemente trasformati in case di villeggiatura, agriturismi, case vacanze e bed and breakfast di charme, insomma in vere e proprie oasi di pace e di tranquillità, lontane dal rumore cittadino. Anche gli immobili ubicati nei quartieri storici delle città di Modica, Ragusa Ibla, Scicli e Noto, risultano parecchio appetibili complice sia la magnificenza tardo barocca dei luoghi in sé, peraltro di fama mondiale, sia il desiderio molto forte di alcune persone di intessere rapporti umani con la comunità residente per riequilibrare l’isolamento derivante dall’anonimato delle grandi città d’origine. Infine ci sono i borghi marinari di Sampieri, Donnalucata e Marzamemi. Questi riscuotono un grande successo specie fra gli amanti del mare e delle sabbie sottili che si accontentano di fabbricati talora anche di piccole dimensioni pur di godere degli spettacoli unici che la natura regala da queste parti.</p>
<p>A questo punto una domanda sorge spontanea: ma i prezzi degli immobili? Sono convenienti? Beh diciamo che ancora non sono esorbitanti. Ovviamente essi variano in funzione della tipologia edilizia scelta, dell’ubicazione, della consistenza dimensionale, del pregio e soprattutto del complessivo stato di conservazione e manutenzione. Quest’ultimo fattore va valutato attentamente perché tanto più è scarso tanto maggiori risulteranno di conseguenza i costi di ristrutturazione. Questi, che oscillano mediamente tra gli 800,00 euro/mq e i 1.200,00 euro/mq, sono influenzati in modo rilevante dalle scelte progettuali adottate (materiali, impianti, finiture, ecc.) e quindi possono essere soggetti ad ulteriori maggiorazioni. Per avere un’idea, seppur indicativa, di quanto può costare acquistare un immobile nel tanto apprezzato “Sud-Est” consideriamo il caso di una tipica masseria sita nella campagna di Modica, non eccessivamente distante dal cuore pulsante della città, che si sviluppa, su un unico livello, intorno al caratteristico “baglio”, cioè la corte pavimentata con lastre di pietra calcarea. Essa dispone di una superficie potenzialmente abitabile complessiva di 300 mq, di 6000 mq di terreno di pertinenza e necessita di opere di ristrutturazione. Il suo prezzo di vendita è di 380.000,00 euro. Ovviamente tra le tante proposte delle Agenzie Immobiliari, che negli ultimi anni si sono davvero moltiplicate, è possibile trovare anche immobili in vendita a prezzi inferiori o superiori, talora anche già ristrutturati. Tutto dipende dalle vostre esigenze e dai vostri gusti personali e allora che altro dire: a voi la scelta! Contattateci e saremo ben lieti di accompagnarvi nella scelta di proprietà esclusive che restaureremo nel rispetto della natura e delle tradizioni tecniche ed architettoniche. </p>
<p><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233242279?profile=original"><img class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233242279?profile=original" width="480"/></a></p>
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<p><b>IngegniCultura</b></p>
<p><b>Laboratorio di progettazione e servizi per l’ingegneria e i beni culturali</b></p>
<p><b>di Ing. Simona Incatasciato</b></p>
<p>“Consulenza progettuale per investimenti immobiliari in Val di Noto”</p>
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<p>Web: <a href="http://www.ingegnicultura.it/">www.ingegnicultura.it</a>;</p>
<p> <a href="../../">http://ingegniculturamodica.ning.com</a></p>
<p>E-mail: <a href="mailto:info@ingegnicultura.it">info@ingegnicultura.it</a></p>
<p>Tel: +39 0932/763990</p>
<p>Mobile: +39 333/3301656</p>
<p> </p>Ferrovie dimenticate 2011tag:ingegniculturamodica.ning.com,2011-03-05:3900264:BlogPost:179022011-03-05T19:29:03.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p>Al seguente link informazioni sull'appuntamento "Ferrovie dimenticate 2011"</p>
<p><a href="http://www.mediterraneonews.it/attualita/siracusa/turismo-ferrovie-dimenticate-2011/menu-id-183.html">http://www.mediterraneonews.it/attualita/siracusa/turismo-ferrovie-dimenticate-2011/menu-id-183.html</a></p>
<p>Al seguente link informazioni sull'appuntamento "Ferrovie dimenticate 2011"</p>
<p><a href="http://www.mediterraneonews.it/attualita/siracusa/turismo-ferrovie-dimenticate-2011/menu-id-183.html">http://www.mediterraneonews.it/attualita/siracusa/turismo-ferrovie-dimenticate-2011/menu-id-183.html</a></p>La Sicilia avrà la sua Borsa del Turismo del Mediterraneo:All'Albergo delle Povere a Palermo dal 19 al 22 maggiotag:ingegniculturamodica.ning.com,2011-01-29:3900264:BlogPost:119032011-01-29T19:33:35.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<div class="contenuto"><div class="single_post_img"><img alt="albergo delle povere" class="attachment-large wp-post-image" src="http://www.blogsicilia.it/wp-content/uploads/albergo-delle-povere.jpg" title="albergo delle povere"></img></div>
<p><span class="data" style="float: left;">27 gennaio 2011 - </span> La Sicilia avra’ la sua <strong>borsa del turismo</strong>, aperta all’intero <strong>bacino euromediterraneo.</strong> “Si svolgera’ a Palermo, all’Albergo delle Povere, dal 19 al 22 maggio prossimi – annuncia l’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida – e mira a diventare un importante punto di incontro tra <strong>domanda e offerta…</strong></p>
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<div class="contenuto"><div class="single_post_img"><img src="http://www.blogsicilia.it/wp-content/uploads/albergo-delle-povere.jpg" class="attachment-large wp-post-image" alt="albergo delle povere" title="albergo delle povere"/></div>
<p><span class="data" style="float: left;">27 gennaio 2011 - </span> La Sicilia avra’ la sua <strong>borsa del turismo</strong>, aperta all’intero <strong>bacino euromediterraneo.</strong> “Si svolgera’ a Palermo, all’Albergo delle Povere, dal 19 al 22 maggio prossimi – annuncia l’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida – e mira a diventare un importante punto di incontro tra <strong>domanda e offerta</strong> turistica nell’intera area euromediterranea.</p>
<p>Fara’ incontrare gli operatori siciliani del settore con i <strong>buyer internazionali</strong> e sara’ una vetrina per le eccellenze culturali, ambientali e agricole della Sicilia, ma ci sara’ spazio anche per i paesi europei e mediterranei. Non si intende realizzare un classico evento fieristico. Sara’ una <strong>manifestazione aperta</strong> alle nuove forme di turismo, per uscire da una impostazione tradizionale”.</p>
<p>Si e’ gia’ insediato, nella sede <strong>dell’assessorato al Turismo</strong>, il gruppo di lavoro che si<br/> occupera’ dell’organizzazione. Ne fanno parte, al momento, i rappresentanti degli assessorati al Turismo, ai <strong>Beni culturali, alle Risorse agricole e al Territorio</strong>, della <strong>Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo</strong>, <strong>Stefano Biondo,</strong> direttore del<br/> Servizio museografico, responsabile dell’Albergo delle Povere, <strong>Cleo Li Calzi,</strong> capo della segreteria tecnica della Presidenza della Regione e <strong>Maurizio Ninfa,</strong> presidente dello Sportello regionale per l’Internazionalizzazione.</p>
<p>E’ previsto il coinvolgimento dell’<strong>Arpa, dell’Istituto della vite e del vino e del Cnr.</strong> L’appuntamento e’ previsto nelle forme di un meeting del turismo euromediterraneo. “E’ un evento – dice Tranchida – voluto dal presidente della Regione, Lombardo, nel quale concentreremo gli sforzi che fino all’anno scorso sono stati profusi per partecipare ad altre rassegne che, pur assorbendo grandi risorse, hanno dato un ritorno minimo alle<br/> imprese del settore.</p>
<p>A partire dalla Bit, alla quale, quest’anno, la Sicilia non partecipera’. Abbiamo detto <strong>basta alle borse generaliste</strong>: nel Piano per il 2011, abbiamo previsto<br/> la presenza della Sicilia soltanto alle fiere e alle borse specialistiche che si svolgono in Italia e all’estero”. Il Meeting palermitano di maggio, prevede, accanto ai workshop per gli incontri con i buyer internazionali, l’organizzazione di eventi collaterali, di mostre, di convegni.</p>
<p>All’Albergo delle Povere di Palermo, sara’ disponibile una superficie di <strong>2.400 metri</strong> quadrati, su due piani, con un’area destinata a parcheggio, in via Cappuccini, alle spalle dell’edificio, di oltre 2.000 metri quadrati. E’ prevista la partecipazione di circa 200 <strong>espositori siciliani, tra albergatori, tour operator, agenzie di viaggio, operatori della convegnistica, del turismo scolastico e religioso, aziende di agriturismo.</strong></p>
<p>Saranno ospitate numerose delegazioni di paesi stranieri.</p>
<p> </p>
<p>Fonte:<a href="http://trapani.blogsicilia.it">http://trapani.blogsicilia.it</a></p>
</div>Il programma del Natale a Modicatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-12-23:3900264:BlogPost:112802010-12-23T10:38:02.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Modica - Il programma stilato dal Comune.<br />
<p><b>Dal 26 dicembre al 3 gennaio</b> Fondazione Grimaldi, Pietro Ricca, il Viaggio Esposizione artistica.</p>
<p>Questo il calendario delle manifestazioni e delle iniziative culturali che sono in programma in occasione delle festività di Natale:</p>
<p> </p>
<p><b>Dall'11 al 19 dicembre</b> Esposizione artistica Roberto Cesareo-Nuove Emozioni Esposizione artistica</p>
<p> </p>
<p><b>22 dicembre ore 20,30</b> Teatro Garibaldi, Concerto di Capodanno,…</p>
Modica - Il programma stilato dal Comune.<br />
<p><b>Dal 26 dicembre al 3 gennaio</b> Fondazione Grimaldi, Pietro Ricca, il Viaggio Esposizione artistica.</p>
<p>Questo il calendario delle manifestazioni e delle iniziative culturali che
sono in programma in occasione delle festività di Natale:</p>
<p> </p>
<p><b>Dall'11 al 19 dicembre</b> Esposizione artistica Roberto Cesareo-Nuove Emozioni Esposizione artistica</p>
<p> </p>
<p><b>22 dicembre ore 20,30</b> Teatro Garibaldi, Concerto di Capodanno, Orchestra e Coro E.Ciaceri</p>
<p> </p>
<p><b>mercoledì 22 dicembre 19,30</b> Santa Maria di Betlem Concerto per Ensemble di Violoncelli – Scuola
Media San Biagio di Vittoria, Liceo G. Verga di Modica, canta Anita<br />
Agosta.</p>
<p> </p>
<p><b>Mercoledì 22 Dicembre ore 18,30 :</b> Palazzo Grimaldi (C.so Umberto I) “La Cucina vista dallo</p>
<p>scannatoio” di Dario Scalzo - letture di Enzo Ruta -</p>
<p> </p>
<p><b>26 dicembre ore 19,30</b> Chiesa S. Maria di Betlem, Coro Claudio Monteverdi, diretto dal M° Orazio Baglieri.</p>
<p> </p>
<p><b>28 dicembre ore 19,30</b> Chiesa San Paolo, Concerto del Coro Pierluigi da Palestrina, diretto dal Maestro Orazio Baglieri.</p>
<p> </p>
<p><b>Sabato 1 gennaio ore 18,15-19,50</b> <b>(per gli ospiti) ore 20,45-22,30 (per la città</b>) Teatro Garibaldi Gran Concerto di Capodanno – Orchestra di Fiati Città
di Modica – direttore M° Francesco Dipietro posto unico €10,00<br />
prenotazioni “Palazzo della Cultura” info: 339 4493262</p>
<p> </p>
<p> </p>
<p><b>Dal 21 al 29 dicembre</b>: Atrio Comunale “L'Arca dei Presepi” 5^ mostra del presepe. Ore 10,00/13,00- 17,00-22,00</p>Trenobarocco. Formidabile strumento di slow traveltag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-10-27:3900264:BlogPost:102032010-10-27T13:15:57.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239343?profile=original"></img></p>
<br></br><br></br><br></br>Modica - “L’esperienza del treno barocco è stato un successo, per tale ragione va sostenuta e ripetuta arricchendola ulteriormente. Non solo allungando i tempi di sosta nelle Città del tardo barocco ma anche <br></br><p>in termini di servizio introducendo le corse settimanali soprattutto a luglio, agosto e settembre. Treno Barocco è uno strumento formidabile per veicolare turismo ed è un investimento per il futuro.” Questo è quanto…</p>
<p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239343?profile=original" alt=""/></p>
<br/><br/><br/>Modica - “L’esperienza del treno barocco è stato un successo, per tale ragione va sostenuta e ripetuta arricchendola ulteriormente. Non solo allungando i tempi di sosta nelle Città del tardo barocco ma anche <br/><p>in termini di servizio introducendo le corse settimanali soprattutto a luglio, agosto e settembre. Treno Barocco è uno strumento formidabile per veicolare turismo ed è un investimento per il futuro.” Questo è quanto sostenuto stamani dal Sindaco Antonello Buscema e dal suo vice, assessore al Turismo, Enzo Scarso, al termine della <br/>
conferenza stampa, tenutasi a Palazzo San Domenico, che ha illustrato i risultati del treno barocco per il quale il call center della prenotazioni è stato gestito dall’ufficio turistico dell’ente. I numeri sono molti incoraggianti: dall’8 agosto al 24 ottobre, nelle dodici domeniche, hanno viaggiato sul versante ferroviario, Siracusa – Ragusa 112 Km di strada ferrata), con soste all’andata nei comuni di Noto e Scicli e al ritorno a Modica, ben 1506 viaggiatori con un media di 125 a domenica. Se si tiene conto dei posti riservati alla stampa e alle autorità, il<br/>
treno barocco ha registrato l’enplain. Treno Barocco,promosso dalle provincie regionali di Siracusa e Ragusa in collaborazione con Trenitalia, dai Comuni di Modica, Scicli, Noto che hanno assicurato il servizio pullman dalle stazioni al centro storico e le guide turistiche ai visitatori, prevedeva il costo di un biglietto di 16 euro per adulto e di 9 euro per bambini dai 4 ai 12 anni. Si tratta di uno <span style="font-weight: bold;">slow travel</span> che andrebbe sicuramente ripetuto anche<br/>
su base annuale e soprattutto potenziato nei mesi estivi considerato che le richieste di prenotazione al call center ad agosto e settembre non hanno trovato pienamente accoglienza. La domanda,insomma, è stata molto più alta dell’ offerta ed è su queste basi che l’ente proporrà un piano di intervento che tenga conto dei numeri e delle riflessioni che sono scaturite dalla conferenza stampa. “Domani a Palermo, annuncia il vice sindaco Enzo Scarso, a Trenitalia proporremo Treno barocco in occasione dei cinque giorni, dal tre all’otto dicembre, di <span style="font-weight: bold;">ChocoBarocco Modica 2010</span>. Un’occasione per raggiungere, attraverso una tratta suggestiva ed unica, Modica che in quei giorni sarà meta di golosi provenienti da ogni parte d’Italia.”</p>
<p><br/></p>
<p><br/></p>
<p>Fonte: <a href="http://www.ragusanews.com/">http://www.ragusanews.com</a></p>Per il 90esimo anniversario della nascita di Bufalino escono dvd e libro firmati da Franco Battiato sull'autore siciliano, che esordì nell'81 e vinse il Campiellotag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-10-17:3900264:BlogPost:98762010-10-17T09:06:20.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
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<p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239057?profile=original"></img></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 3.6pt; text-align: justify; line-height: 150%; background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br></br></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%; background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;">Sul selciato abbagliante di sole…</span></p>
<br/>
<br/>
<p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239057?profile=original" alt=""/></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 3.6pt; text-align: justify; line-height: 150%; background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br/></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%; background: none repeat scroll 0% 0% white;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;">Sul selciato abbagliante di sole <span style="letter-spacing: -0.15pt;">Gesualdo Bufalino appare qua</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">si un parafulmine di luce, segali</span>gno e sobrio per conformazio<span style="letter-spacing: -0.2pt;">ne fisica e vestiario, al contrario</span> <span style="letter-spacing: -0.15pt;">della sua scrittura ricercata, sofferta, ba</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">rocca. Bufalino, intervistato da un croni</span><span style="letter-spacing: -0.35pt;">sta che lo segue passo passo lungo un bel</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">lissimo cortile siciliano, parla della morte. L'autore di <i>Dicerìa dell'untore</i> (Selle</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">rio, 1981) spiega con magnifica eloquen</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">za come il trapasso si accetti con più faci</span>lità nell'acquerugiola delle nebbie del <span style="letter-spacing: -0.1pt;">nord, mentre appaia come uno scandalo</span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">nella sua terra, dove la vita spacca gli argi</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">ni con una natura prepotente.</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">Questo è uno dei pochi spezzoni in cui</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">lo scrittore siciliano appare nel bel docu</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">mentario <i>Auguri don Gesualdo,</i> (libro più</span> <span style="letter-spacing: -0.45pt;">dvd, Bompiani, Milano, pagg. 120, €20,00)</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">con cui l'artista e conterraneo Franco Bat</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">tiato celebra il novantesimo anniversario</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">della nascita di Bufalino, che ricorre il 15</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">novembre. Battiato preferisce raccontare</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">il romanziere attraverso interviste a perso</span><span style="letter-spacing: -0.35pt;">ne che lo conobbero e gli furono vicine. Si</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">delinea la figura di uomo coltissimo, tor</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">mentato nell'anima e nella scrittura, ma</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">emergono anche alcuni tratti meno nobili</span> <span style="letter-spacing: -0.1pt;">e piccole cadute di stile. Il pittore Piero</span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">Guccione, che fece molte incisioni per i libri dello scrittore, lo tratteggia come un in</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">tellettuale solitario, non buono, arroccato</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">nel suo mondo, intollerante verso l'ignoranza. Guccione, nel ricordare l'ammirazione incondizionata che Bufalino nutri</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">va per Sciascia, quasi un invaghimento</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">fanciullesco, racconta ridendo il gesto di</span> <span style="letter-spacing: -0.15pt;">stizza con cui Bufalino manifestò l'indi</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">gnazione per un povero meccanico che</span> <span style="letter-spacing: -0.4pt;">non conosceva</span> <span style="letter-spacing: -0.4pt;">lo scrittore di <i>Il giorno del</i></span><i><span style="letter-spacing: -0.35pt;">la civetta.</span></i> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">«Stimare una persona non significa magnificarla - racconta Battiato -. Bu</span><span style="letter-spacing: -0.05pt;">falino era un grande del suo tempo, era</span> <span style="letter-spacing: -0.4pt;">conscio della sua superiorità. I suoi forti di</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">fetti, diventavano pregi infantili». Battiato</span> <span style="letter-spacing: -0.05pt;">conobbe l'autore prima letterariamente.</span> <span style="letter-spacing: -0.5pt;">«Trovai in <i>Argo il cieco</i> una grazia dionisia</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">ca che sconfinava nell'eros, una pennella</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">ta impressionista della Sicilia».</span> <span style="letter-spacing: -0.45pt;">L’incontro</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">avvenne nel '94 in occasione di un'esposizione pittorica di Battiato, di cui Bufalino</span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">fece una generosa presentazione. «Mi pre</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">se sottobraccio in un gesto tipicamente si</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">ciliano e ci allontanammo dalla folla. Mi</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">chiese di portare i saluti a Sgalambro, di</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">cendo che lo leggeva sempre, anzi ogni</span> <span style="letter-spacing: -0.05pt;">tanto perché era veramente tosto». An</span><span style="letter-spacing: -0.45pt;">che il filosofo siciliano, già paroliere di Bat</span><span style="letter-spacing: -0.35pt;">tiato, racconta tra le vestigia della storia si</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">ciliana il suo rapporto con Bufalino.</span> L'inquietudine nella scrittura di <span style="letter-spacing: -0.25pt;">quest'ultimo, da cui si evince la maniaca</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">lità del personaggio, traspare nel raccon</span>to di una editor, che evoca le continue <span style="letter-spacing: -0.05pt;">modifiche dello scrittore ai margini del</span></span> <span style="font-size: 12pt; line-height: 150%; letter-spacing: -0.2pt;">testo, con elenchi di parole. L'esempio di</span> <span style="font-size: 12pt; line-height: 150%; letter-spacing: -0.25pt;">questa angoscia letteraria è il romanzo di</span> <span style="font-size: 12pt; line-height: 150%; letter-spacing: -0.15pt;">esordio <i>Diceria dell'untore,</i> che narra la</span> <span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;">"vicenda in parte autobiografica di un <span style="letter-spacing: -0.15pt;">amore nato in sanatorio nel dopoguerra. Come l'autore stesso confida a Sciascia,</span> il romanzo fu pensato negli anni Cin<span style="letter-spacing: -0.1pt;">quanta, scritto nel '71 e poi sottoposto a</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">continue revisioni fino all'81 quando vin</span>se il Campiello con il libro. <span style="letter-spacing: -0.05pt;">Un'insicurezza che altalenava all'alta</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">concezione di se stesso: diceva senza veli</span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">che le sue creature non solo avrebbe volu</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">to scriverle, ma anche impaginarle. Se poi</span> <span style="letter-spacing: -0.15pt;">suggeriva un titolo, aveva pronte decine</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">di alternative. Un atteggiamento e uno sti</span><span style="letter-spacing: -0.15pt;">le che ricordano Gadda, visto che anche</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">l'ingegnere lombardo aveva, come l'inse</span><span style="letter-spacing: -0.05pt;">gnante di Comiso, un gusto particolare</span> <span style="letter-spacing: -0.4pt;">per gli elenchi, oltre che per lo stile sovrab</span><span style="letter-spacing: -0.15pt;">bondante ed elaboratissimo, ricco di termini e vocaboli anche inusuali. «L'ansia</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">stilistica di Bufalino - spiega Battiato - era</span> <span style="letter-spacing: -0.1pt;">dovuta alla depressione esistenziale che lo attanagliava. La scrittura lo distraeva</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">dal suo male di vivere». In <i>Bluff di parole</i></span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">(Bompiani, 1994), una specie di zibaldone bufaliniano, l'autore scrive : «Oscillo sem</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">pre tra due posizioni estreme e contrarie:</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">se scrivere sia solo un giocattolo, una me</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">dicina, insomma un succedaneo che aiuta</span> <span style="letter-spacing: -0.05pt;">a subire la vita; oppure il senso segreto</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">d'essa, la sua pia giustificazione...». Don</span> <span style="letter-spacing: -0.35pt;">Gesualdo arrivò al successo a 61 anni, tar</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">di come altri conterranei Consolo, Camil</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">leri e forse anche per questo riuscì a con</span><span style="letter-spacing: -0.05pt;">servare sempre una parte ingenua. «Ri</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">cordo che mi mandò l'adattamento di una canzone di Charles Trenet "Que reste-t-il</span> <span style="letter-spacing: -0.1pt;">de nos amours?" tutta con rime baciate,</span> <span style="letter-spacing: -0.15pt;">che a prima vista trovai insopportabile -</span><span style="letter-spacing: -0.2pt;">racconta ancora Battiato -. Per farlo con</span><span style="letter-spacing: -0.3pt;">tento decisi di registrare una mia prova su</span> <span style="letter-spacing: -0.05pt;">cassetta, cambiai completamente idea e</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">gliela mandai. Una mattina all'alba sentii Bufalino, ospite a Radio Tre, annunciare</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">il mio pezzo con le sue parole. Provai per</span> lui una grande tenerezza e dopo la sua <span style="letter-spacing: -0.25pt;">morte inserii il brano in un disco».</span></span> Sapeva essere anche scontroso, so<span style="letter-spacing: -0.2pt;">prattutto coni giornalisti, a cui soleva for</span><span style="letter-spacing: -0.25pt;">nire non solo le risposte, ma anche le do</span><span style="letter-spacing: -0.15pt;">mande. «Una volta gli telefonai, mentre</span> <span style="letter-spacing: -0.25pt;">ero a Lisbona - ricorda Battiato -. Era in</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">furiato contro un critico, che non aveva</span> <span style="letter-spacing: -0.2pt;">capito il suo punto di vista sulla questio</span>ne<br/>
meridionale». Ma Bufalino non nascondeva i <span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><span style="letter-spacing: -0.35pt;">lati bui del suo carattere. Si de</span><span style="letter-spacing: -0.1pt;">finiva un malpensante e così intitolò un suo famoso libro edito da Bompiani nel</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">1987 in</span> <span style="letter-spacing: -0.3pt;">cui scrisse: «Metà di me non sop</span>porta<br/>
l'altra e cerca alleati».</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%; background: none repeat scroll 0% 0% white;"><br/></p>
<p style="text-align: left;"><img style="width: 177px; height: 177px;" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233282723?profile=original" alt=""/></p>
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<br/>Modica al cioccolatotag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-10-08:3900264:BlogPost:97012010-10-08T18:15:54.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<br></br><p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233243012?profile=original"></img></p>
Tutto inizia da un incontro mancato, quello tra Cortez e Montezuma, nel 1519. Si narra che il condottiero azteco, in segno di amicizia, abbia offerto una bevanda composta da semi di cacao tritati grossolanamente, con l’aggiunta di acqua, farina di mais, chili, cannella e semi di anice. Bevanda poco gradita perché amara e, infatti, la prima innovazione degli Spagnoli fu quella di aggiungervi lo zucchero di canna. Ed è proprio con gli Spagnoli che…
<br/><p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233243012?profile=original" alt=""/></p>
Tutto inizia da un incontro mancato, quello tra Cortez e Montezuma, nel 1519. Si narra che il condottiero azteco, in segno di amicizia, abbia offerto una bevanda composta da semi di cacao tritati grossolanamente, con l’aggiunta di acqua, farina di mais, chili, cannella e semi di anice. Bevanda poco gradita perché amara e, infatti, la prima innovazione degli Spagnoli fu quella di aggiungervi lo zucchero di canna. Ed è proprio con gli Spagnoli che la cioccolata arriva anche in Sicilia, in particolare nella fiorente <b>Contea di Modica</b>. Modica, mezzo secolo dopo. <b>Sopravvissuta al sisma che nel 1639 causò una profonda trasformazione urbanistica</b>,<br />
e quel miracolo di scenografia naturale che oggi la contraddistingue, la città è divenuta un vero e proprio “distretto del cioccolato”, carico di contenuti culturali, etici e sociali. Un ruolo questo, ufficialmente riconosciuto da “quelli che l’Eurochocolate”, ovvero i giganti in fatto di cultura cioccolatiera, i quali hanno voluto battezzare Modica con la simpatica denominazione del <b>Polo Sud del Cioccolato</b>. Qui la cioccolata, nella lavorazione artigianale risalente alla<br />
tradizione settecentesca, viene “travagghiata, passata e stricata”, ovvero lavorata, amalgamata e ragginata. Il prodotto viene poi sistemato in apposite “lanni pa ciucculati” (formelle di latta a forma rettangolare); una volta estratta “a lenza” (tavoletta di cioccolata) si presenta lucida con delle scanalature, dette “sinnu ri ciucculatti”. La cioccolata modicana si presenta oggi nella sua caratteristica forma rettangolare ed incartata prevalentemente a mano.<br/><br/>Articolo di Cecilia MartinoUn territorio cantato da Quasimodotag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-09-07:3900264:BlogPost:89382010-09-07T08:50:30.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
«Aldilà delle onde delle colline» scriveva Salvatore Quasimodo nel titolo e nel verso finale di una poesia che trasfigura in movimento liquido il ritmo del paesaggio. Simili a onde oceaniche sono anche i Monti Iblei che innervano l’antica Contea di Modica, nella parte sud orientale dell’isola dove era nato il poeta siciliano. Un altopiano calcareo che la furia dei torrenti ha inciso a colpi di falce, creando le cosiddette “cave”, le lunghe e profonde forre che in America chiamerebbero canyon. I…
«Aldilà delle onde delle colline» scriveva Salvatore Quasimodo nel titolo e nel verso finale di una poesia che trasfigura in movimento liquido il ritmo del paesaggio. Simili a onde oceaniche sono anche i Monti Iblei che innervano l’antica Contea di Modica, nella parte sud orientale dell’isola dove era nato il poeta siciliano. Un altopiano calcareo che la furia dei torrenti ha inciso a colpi di falce, creando le cosiddette “cave”, le lunghe e profonde forre che in America chiamerebbero canyon. I confini storici della Contea di Modica abbracciavano gran parte delle attuali province di Ragusa e Siracusa, estendendo la sua influenza anche su Caltanisetta, Caccamo, Calatafimi. Era un regnum in regno, uno stato feudale, affidato, il 23 marzo 1296, a Manfredi I di Chiaromonte. Un feudalesimo più mite e più aperto che altrove al benessere dei propri sudditi vi concesse le terre in enfiteusi, ponendo fine alla condizione servile, contribuendo così a creare una classe di contadini che dietro pagamento di un canone si impegnava a migliorarne il rendimento. Significava incoraggiare l’iniziativa, faticare e rinvestire nel proprio particulare, cambiando volto alle campagne. L’opposto in senso culturale ed economico di quanto il latifondo produsse e continuò a perpetrare nella Sicilia occidentale. C’è un saggio che Leonardo Sciascia dedica alla Contea di Modica, pubblicato da Electa nel 1983 che descrive con esuberanza di fonti questo stato di fatto, questa virtuosa separatezza isolana. Ricorda, proprio all’inizio, che l’atmosfera di tranquilla e più sicura operosità in cui viveva e si riconosceva la gente della contea faceva ricadere sulle loro spalle un giudizio senza scampo. Per gli altri, per i rappresentanti della Sicilia “sperta” nelle cose del mondo,questa qui era la parte “babba”, ingenua. Una commiserazione che veniva estesa a tutte le province orientali: Ragusa, Siracusa, Catania e Messina. Vale la pena, a questo punto, citare un passaggio del lavoro di Sciascia, dove fa capolino anche una precisa idea di cucina:«non c’è differenza tra quella familiare e quella che le trattorie offrono» aggiungendo che questa è:«la sola parte della Sicilia in cui, come in Puglia e in Toscana, si è capito che bisogna, nelle trattorie, attenersi alla cucina locale» concludendo, un po’ più avanti: «Sobria è la gente della Contea». Sobria nel senso di soda, seria, sentimentalmente legata alle proprie, conquistate, radici. Come a Modica e a Scicli, la maestà barocca di Ragusa Ibla si confronta con il color bianco, osseo di questi monti che muovono dolcemente verso il mare. Duomo è il ristorante di Ciccio Sultano (<a href="http://www.ristoranteduomo.it/">www.ristoranteduomo.it</a>), non lontano dal Circolo di Conversazione dove s’aggruma e distende questa bellissima città, costruita a dadi e shanghai. In uno dei palazzi di via Capitano Bocchieri, fu ambientato il film Divorzio all’italiana con Marcello Mastroianni e Sofia Loren e al numero 31 sono anche le finestre affacciate sulla forra, lo stile borghese delle stanze e le cantine a picco in cui il Sultano allinea i propri tesori a trasformare l’indirizzo culinario nella scena di un viaggio. Qui,entrò, anni fa, un cliente che non è più ripartito, restando a fianco di Ciccio Sultano nel ruolo di anfitrione e cantiniere. Angelo Di Stefano resta, quindi, volente o nolente, la migliore insegna del Ristorante Duomo.<br/><br/>Fonte: <a href="http://www.cronachedigusto.it/">http://www.cronachedigusto.it</a>Modica: Il tour di Alessandro Cecchi Paone nel cuore del centro storico. Domani una visita guida fuori dagli schemi ordinaritag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-28:3900264:BlogPost:83402010-07-28T16:22:24.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
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<p style="text-align: justify;"><a href="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/A-Cecchi-Paone-a-Modica.jpg"><img alt="" class="alignleft size-thumbnail wp-image-60267" height="150" src="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/A-Cecchi-Paone-a-Modica-150x150.jpg" title="A Cecchi Paone a Modica" width="150"></img></a> <br></br></p>
<p style="text-align: justify;">Definito questa mattina a Palazzo San Domenico l’itinerario che impegnerà <strong>Alessandro Cecchi Paone</strong> nella passeggiata nel centro storico della Città.<br></br> Il punto di riunione è nell’atrio comunale domani, alle ore 20,30, dove turisti, visitatori e quanti intendessero partecipare al mini tour,…</p>
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<p style="text-align: justify;"><a href="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/A-Cecchi-Paone-a-Modica.jpg"><img class="alignleft size-thumbnail wp-image-60267" title="A Cecchi Paone a Modica" src="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/A-Cecchi-Paone-a-Modica-150x150.jpg" alt="" width="150" height="150"/></a><br/></p>
<p style="text-align: justify;">Definito questa mattina a Palazzo San Domenico l’itinerario che impegnerà <strong>Alessandro Cecchi Paone</strong> nella passeggiata nel centro storico della Città.<br/> Il punto di riunione è nell’atrio comunale domani, alle ore 20,30, dove
turisti, visitatori e quanti intendessero partecipare al mini tour, con<br />
il noto giornalista e commentatore italiano, possono ritrovarsi.<span id="more-60587"></span><br/>
Prima sosta a Piazza Matteotti e quindi ci si sposta nel sagrato della<br />
Chiesa di Santa Maria di Betlemme e da lì alle grotte vestite sotto il<br />
castello dei Conti, passando poi per Casa Tommaso Campailla e per quella<br />
del nobel Salvatore Quasimodo.<br/>
La passeggiata si concluderà sul sagrato della Chiesa di San Pietro di fronte al quartiere di “Cartellone”.<br/>
“Abbiamo deciso di racchiudere il percorso, che sarà di riflessioni e di<br />
pensieri sulla Città, commenta il vice sindaco Enzo Scarso, nel centro<br />
storico. Il cuore della Città dove i turisti e quanti hanno voglia e<br />
desiderio di partecipare possono ascoltare una sorta di commento<br />
ispirato dalle bellezze di Modica, dalla sua millenaria storia e dal<br />
ricamo delle sue pietre. Una serata particolare, un po’ fuori dagli<br />
schemi canonici delle visite guidate, governata da un personaggio di<br />
indiscutibile caratura intellettuale.”</p>
<p style="text-align: justify;"><br/></p>
<p style="text-align: justify; font-weight: bold;">Fonte: <a href="http://www.radiortm.it/">http://www.radiortm.it</a></p>La mandorla siciliana fa sistematag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-20:3900264:BlogPost:80732010-07-20T08:14:34.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233258910?profile=original"></img></p>
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<p class="testo">La rivincita della mandorla siciliana è cominciata. E’ stato infatti costituito il Coordinamento Regionale delle aziende siciliane della filiera mandorlicola per iniziativa del Consorzio della Mandorla di Avola e dell’Associazione mandorla di Agrigento, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale delle risorse agricole e alimentari, filiera frutta secca. La necessità di fare sistema tra i…</p>
<p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233258910?profile=original" alt=""/></p>
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<p class="testo">La rivincita della mandorla siciliana è cominciata. E’ stato infatti costituito il Coordinamento Regionale delle aziende siciliane della filiera mandorlicola per iniziativa del Consorzio della Mandorla di Avola e dell’Associazione mandorla di Agrigento, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale delle risorse agricole e alimentari, filiera frutta secca. La necessità di fare sistema tra i produttori, le aziende di lavorazione, trasformatori, pasticcerie, industrie dolciarie e di semilavorati, nasce dall’esigenza di tutelare il prodotto e valorizzarlo nei mercati esteri, sempre più aggrediti da varietà di mandorla provenienti da paesi come la Cina, l’India o più spesso la California. Nominato portavoce del coordinamento, il direttore del consorzio della mandorla di Avola, Corrado Bellia, che annuncia l’istituzione di un marchio del “Dolce Tipico Siciliano “ per i prodotti realizzati con materie prime dell’Isola, a partire ovviamente dalla mandorla. “Chiederemo alle Istituzioni regionali - spiega Bellia – di porre fine ad una totale disattenzione pluridecennale verso questo settore agricolo e di sostenerci con interventi mirati alla promozione e alla valorizzazione sui mercati nazionali e internazionali della produzione mandorlicola e dolciaria siciliana”. E’ importante notare che mentre il consumo mondiale della mandorla è in costante crescita in tutto il mondo, le massicce estirpazioni degli ultimi vent’anni in Sicilia, hanno prodotto un calo della coltivazione di mandorle. Oggi, secondo i dati ufficiali, sono circa 48 mila ettari <br/>
di territorio coltivati a mandorlo, con una produzione di circa 600.000 quintali e una produzione lorda vendibile di 100 milioni di euro ( dimezzata nell’ultimo biennio a causa del crollo dei prezzi). Ecco perché i membri del Coordinamento affermano che puntare a difendere e a rilanciare la mandorlicoltura siciliana non è una battaglia <br/>
romantica, “Ma una scelta fortemente motivata dal punto di vista economico, non solo per il valore della produzione lorda vendibile ma anche per il valore economico della produzione dolciaria siciliana e per il considerevole numero degli addetti coinvolti “.</p>
<p class="firma"><br/></p>
<p style="font-weight: bold;" class="firma">Articolo di Laura Di Trapani</p>
<p class="firma"><span style="font-weight: bold;">Fonte:</span> <a style="font-weight: bold;" href="http://www.cronachedigusto.it/">http://www.cronachedigusto.it</a><br/> <br/></p>Pozzallo: sagra del pesce identità è trasformazionetag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-19:3900264:BlogPost:79872010-07-19T06:59:20.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239613?profile=original"></img></p>
Le nuove frontiere della competitività e dello sviluppo passano attraverso adeguate politiche territoriali di promozione economica e<br />
sociale, puntando ad incrementare la qualità della vita, l’attrazione di<br />
investimenti e di capitali. Valorizzare un territorio significa connettere tecnologia e storia<br />
locale, cultura produttiva ed ambientale infrastrutture e <strong>“genius<br />
loci”</strong> Il progetto denominato “eventi collaterali <strong>SAGRA DEL…</strong>
<p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233239613?profile=original" alt=""/></p>
Le nuove frontiere della competitività e dello sviluppo passano attraverso adeguate politiche territoriali di promozione economica e<br />
sociale, puntando ad incrementare la qualità della vita, l’attrazione di<br />
investimenti e di capitali. Valorizzare un territorio significa connettere tecnologia e storia<br />
locale, cultura produttiva ed ambientale infrastrutture e <strong>“genius<br />
loci”</strong> Il progetto denominato “eventi collaterali <strong>SAGRA DEL PESCE</strong> _<br />
identità è/e trasformazione” vuole essere un’iniziativa di promozione,<br />
enogastronomica, turistica, artistica e culturale, valorizzando le<br />
potenzialità espresse e soprattutto latenti di un sistema locale,<br />
nell’attuale tempo della globalizzazione. Il progetto, nato come ideale “ampliamento” di SAGRA DEL PESCE (storico<br />
evento gastronomico pozzallese), è destinato a stimolare, tra gli<br />
operatori partecipanti, la promozione e commercializzazione di<br />
un’offerta che consenta di soddisfare al meglio le nuove esigenze del<br />
turista, sempre più attratto da proposte in grado di far conoscere e<br />
“vivere” un dato territorio sotto tutti i suoi molteplici aspetti.<br/><p>Attraverso una serie di iniziative, coordinate in un unico calendario,
si vuole avviare una politica di sostegno forte a tutte le attività<br />
collegate al mondo della pesca, sottolineando ad un tempo il forte<br />
carattere regionale dell’iniziativa, e rilanciando la stessa a livello<br />
nazionale.<br/>
Si riporta di seguito il calendario degli eventi.</p>
<p style="font-weight: bold;">L U G L I O</p>
<p><span style="font-style: italic;">18 DOM</span><br/> ore18.00</p>
<p>MARE IBLEO<br/> La via del pescato locale</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><span style="font-style: italic;">18 DOM</span><br/> ore 20.00</p>
<p>Pozzallo e la sagra del pesce _identità mediterranea<br/> Immagini e scritti</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> spazio espositivo</p>
<p>24 SAB<br/> ore18.00</p>
<p>SEMINARIO<br/> SAGRA DEL PESCE verso un marchio di qualità</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><span style="font-style: italic;">25 DOM</span><br/> ore18.00</p>
<p>IBLEI STORIE E LUOGHI DI UN PARCO SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><span style="font-style: italic;">29 GIO</span> <br/></p>
<p>ore18. 00<br/> SEMINARIO<br/>
prodotti ittici e tipicità agroalimentari del territorio ibleo.</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><span style="font-style: italic;">29 GIO</span> <br/></p>
<p>ore 20.00<br/> WORKSHOP ENOGASTRONOMICO SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/>
<span style="font-style: italic;">atrio saletta convegni</span></p>
<p><span style="font-style: italic;">29 GIO</span> <br/></p>
<p>ore 21.00<br/> SEMINARIO<br/>
Pozzallo e la sagra del pesce _identità mediterranea</p>
<p>Immagini e scritti</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p style="font-weight: bold;">A G O S T O</p>
<p><span style="font-style: italic;">1 DOM</span><br/> ore18.00</p>
<p>CONVEGNO<br/> Nei luoghi del gusto.</p>
<p>Cibo e territorio come strumento di sviluppo socioeconomico.</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><span style="font-style: italic;">1 DOM</span><br/> ore 20.00</p>
<p>WORKSHOP ENOGASTRONOMICO<br/> Specialità ittiche del mediterraneo in alcune varianti gastronomiche</p>
<p>SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p>4 MER ore1800</p>
<p>LA VARIANTE SULTANO SPAZIO CULTURA “MENO ASSENZA”<br/> saletta convegni</p>
<p><br/></p>
<p>Per ogni evento è previsto un momento iniziale di accoglienza (welcome to sagra) CONVEGNI e SEMINARI, avranno inizio un’ora dopo circa
l’orario indicato nel calendario.</p>
<p>riferimenti</p>
<p>responsabile</p>
<p>eventi collaterali</p>
<p>SAGRA DEL PESCE _ identità è/e trasformazione</p>
<p>ing. Gianluca BLANDINO (339 3793075)</p>
<p>segreteria</p>
<p>eventi collaterali</p>
<p>SAGRA DEL PESCE _ identità è/e trasformazione</p>
<p>h+ habitat laboratorio di progettazione, via Napoli 67/A 97016, Pozzallo;<br/>
via Napoli 67/A 97016, Pozzallo</p>
<p>Telefax: 0932 954108 – 798651</p>
<p>e-mail: inglux@yahoo.it</p>
<p>coordinamento</p>
<p>eventi collaterali</p>
<p>SAGRA DEL PESCE _ identità è/e trasformazione</p>
<p>h+ habitat laboratorio di progettazione, via Napoli 67/A 97016, Pozzallo<br/>
via Napoli 67/A 97016, Pozzallo</p>
<p>Telefax: 0932 954108 – 798651</p>
<p>e-mail: inglux@yahoo.it</p>
<p style="font-weight: bold;"><br/></p>
<p style="font-weight: bold;">Fonte: <a href="http://www.ilgiornaledipozzallo.net/">http://www.ilgiornaledipozzallo.net</a></p>Tanti gli accordi avviati dall’assessorato regionale per i Beni culturali e l’Identità Siciliana: LA SICILIA VA DI SCENA NEI PIÙ GRANDI MUSEI DEL MONDOtag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-13:3900264:BlogPost:77692010-07-13T05:18:34.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
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<div class="contenuto"><br></br> <img alt="Cretto_di_burri_gibellina_vecchia" src="http://www.tvprogress.net/system/fotos/3266/medium/cretto_di_burri_Gibellina_Vecchia.jpg?1278966757"></img> <br></br>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Una serie di importanti progetti culturali renderanno le bellezze artistiche siciliane protagoniste dell'attività culturale mondiale. Nei prossimi mesi prenderanno avvio gli scambi di opere d’arte, le mostre e le conferenze che coinvolgeranno numerosi musei internazionali. “La Sicilia – ha dichiarato Armao – ha in corso collaborazioni con le più importanti istituzioni museali del mondo. Il…</p>
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<img alt="Cretto_di_burri_gibellina_vecchia" src="http://www.tvprogress.net/system/fotos/3266/medium/cretto_di_burri_Gibellina_Vecchia.jpg?1278966757"/><br/>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Una serie di importanti progetti culturali renderanno le bellezze artistiche siciliane protagoniste dell'attività culturale mondiale. Nei prossimi mesi prenderanno avvio gli scambi di opere d’arte, le mostre e le conferenze che coinvolgeranno numerosi musei internazionali. “La Sicilia – ha dichiarato Armao – ha in corso collaborazioni con le più importanti istituzioni museali del mondo. Il cratere di Gela è al Getty museum di Los Angeles e, sempre negli Stati Uniti abbiamo ha raggiunto un accordo di collaborazione con il prestigioso Metropolitan Museum di New York (MET). Per quanto riguarda l'Europa, la Direzione del British Museum di Londra ha deciso di esporre nei propri saloni, fino al 28 maggio scorso, le tre sculture marmoree ritrovate a Pantelleria nell’agosto del 2003 e, nel 2012 il Giovinetto di Mozia sarà il simbolo delle Olimpiadi inglesi”. Un altro successo da ricordare è frutto dell'intensa attività di scambi culturali e commerciali con la Turchia e le aziende di Istanbul. A seguito di una missione l'assessore Armao ha infatti portato ad Istanbul la lapide di marmo bianco del Museo della Zisa, proveniente dalla chiesa di san Michele Arcangelo di Palermo, che ricorda in quattro lingue (giudeo-arabo in alto, latino a sinistra, greco a destra, arabo in basso) la morte di Anna, la sua prima sepoltura nella cattedrale di Palermo nel 1140 e la sua prima traslazione nella cappella funeraria di San Michele. La lapide normanna sarà adesso trasferita per alcuni mesi nel museo archeologico della città turca, e, per la prima volta, un reperto archeologico siciliano di grande rilevanza sarà esposto in Turchia. Molti altri contatti porteranno i “gioielli” siciliani in altrettanti musei, si parla dell’Hermitage di San Pietroburgo e del Louvre di Parigi. “Siamo orgogliosi del lavoro fin qui svolto – continua l'Assessore regionale – proprio gli scambi con le istituzioni culturali di tutto il mondo ci consentiranno di mettere in rete il nostro patrimonio artistico per farlo diventare fonte comune di risorse economiche, sviluppo e internazionalizzazione”. Ma l'Assessore non punta esclusivamente sui “classici”, Armao ha infatti spiegato che la Regione crede molto anche sull’arte contemporanea siciliana: “Abbiamo attivato bandi per 70 milioni di euro in questo settore – sottolinea Armao – ed il prossimo 19 luglio cominceranno i lavori della commissione per l’arte e l’architettura contemporanea istituita per indirizzare proposte e idee. Il restauro del Cretto di Burri di Gibellina sarà certamente il primo intervento che proporremo ma ci aspettiamo anche una grande partecipazione da parte dei Comuni e degli enti privati e pubblici. La Sicilia non deve aver paura di lanciare sfide coraggiose come la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura”. (Laura Curella)</p>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-weight: bold;">Fonte: <a href="http://www.tvprogress.net/">http://www.tvprogress.net</a></p>
</div>L’evento musicale dell’anno arriva a RAGUSA: Dalla e De Gregori in concerto sullo stesso palco, Work in progress tourtag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-09:3900264:BlogPost:76772010-07-09T10:09:35.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p style="text-align: left;"><img alt="" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233240566?profile=original"></img></p>
L’evento musicale dell’anno arriva a RAGUSA: Dalla e De Gregori in concerto sullo stesso palco: Work in progress tour, DOMENICA 1 AGOSTO<br />
2010 ore 21,30 allo stadio Comunale(C.da Selvaggio) di RAGUSA che per<br />
l'occasione avrà un allestimento particolare. A 30 anni da Banana<br />
Republic tornano assieme sul palco due giganti della musica italiana, il<br />
principe Francesco De Gregori e Lucio Dalla. <br></br><br></br>Un concerto che
evoca atmosfere indimenticabili,…
<p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233240566?profile=original" alt=""/></p>
L’evento musicale dell’anno arriva a RAGUSA: Dalla e De Gregori in concerto sullo stesso palco: Work in progress tour, DOMENICA 1 AGOSTO<br />
2010 ore 21,30 allo stadio Comunale(C.da Selvaggio) di RAGUSA che per<br />
l'occasione avrà un allestimento particolare. A 30 anni da Banana<br />
Republic tornano assieme sul palco due giganti della musica italiana, il<br />
principe Francesco De Gregori e Lucio Dalla. <br/><br/>Un concerto che
evoca atmosfere indimenticabili, canzoni che fanno parte del bagaglio<br />
culturale di tutti gli italiani e una complicità artistica che ha<br />
resistito al passare degli anni, permettendo di mantenere proprio il<br />
divertimento al centro del live.<br/><br/>E si divertono senza dubbio
Dalla e De Gregori, anche nello scambiarsi i ruoli sul palco e<br />
nell’interpretare le loro grandi canzoni con leggerezza ed ironia.<br/><br/>Se
il concerto di 30 anni fa li riuniva sul palco solo per pochi brani,<br />
oggi i due si alternano, cantando una strofa ciascuno e suonando l’uno<br />
per l’altro. La band è praticamente formata dai fedeli musicisti di<br />
Dalla e da quelli di De Gregori: una simbiosi musicale totale.<br/><br/>Come
fanno i marinai, I matti, Canzone, Anna e Marco, Santa Lucia, L’anno<br />
che verrà, Come è profondo il mare, Buonanotte fiorellino, Viva<br />
l’Italia, Piazza Grande: il verdetto, nell’ascoltare una scaletta del<br />
genere, non può che essere, “dopo di loro nessuno”.<br/><br/>E c’è spazio
anche per raccontarsi: Dalla e De Gregori, insieme, paiono più disposti a<br />
parlare di quando si presentano sul palco soli. Un’occasione preziosa<br />
per ascoltare gustosi aneddoti sulla storia della musica italiana.<br/><br/>Si
tratta comunque di un IMPERDIBILE LIVE in cui è la musica a farla da<br />
padrona e dove la vocazione jazz di Dalla si sposa perfettamente al tono<br />
folk rock di De Gregori, trasformando ogni pezzo in una specie di<br />
sorpresa.<br/>A curare la scenografia del tour che sarà un teatro a cielo
aperto sarà Mimmo Paladino.I biglietti sono già disponibili sul sito<br />
<a href="http://www.ilbotteghino.it">www.ilbotteghino.it</a>, dove è possibile trovare ulteriori informazioni<br />
riguardo i punti vendita autorizzati.<br/><br/><br/>Info web:
<a href="http://WWW.ILBOTTEGHINO.IT">WWW.ILBOTTEGHINO.IT</a><br/>INFOLINE PREVENDITA BIGLIETTI 338.5878333<br/><br/>COSTO
BIGLIETTI : € 49 POLTRONISSIMA<br/> € 43
POLTRONA<br/> € 35 TRIBUNA NUMERATA<br/>
€ 30 TRIBUNA NON NUMERATA<br/><br/><br/>PREVENDITE
:<br/>1. RAGUSA –CORALLO VIAGGI,VIA ROMA, 168-TEL.0932.624823<br/>2.
MODICA –PLAYTIME MUSIC,VIA RISORGIMENTO,148-TEL.0932.764822<br/>3.
VITTORIA – RIVIERA IBLEA ,VIA LA MARMORA,284-TEL.0932.510140<br/>4.
ISPICA –BAR SS 115-VIA STATALE,98-TEL.0932.704123<br/>5. POZZALLO –BAR
L’ANGOLO-VIA TORINO,102 TEL.0932.953634... <br/>MODICA: Presentato Note di Notte Festivaltag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-07-04:3900264:BlogPost:75162010-07-04T15:59:53.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
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<p style="text-align: justify;"><a href="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/presentazione-note-di-notte.jpg"><img alt="" class="alignleft size-thumbnail wp-image-57123" height="150" src="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/presentazione-note-di-notte-150x150.jpg" title="presentazione note di notte" width="150"></img></a> <br></br></p>
<p style="text-align: justify;">Nell’elegante giardino di Torre Dantona a Modica è stata presentata la nona edizione di Note di Notte.<br></br> A bordo piscina, con le note di Beethoven e Chopin interpretate al piano
da Irene Campisano – giovane talento calatino gentilmente promosso<br />
della Provincia Regionale di Ragusa – sono stati svelati i…</p>
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<p style="text-align: justify;"><a href="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/presentazione-note-di-notte.jpg"><img class="alignleft size-thumbnail wp-image-57123" title="presentazione note di notte" src="http://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2010/07/presentazione-note-di-notte-150x150.jpg" alt="" width="150" height="150"/></a><br/></p>
<p style="text-align: justify;">Nell’elegante giardino di Torre Dantona a Modica è stata presentata la nona edizione di Note di Notte.<br/>
A bordo piscina, con le note di Beethoven e Chopin interpretate al piano<br />
da Irene Campisano – giovane talento calatino gentilmente promosso<br />
della Provincia Regionale di Ragusa – sono stati svelati i dettagli di<br />
un calendario che propone otto concerti tra le province di Ragusa,<br />
Catania e Siracusa ed una appendice autunnale, ancora in provinica di<br />
Catania, grazie alla collaborazione con il Comune di Militello in Val di<br />
Catania.<br/>
Tra conferme e novità – le più rilevanti l’ingresso di Note di Notte nei<br />
Comuni di Noto e di Militello in Val di Catania, appunto – il Festival e<br />
la direzione artistica di Mariolina Marino hanno ricevuto parole di<br />
elogio dai rappresentati delle Istituzioni partner della manifestazione.<br />
<span id="more-57122"></span></p>
<p style="text-align: justify;">“Questo festival è una bella tradizione. È un punto di riferimento per i turisti che, grazie a grossi nomi della
musica – ha detto il Presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci<br />
– entrano in contatto con le nostre bellezze architettoniche e<br />
infrastrutturali. Siamo orgogliosi di essere vicini alla manifestazione<br />
che in questi anni ha fatto da esempio nel territorio ed è stata imitata<br />
da molti. Ma l’originale è sempre più bello!”</p>
<p style="text-align: justify;">“Da quando ho iniziato il mio mandato – ha sottolineato il sindaco di Modica Antonello Buscema – ho avuto modo
di evidenziare l’importanza di questa manifestazione per tre volte. Ed<br />
ho fatto una riflessione: spesso ci imbattiamo in iniziative che, pur<br />
nascendo sotto i migliori auspici, durano un solo anno. E se hanno vita<br />
più lunga, non reggono il peso del tempo e perdono in qualità. Note di<br />
Notte invece, anno dopo anno, mantiene alto il livello e dimostra di<br />
essere un valido investimento per chi lo supporta”.</p>
<p style="text-align: justify;">Ancora parole di stima da parte di Carmelo Nicotra, dirigente dell’Assessorato delle risorse agricole della
Regione Siciliana, responsabile della sezione operativa assistenza<br />
tecnica di Caltagirone: “porto per vie informali il saluto del Comune di<br />
Caltagirone e della Provincia di Catania avendo sentito telefonicamente<br />
il vicesindaco del mio Comune e il consigliere provinciale Sergio<br />
Gruttadauria. È il quarto anno di collaborazione con il Comune e il<br />
secondo con la Provincia. Noi lo consideriamo solo un inizio. Sposiamo<br />
in pieno il progetto del Festival che crea una rete tra territori<br />
mettendo insieme Istituzioni e privati, la musica migliore e le nostre<br />
tradizioni più importanti”.</p>
<p style="text-align: justify;">“Partecipai ad un appuntamento di Note di Notte alcuni anni fa e rimasi affascinato – è stato l’incipit
dell’intervento del sindaco di Noto Corrado Valvo – mi stuzzicò molto la<br />
formula della manifestazione, ma in quel momento il taglio prevedeva<br />
una particolare attenzione alle ville private Oggi che l’orientamento è<br />
un po’ cambiato non potevo non offrire il gioiello tra i gioielli. Metto<br />
a disposizione il Cortile di Palazzo Nicolaci reputando che sia la<br />
cornice più adatta ad una manifestazione di eccellenza. E mi auguro che<br />
il rapporto si possa implementare”.</p>
<p style="text-align: justify;">“Ringrazio la direzione artistica per aver accettato l’invito ad una collaborazione con noi.</p>
<p style="text-align: justify;">Ammiro molto Mariolina Marino – ha concluso gli interventi istituzionali l’Assessore allo sviluppo
economico del Comune di Militello in Val di Catania Giuseppe Pollina –<br />
per la forza con cui dimostra di credere nel progetto. E mi aggiungo al<br />
coro di stima per la capacità di fare rete tra territori diversi che, in<br />
fin dei conti, hanno più di una radice in comune”.</p>
<p style="text-align: justify;">Al direttore artistico Mariolina Marino è toccato il compito di illustrare in dettaglio il calendario dei
concerti e le attività del Nonsolofestival che accompagneranno Note di<br />
Notte nel suo itinerare.<br/>
Come è noto, ad inaugurare il Festival martedì 20 luglio al Castello di<br />
Donnafugata (Ragusa), con un concerto in esclusiva per il Centro e Sud<br />
Italia, sarà Dulce Pontes. L’artista portoghese presenterà “Momentos”,<br />
ultimo lavoro discografico, pubblicato alla fine del 2009, per<br />
festeggiare i vent’anni di carriera.<br/>
Domenica 25 luglio a Villa Anna (Ispica), in esclusiva regionale, sarà<br />
la volta del pianista e compositore Luis Bacalov, premo Oscar nel 1995<br />
per la colonna sonora de “Il postino”, accompagnato dall’ensemble<br />
d’archi Collegium Tiberinum.<br/>
Ancora in esclusiva regionale, giovedì 29 luglio a Torre Dantona<br />
(Modica) l’eclettica arpista Cecilia Chailly presenterà il suo nuovo cd<br />
“Istanti”.<br/>
Grande jazz lunedì 2 agosto con il funambolico Stefano Bollani in piano<br />
solo alla Cantina Valle dell’Acate (Acate).<br/>
Giovedì 5 Note di Notte affronterà la trasferta catanese portando in<br />
esclusiva regionale all’Antica Tenuta del Nanfro (Caltagirone) il gruppo<br />
vocale salentino delle Faraualla che presenterà “Sospiro”, ultimo<br />
lavoro discografico.<br/>
Domenica 8 agosto a Villa Gisana (Modica) farà tappa l’unica data<br />
italiana della Bollywood Brass Band.<br/>
Giovedì 12 agosto nuova trasferta e nuova provincia grazie al concerto<br />
in piano solo, in esclusiva regionale, di Giovanni Bellucci ospitato nel<br />
cortile di Palazzo Nicolaci (Noto).<br/>
Gran finale mercoledì 18 agosto al porto turistico di Marina di Ragusa<br />
con Giuliano Palma & The Bluebeaters che chiuderanno il Festival<br />
ancora con un’esclusiva regionale. E sarà una festa di piazza dato che<br />
il concerto sarà ad ingresso libero.<br/>
A ottobre, in occasione della Sagra del fico d’India, Note di Notte<br />
porterà a Militello in Val di Catania Mario Incudine<br/>
Le prevendite dei biglietti, già attive, sono state affidate agli<br />
affiliati al circuito Box Office.</p>
<p style="text-align: justify;">Per il Nonsolofestival saranno nuovamente partner di Note di Notte la Galleria Spazio Forni e l’artista
calatina Luana Reale. New entry graditissima la stilista modicana<br />
Loredana Roccasalva. E grazie ad una convenzione tra Go Sicily<br />
Properties e Virtu Ferries, infine, è prevista la partecipazione di<br />
spettatori maltesi cui sarà offerto il viaggio in catamarano.</p>
<p style="text-align: justify;"><br/></p>
<p style="text-align: justify;">Fonte: <a href="http://www.radiortm.it/">http://www.radiortm.it</a></p>Ieri sera a Ibla la prima di Arte & Gusto Ibleo, Concerti d’organo Tanto pubblico per una serata che ha toccato tutti i registri dell’emozionetag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-06-20:3900264:BlogPost:70712010-06-20T17:15:45.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Tutti i registri dell’emozione. Sono stati toccati ieri sera, alla prima<br />
di “Arte & Gusto Ibleo – Concerti d’organo”, tenutasi nella<br />
magnifica cornice barocca della chiesa di San Giuseppe, in piazza Pola a<br />
Ibla, nel contesto della kermesse che interesserà vari comuni della<br />
provincia, sostenuta dall’assessorato al Turismo della Regione Sicilia,<br />
retto dall’on. Nino Strano, con il contributo del Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze (Apq Azioni di sistema per il Turismo). La<br />
manifestazione,…
Tutti i registri dell’emozione. Sono stati toccati ieri sera, alla prima<br />
di “Arte & Gusto Ibleo – Concerti d’organo”, tenutasi nella<br />
magnifica cornice barocca della chiesa di San Giuseppe, in piazza Pola a<br />
Ibla, nel contesto della kermesse che interesserà vari comuni della<br />
provincia, sostenuta dall’assessorato al Turismo della Regione Sicilia,<br />
retto dall’on. Nino Strano, con il contributo del Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze (Apq Azioni di sistema per il Turismo). La<br />
manifestazione, inserita nel circuito del mito, realizzata su base<br />
locale da Amedeo Fusco, che si propone, tra l’altro, con un’opera di<br />
Piero Guccione, ha preso il via, in piazza Pola, con l’emozione del<br />
gusto, dando al pubblico la possibilità di degustare un dolce tipico<br />
dell’area iblea, il “mucatolo”.<span id="more-54825"></span> Poi,<br />
l’emozione della storia locale, con lo studioso Andrea Ottaviano che, in<br />
apertura, oltre a tratteggiare le caratteristiche dell’edificio di<br />
culto che ha ospitato la prima parte della rassegna, ha descritto i<br />
particolari dell’organo a canne protagonista della serata. Un organo<br />
risalente al diciottesimo secolo, di matrice artigianale, realizzato da<br />
sapienti e abili organari del posto che hanno sfruttato al meglio le<br />
proprie conoscenze tecniche, costruendo uno tra i pezzi più pregiati<br />
dell’area iblea. La serata è proseguita con l’emozione della musica,<br />
quella sacra, proposta dagli artisti, tutti rigorosamente locali,<br />
presentati da Fusco. Dal soprano Giulia Rizza al tenore Marcello<br />
Pellegrino, all’organista Marco D’Avola che hanno eseguito un repertorio<br />
di brani tratti dalle interpretazioni per organo di Mozart, Beethoven e<br />
Ortolani. E, ancora, l’emozione del numeroso pubblico che ha seguito<br />
quasi senza respirare l’esecuzione, a conclusione del concerto, del<br />
“Panis angelicus” di Franck resa ancora più straordinaria<br />
dall’affascinante suggestione creatasi all’interno della chiesa di San<br />
Giuseppe.<br/>
Nel corso della serata, poi, Amedeo Fusco, che ha presentato ogni brano<br />
spiegandone le specificità, ha riservato un momento speciale alla figura<br />
del maestro Salvatore Guarrella, organista titolare del duomo di San<br />
Giorgio a Ibla, che parteciperà alla rassegna in qualità di timpanista,<br />
presente al concerto ieri sera, valorizzandone le doti di uomo ibleo<br />
che, anche da promotore sportivo, nel campo del ciclismo ha lanciato<br />
giovani talenti nel panorama nazionale. Una sottolineatura che ha<br />
suscitato il forte e convinto applauso dei presenti.<br/>
“Una serata sul filo dell’emozione – dice Fusco – che ha aperto con<br />
importanti riscontri “Arte & Gusto Ibleo” dedicato ai concerti di<br />
organo a canne. Va messa in luce anche la piena attenzione di Suor<br />
Manuela dell’ordine delle Benedettine che, in qualità di superiora, ha<br />
messo a disposizione la chiesa di San Giuseppe, di cui l’ordine ha la<br />
responsabilità gestionale, per questa iniziativa”.<br/>
“Arte & Gusto Ibleo” prosegue anche stasera, al duomo di San Giorgio<br />
a Modica Alta, alle 21, con l’esibizione, ancora una volta,<br />
dell’organista Marco D’Avola, del tenore Marcello Pellegrino, del<br />
soprano Giulia Rizza, e con gli ottoni del Brass ensemble e il<br />
timpanista Salvatore Guarrella.<br/><br/>Fonte:<a href="http://www.radiortm.it/">http://www.radiortm.it</a>La Mostra Trasforma-Azione segnalata nei principali portali di architettura ed ediliziatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-05-28:3900264:BlogPost:56402010-05-28T16:30:00.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Cliccate sui sottostanti links:<br/><br/><a href="http://www.edilportale.com/eventi/2010/ondazione-grimaldi-modica/centro-storico-della-provincia-di-ragusa_7105.html">http://www.edilportale.com/eventi/2010/ondazione-grimaldi-modica/centro-storico-della-provincia-di-ragusa_7105.html</a><br/><br/> <a href="http://www.archinfo.it/servizi/1,1641,53_EVT_5909_6x2010,00.html">http://www.archinfo.it/servizi/1,1641,53_EVT_5909_6x2010,00.html</a>
Cliccate sui sottostanti links:<br/><br/><a href="http://www.edilportale.com/eventi/2010/ondazione-grimaldi-modica/centro-storico-della-provincia-di-ragusa_7105.html">http://www.edilportale.com/eventi/2010/ondazione-grimaldi-modica/centro-storico-della-provincia-di-ragusa_7105.html</a><br/><br/> <a href="http://www.archinfo.it/servizi/1,1641,53_EVT_5909_6x2010,00.html">http://www.archinfo.it/servizi/1,1641,53_EVT_5909_6x2010,00.html</a>30 Aprile: "Turismo e Beni culturali", la CCIA presenta progetto di sviluppo economicotag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-04-28:3900264:BlogPost:48262010-04-28T05:14:40.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Sarà presentato venerdì 30 aprile<br />
nell'auditorium della Camera di Commercio di Ragusa il progetto sul<br />
tema “Turismo e Beni Culturali” di concerto con l'Istituto Guglielmo<br />
Tagliacarne.<br />
<p style="text-align: justify;">L'iniziativa nasce dal bisogno di coniugare lo sviluppo del territorio ibleo con la valorizzazione dei beni culturali analizzando e sfruttando tutte le sue potenzialità.</p>
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<p style="text-align: justify;">La CCIA, infatti, ha voluto avvaire questo perocrso di ricerca, attraverso…</p>
Sarà presentato venerdì 30 aprile<br />
nell'auditorium della Camera di Commercio di Ragusa il progetto sul<br />
tema “Turismo e Beni Culturali” di concerto con l'Istituto Guglielmo<br />
Tagliacarne.<br />
<p style="text-align: justify;">L'iniziativa nasce dal bisogno di coniugare lo sviluppo del territorio ibleo con la valorizzazione dei
beni culturali analizzando e sfruttando tutte le sue potenzialità.</p>
<br />
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<br />
<p style="text-align: justify;">La CCIA, infatti, ha voluto avvaire questo perocrso di ricerca, attraverso una serie di analisi di alto
profilo professionale per trovare tutte le soluzioni affinchè sia<br />
potenziato lo sviluppo del territorio, la reale capacità di determinare<br />
un significativo crescita del prodotto interno lordo provinciale<br />
riuscendo ad accrescere la quota di Pil di riferimento, assecondando<br />
una naturale vocazione all’ospitalità resa importante non solo dalla<br />
disponibilità della popolazione locale ma anche dalla particolare<br />
diversificata ricchezza del territorio sul piano artistico,<br />
archeologico, monumentale, naturalistico ed enogastronomico, è ormai da<br />
molto tempo al centro dell’attenzione e dell’impegno di molte delle<br />
istituzioni locali, ed è anche un punto di qualità nel lavoro del<br />
sistema imprenditoriale locale.</p>
<p style="text-align: justify;">Il progetto persegue, fatti, precisi obiettivi operativi che vanno dal mettere a disposizione degli operatori
del settore e dei policy makers della provincia, informazioni puntuali<br />
ed aggiornate funzionali alla progettazione ed alla pianificazione di<br />
politiche di sviluppo locale, all'attivazione di tavoli di confronto con<br />
altri soggetti impegnati nel campo della promozione e gestione dei<br />
beni culturali finalizzati all’avvio di un sistema di collaborazioni<br />
sinergiche con i soggetti che sul territorio svolgono attività di<br />
promozione e sostegno del tessuto produttivo ragusano.</p>
<p style="text-align: justify;"><br/> "Vogliamo consolidare ed aggiornare - dichiarano i dirgenti della CCIA-
le competenze degli operatori pubblici e privati che operano nella<br />
valorizzazione dei beni culturali nelle filiere del turismo, rafforzare<br />
e consolidare il ruolo della Camera di Commercio quale soggetto<br />
istituzionale qualificato impegnato in azioni di sviluppo e<br />
consolidamento del territorio interessato."</p>
<p style="text-align: justify;"><br/></p>
<p style="text-align: justify;">Fonte:<a href="http://www.ilgiornalediragusa.it/">http://www.ilgiornalediragusa.it</a></p>L'altopiano modicano visto da Claudia Origonitag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-04-10:3900264:BlogPost:42322010-04-10T12:48:45.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p align="justify"><font class="content"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Ho ancora nelle narici il profumo della menta: fresco, antico in fondo un po’ arabo che ha accompagnato la mia passeggiata nella campagna modicana di fine agosto.<br></br><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Ogni luogo ha un suo
profumo e nulla più di un profumo può rievocare emozioni e<br />
immagini…forse solo la musica.…<br></br></font></span></font></span></font></p>
<p align="justify"><font class="content"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Ho ancora nelle narici il profumo della menta: fresco, antico in fondo un po’ arabo che ha
accompagnato la mia passeggiata nella campagna modicana di fine agosto.<br/><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Ogni luogo ha un suo
profumo e nulla più di un profumo può rievocare emozioni e<br />
immagini…forse solo la musica.<br/></font></span></font></span><font size="3"><span style="font-family: Verdana;">La Contea</span> <span style="font-family: Verdana;">di Modica d’estate profuma di menta e profuma di buono.<br/></span></font><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Conoscevo già quei luoghi,
o meglio credevo già di conoscerli perché da quattro anni <span style=""><br />
</span> sono i luoghi delle mie vacanze ma, pur<br />
amandoli, di essi avevo visto e compreso solo gli aspetti più<br />
evidenti............................ <br/></font></span></font></p>
<p style="font-family: Verdana;" align="justify"><font size="3">Come tutti i turisti “di passo” avevo già apprezzato le bellezze monumentali,le chiese barocche, i palazzi nobiliari e i ricchi balconi delle case antiche che indifferentemente
siano esse ricche o modeste, cambiano colore a seconda dell’ora del giorno :dal<br />
bianco al giallo - rosa del tramonto, regalando a chi le guarda il <em style="">calore</em> del sole. <br/></font><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Anzi nella mia presunzione
di <em style="">esploratrice</em> mi facevo vanto con i miei amici di<br />
come</font></span> <span style="font-family: Verdana;"><font size="3"><br />
<br />
</font></span></p>
<span style="font-family: Verdana;"><font size="3"><br />
</font></span><div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">la Contea fosse preziosa e bella, quasi che il fatto di averla visitata, mi desse meriti e me fornisse vanto.</font></span></div>
<br />
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;" align="justify"></p>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Succede così ai giovani e agli entusiasti! Non potendo più essere iscritta
anagraficamente alla prima categoria, l’entusiasmo mi certifica ancora<br />
l’appartenenza alla “<em style="">gioventù del cuore”</em> che per<br />
fortuna, accetta iscrizioni senza scadenza.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Ero entusiasta senza
conoscere ancora il resto.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Sentivo, nell’attraversare le strade dei centri
storici della Contea da Modica a Ragusa Ibla a Scicli, che quelle<br />
pietre smussate a mano e poste l’una sull’altra,alcune a pietra secca,<br />
altre a stellatura, raccontavano la storia di un’altra Sicilia, ai più<br />
sconosciuta. Una Sicilia nobile e selvaggia, incontaminata dove il<br />
Principe di Salina potrebbe forse, ancora trovarsi a suo agio.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Nei vicoli, anche nei più
stretti la luce del sole si rifrange sulle basole arrotondate del<br />
selciato, mentre le scale pedamontane, che collegano la parte alta e<br />
bassa di alcuni paesi, fanno da “pacere” tra la gente e si perdono<br />
verso il cielo azzurro intenso.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Questo era quello che
conoscevo…ma poi ho incontrato la campagna modicana e sono qui ancora a<br />
riflettere sulle emozioni che mi ha regalato.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Il primo indizio per
attraversarla è quello di seguire i muretti a secco dei confini dei<br />
campi . Lunghi nastri bianchi, alti all’incirca</font></span></div>
<span style="font-family: Verdana;"><font size="3"><br />
</font></span><div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">1 metro e venti, corrono lungo</font></span></div>
<span style="font-family: Verdana;"><font size="3"><br />
</font></span><div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">la Contea , disegnando ricami nel verde e viottoli strettissimi dove anche una piccola utilitaria fa fatica a passare. <br/></font></span></div>
<br />
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">I bordi arrotondati sono la caratteristica che li rende solidi,ma anche
armonici mentre il paesaggio tutto intorno si dipana, alternando<br />
distese e colline ricche di carrubi secolari, mandorli, olivi e grano.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Seguirli nel loro
girovagare può offrire sorprese :<em style="">paralupi</em>, <em style="">muragghiuni,</em>sono alcune delle varianti che lungo il<br />
cammino ho incontrato, utili accorgimenti, per salvaguardare le colture e<br />
le pecore dagli animali da rapina. I paralupi sono infatti piccoli<br />
contrafforti che rendono più solido il muro e più largo lo spessore, per<br />
impedire agli animali di saltarlo, <em style="">i muragghiuni</em><br />
invece sono piccoli ricoveri lungo il muro, sempre in pietra a forma<br />
conica o tonda per il ricovero del pastore o di attrezzi.</font></span></div>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;" align="justify"></p>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Alcuni di questi accorgimenti tecnici sono piccoli capolavori di arte agraria e
esempi di difesa antica, semplice ma efficace. I piccoli varchi o<br />
Vari, lasciano passare il curioso osservatore e regalano ancora rare<br />
emozioni. <em style="">O Mannaruni</em> (il muretto ) è elegante e ti<br />
accompagna senza incutere timore, anche se la strada ad un tratto,<br />
sembra chiudersi senza vie d’uscita…ma è solo un effetto ottico,la<br />
stradina secolare fila via sicura verso la provinciale.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Il secondo indizio sono i
piccoli e grandi casali, anche qui pietre del tempo. Molti di essi<br />
sono rustici e quasi nascosti tra i rovi e la macchia mediterranea,<br />
altri curati, ma abbandonati dal vivere quotidiano, utilizzati solo per<br />
qualche riunione familiare durante le feste comandate o per il riposo<br />
durante le più importanti corveè nei campi. <br/></font></span></div>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Vestigia di un mondo contadino che ha scelto e sta scegliendo la città e che
ancora non è stato del tutto scoperto dagli abitanti delle metropoli<br />
densamente abitate.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Mi auguro soltanto che se l’amore per questa terra farà
appassionare molti visitatori europei, faccia loro comprendere e<br />
salvaguardare questi paesaggi e questi territori, lasciandoli nello<br />
stato in cui sono.</font></span></div>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Tremo all’idea di vedere presto tra queste colline, casali con intonaci al
quarzo o gazebi orientali (uguali a Varese come a Catanzaro) in<br />
luoghi che hanno cultura e storia differenti.</font></span></div>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;" align="justify"></p>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Possiamo essere adottati e accolti da una cultura e da un luogo,ma non dobbiamo
snaturarlo. Dobbiamo viverlo e preservarlo con amore filiale<br />
riconoscente, per chi, dopo di noi potrà goderne, apprezzandone le<br />
stesse atmosfere e gli stessi valori.<br/></font></span><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">L’odore di menta è quello
che ho trovato nei bagli e nei campi visitati in questa fine d’agosto<br />
calpestando involontariamente il terreno: mi rimane nella mente e nel<br />
cuore come</font></span></div>
<span style="font-family: Verdana;"><font size="3"><br />
<br />
</font></span><div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">La Contea dove voglio tornare.</font></span></div>
<br />
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;" align="justify"></p>
<div align="justify"><span style="font-family: Verdana;"><font size="3">Claudia Origoni</font></span></div>Un concerto per finanziare il Progetto Orfani a Mtitu: organizzato dall'associazione Tulimetag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-04-09:3900264:BlogPost:42102010-04-09T15:11:53.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<p><span style="font-weight: bold;">Tulime</span> è un’associazione di cooperanti nata nel 2001 dall’incontro tra Fra’ Paolo, della missione dei Frati Minori Rinnovati in Tanzania ed<br></br> un gruppo di ragazzi siciliani.</p>
<p>Tulime, che in lingua swahili vuol dire "coltiviamo" promuove la cultura della cooperazione, dell'ecologia e del rispetto dei diritti umani.</p>
L'associazione, al fine di finanziare il Progetto Orfani del villaggio Mtitu (uno fra i dieci adottati), ha organizzato una…
<p><span style="font-weight: bold;">Tulime</span> è un’associazione di cooperanti nata nel 2001 dall’incontro tra Fra’ Paolo, della missione dei Frati Minori Rinnovati in Tanzania ed<br/>
un gruppo di ragazzi siciliani.</p>
<p>Tulime, che in lingua swahili vuol dire "coltiviamo" promuove la cultura della cooperazione, dell'ecologia e del rispetto dei diritti umani.</p>
L'associazione, al fine di finanziare il Progetto Orfani del villaggio Mtitu (uno fra i dieci adottati), ha organizzato una serata di beneficenza, giorno <span style="font-weight: bold;">17 aprile alle ore 21, presso il Pala Cultura Meno Assenza di Pozzallo</span> in occasione della quale si potrà assistere ad un interessante concerto.<br/><br/>Avendo avuto la possibilità di apprezzare l'impegno e la tanta voglia di fare di alcuni componenti del gruppo che sono miei amici, invito i membri di IngegniCulturaModica a partecipare a questo evento oltre che per godere della piacevolezza della musica anche e soprattutto per conoscere un pò più da vicino l'azione lodevole di questi giovani e contribuire alle loro belle ed importanti iniziative.<br/>Per saperne di più:<br/><a href="http://www.tulime.org/">http://www.tulime.org/</a><br/><br/><p style="text-align: left;"><img width="509" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2096302704?profile=RESIZE_1024x1024" alt=""/></p>
<br/>Dal 16 al 25 aprile torna la settimana della Culturatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-04-08:3900264:BlogPost:41932010-04-08T16:30:00.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<span style="border-bottom: 6px solid rgb(255, 255, 255);">La <br></br>
manifestazione è alla sua XII edizione.<br></br>
Il Ministero per i beni e le attività culturali da 25 anni dedica ogni anno una settimana alla promozione <br></br>
del patrimonio culturale, con l’organizzazione di eventi e l’apertura <br></br>
gratuita di tutti i luoghi statali.<br></br>
Scopo fondamentale dell’iniziativa è quello di favorire la conoscenza <br></br>
della cultura e di trasmettere l’amore per l’arte ad una sempre più <br></br>
ampia…</span>
<span style="border-bottom: 6px solid rgb(255, 255, 255);">La <br/>
manifestazione è alla sua XII edizione.<br/>
Il Ministero per i beni e le attività culturali da 25 anni dedica ogni anno una settimana alla promozione <br/>
del patrimonio culturale, con l’organizzazione di eventi e l’apertura <br/>
gratuita di tutti i luoghi statali.<br/>
Scopo fondamentale dell’iniziativa è quello di favorire la conoscenza <br/>
della cultura e di trasmettere l’amore per l’arte ad una sempre più <br/>
ampia platea di cittadini che per nove giorni potranno scegliere tra <br/>
mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli, <br/>
proiezioni cinematografiche e aperture straordinarie in tutte le regioni<br/>
d’Italia.<br/>Anche la nostra provincia aderisce all'evento e nella settimana che va dal 16 al 25 aprile, presso la biblioteca civica "G.Verga" di Ragusa saranno esposti al pubblico i quattro presiosi volumi di Jean Houel "Voyage pittoresque des isles di Sicile, de Malte et de Lipari" (Parigi 1782 1787). La mostra sarà visitabile di mattina e il martedì e giovedì anche di pomeriggio.<br/><br/></span><p style="text-align: left;"><img src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2233258612?profile=original" alt=""/></p>
<br/>L'inedito confronto tra Guttuso e Clerici in un connubio di arte ed enogastronomiatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-03-19:3900264:BlogPost:39032010-03-19T12:08:35.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Un evento culturale di altissimo<br />
prestigio quello che si svolgerà domani nella Sala Mazzone di<br />
Vittoria dove sarà inaugurata la “Clerici-Guttuso. Illusione e realtà”.<br />
<p style="text-align: justify;">Un inedito confronto fra due celebri maestri del Novecento curato dal critico d’arte Francesco Gallo e progettato a lungo da Giovanni Bosco dell’associazione Arte Viva.</p>
Si tratta di oli e disegni provenienti<br />
da collezioni private di tutta Italia e ospitati nella Sala Mazzone, lo<br />
spazio…
Un evento culturale di altissimo<br />
prestigio quello che si svolgerà domani nella Sala Mazzone di<br />
Vittoria dove sarà inaugurata la “Clerici-Guttuso. Illusione e realtà”.<br />
<p style="text-align: justify;">Un inedito confronto fra due celebri maestri del Novecento curato dal critico d’arte Francesco Gallo e
progettato a lungo da Giovanni Bosco dell’associazione Arte Viva.</p>
Si tratta di oli e disegni provenienti<br />
da collezioni private di tutta Italia e ospitati nella Sala Mazzone, lo<br />
spazio espositivo ricavato nell’ex Officina Elettrica Municipale di<br />
Piazza Enriquez da qualche mese restituita alla piena fruizione<br />
pubblica.<br/><p style="text-align: justify;">Ma non solo questo. La manifestazione, infatti, unirà anche altri aspetti della nostra tradizione, tra cui
l'enogastronomia.</p>
<p style="text-align: justify;">Nel corso della mostra, l'Enoteca Regionale delle Strade del Vino "Cerasuolo di Vittoria", ospitata nel
vicino Castello Enriquez, seguirà in parallelo, nelle sere di venerdì,<br />
sabato e domenica, gli orari della mostra di Sala Mazzone. "Un'occasione<br />
per fare promozione del territorio - spiega il presidente delle Strade<br />
del Vino del Cerasuolo, Giusto Occhipinti - e per far conoscere ai<br />
visitatori giunti a Vittoria sulla scia dell'arte di Clerici e Guttuso,<br />
il nostro eccellente Cerasuolo, un rosso docg, a denominazione di<br />
origine garantita".<br />
<br />
<br />
</p>
<p style="text-align: justify;">Sarà un’operazione culturale di grande spessore, sulla scia di quella appena conclusa da Bosco sempre a
Vittoria e dedicata a Fausto Pirandello, figlio del drammaturgo Luigi, e<br />
curata da Vittorio Sgarbi: quindici opere, infatti, delle oltre<br />
quaranta esposte a dicembre nella Sala Mazzone sono da ieri a Roma,<br />
nelle prestigiose sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM),<br />
inserite nella collezione di “Fausto Pirandello alle Quadriennali del<br />
1935 e del 1939”.</p>
<p style="text-align: justify;">Una conferma, dunque, della felice intuizione di Bosco che adesso, in collaborazione con il Comune di
Vittoria, porta in Sicilia - dal 20 marzo al 5 maggio - cinquanta opere<br />
uniche del milanese Fabrizio Clerici e del palermitano Renato Guttuso.</p>
<p style="text-align: justify;">“Da tempo – spiega Giovanni Bosco – desideravo riunire e proporre in un unico spazio l’opera dei due maestri
così distanti per nascita e formazione e, tuttavia, grandi amici nella<br />
vita e attentissimi l’uno alle forme espressive dell’altro”. “Sarà un<br />
confronto a distanza fra due grandi personalità – aggiunge il curatore<br />
Gallo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. - che, molto<br />
diversi nella maniera di concepire la pittura, hanno segnato l’arte di<br />
un’epoca: realista e socialista Guttuso, con gli addentellati da Picasso<br />
a Bacon. Surreale Clerici, come De Chirico e Savinio”.</p>
<p style="text-align: justify;">Ricco di contributi critici il catalogo (Mo.ra. Editore) con introduzione di Francesco Gallo; contiene brani
antologici firmati da grandi letterati e storici dell’arte del Novecento<br />
(Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia e Giulio Carlo<br />
Argan) assieme a cui figurano testi di Raffaele Carrieri, Nicoletta<br />
Campanella e Giorgio Giovanni Guastella. Proprio quest’ultimo,<br />
sottolinea le differenze fra i due: “Architetto Clerici, allievo di un<br />
pittore di carretti siciliani Guttuso, milanese Clerici, bagherese<br />
Guttuso, sebbene entrambi romani d’elezione (…) algido, rigoroso,<br />
razionale Clerici, appassionato e ‘sicilianamente’ caloroso Guttuso”.<br />
Eppure, si apprende, sempre capaci di confronto e di dialogo “In un<br />
clima - aggiunge Gallo - in cui erano ancora possibili gli anatemi e le<br />
sconfessioni, escludendo il periodo torbido della storia culturale ed<br />
artistica italiana, ma anche francese, cioè di due paesi occidentali con<br />
fortissimi partiti comunisti, che dal ’47 al ’55 ebbero a perdere il<br />
lume della ragione, prendendosela con tutti, con poeti, scrittori,<br />
pittori, scultori, musicisti, registi…”</p>
<p style="text-align: justify;"></p>
<p style="text-align: justify;">Agli studenti delle superiori della provincia iblea, infine, è rivolto un progetto didattico elaborato da
Arte Viva per educare all’amore per l’arte e la cultura e che sarà<br />
illustrato nel corso dell’esposizione.</p>
<p style="text-align: justify;"><br/></p>
<p style="text-align: justify;">Fonte: <a href="http://www.ilgiornalediragusa.it">http://www.ilgiornalediragusa.it</a><br/></p>
<br/>La Sicilia approva il Piano Casatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-03-11:3900264:BlogPost:38442010-03-11T09:30:00.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
<span class="news-font" id="testoRidimensionabile2" style="font-size: 14px;"><span><br></br>Con 54 voti a favore, 9 contrari e 13 astenuti l'Assemblea Regionale Siciliana ha dato il via libera definitivo al <span style="font-weight: bold;">Piano Casa.</span><br></br>Sarà quindi possibile, anche in Sicilia, <strong>ampliare
fino al 20%</strong> del volume gli edifici residenziali mono e<br></br>
bifamiliari, e gli uffici; l’ampliamento non potrà comunque superare i<br></br>
200 metri cubi. Sono esclusi gli…</span></span>
<span id="testoRidimensionabile2" class="news-font" style="font-size: 14px;"><span><br/>Con 54 voti a favore, 9 contrari e 13 astenuti l'Assemblea Regionale Siciliana ha dato il via libera definitivo al <span style="font-weight: bold;">Piano Casa.</span><br/>Sarà quindi possibile, anche in Sicilia, <strong>ampliare
fino al 20%</strong> del volume gli edifici residenziali mono e<br/>
bifamiliari, e gli uffici; l’ampliamento non potrà comunque superare i<br/>
200 metri cubi. Sono esclusi gli immobili parzialmente o interamente<br/>
abusivi, anche se condonati. Gli interventi possono essere effettuati su<br/>
edifici ultimati entro il 31 dicembre 2009 e sono subordinati alla<br/>
verifica delle condizioni statiche dell’intero immobile e all’eventuale<br/>
adeguamento antisismico della struttura.</span><br/>
<br/> <br/>
<span>L’ampliamento può arrivare fino al <strong>35%</strong> in caso di<br/>
demolizione e ricostruzione dell’edificio, a condizione che si<br/>
impieghino fonti rinnovabili e tecniche costruttive di bioedilizia. <br/>
<br/>
Il Piano prevede, inoltre, la possibilità, per i privati, di realizzare <strong>parcheggi<br/>
sotterranei</strong> in aree destinate a verde pubblico, purché si<br/>
provveda contestualmente all’arredo a verde attrezzato dell'area in<br/>
superficie.</span><br/>
<br/> <br/>
<span>Nelle <strong>aree artigianali</strong> e gestite dai Consorzi<br/>
Asi, sono consentiti ampliamenti del 15% della superficie coperta, e del<br/>
25% in caso di demolizione e ricostruzione. In queste aree gli<br/>
interventi devono essere realizzati entro i limiti dell’altezza degli<br/>
edifici esistenti e non possono riguardare edifici a destinazione<br/>
commerciale, alberghiera e turistico-ricettiva. <br/>
<br/>
Dall’entrata in vigore della legge, i Comuni hanno 120 giorni di tempo<br/>
per limitare o escludere interventi in determinate zone del proprio<br/>
territorio: successivamente ci saranno 24 mesi di tempo per presentare<br/>
le istanze.</span></span>“Dossier emergenze e ritardi nel sistema museale siciliano”: presentazione giovedi 4 Febbraio presso il Palazzo della Cultura di Modicatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-02-01:3900264:BlogPost:31702010-02-01T18:46:05.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
“Emergenza musei in Sicilia”. E’ l’allarme lanciato da Legambiente Sicilia che denuncia la cattiva gestione del sistema museale siciliano e il momento difficile che stanno attraversando i Beni culturali con sempre meno risorse a disposizione. Cultura, Paesaggio, Tradizione sono completamente abbandonati dal governo siciliano e dalla classe dirigente politica e per molti non hanno nessun valore, anzi c’è chi pensa che se ne possa fare anche a meno.<br />
Emergenza ritardi, con decine di musei chiusi e…
“Emergenza musei in Sicilia”. E’ l’allarme lanciato da Legambiente Sicilia che denuncia la cattiva gestione del sistema museale siciliano e il momento difficile che stanno attraversando i Beni culturali con sempre meno risorse a disposizione. Cultura, Paesaggio, Tradizione sono completamente abbandonati dal governo siciliano e dalla classe dirigente politica e per molti non hanno nessun valore, anzi c’è chi pensa che se ne possa fare anche a meno.<br />
Emergenza ritardi, con decine di musei chiusi e in attesa di realizzazione, e le proposte per il rilancio delle pinacoteche e delle gallerie della regione: un quadro disarmante che pone l’accento sul preoccupante panorama della conservazione artistica dell’Isola. Il risultato è un basso numero di presenze nei musei siciliani: nel 2007 nessun museo ha superato i 70.000 visitatori, la maggioranza ne ha registrato meno di 30.000.<br />
Per arginare il fenomeno il Dipartimento per la tutela e la valorizzazione dei Beni culturali di Legambiente Sicilia ha da un paio di anni avviato l’attività “Salvailmuseo”, all’interno del più ampio progetto Salvalarte Sicilia, dedicata ad un’azione duratura e continuativa di monitoraggio, promozione, denuncia e valorizzazione del sistema museale isolano e dei Beni culturali in generale che rendono la Sicilia e l’intero nostro Paese unici al mondo, per bellezza, storia e testimonianze del passato. Una ricchezza che va salvaguardata e valorizzata!<br />
Il frutto di questa attenta attività di monitoraggio e di denuncia e le testimonianze dei vari soggetti che vi hanno collaborato a vario titolo sono stati raccolti e presentati nel “Dossier emergenze e ritardi nel sistema museale siciliano”, finito di stampare lo scorso Dicembre.<br />
Il dossier sarà presentato al pubblico a cura di Legambiente – Circolo “Melograno” – di Modica.<br />
L’appuntamento è fissato per Giovedi 4 Febbraio presso il Palazzo della Cultura di Modica.<br />
Proprio Palazzo della Cultura già ospita il Museo Civico e, tra gli altri reperti, il meraviglioso bronzetto ellenistico conosciuto come “Ercole di Cafeo”, qui trasferiti a seguito della chiusura per lavori di Palazzo dei Mercedari, sede originaria del museo insieme all’altro Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari.<br />
Alla presentazione saranno presenti Gianfranco Zanna, curatore del dossier e responsabile per i Beni culturali di Legambiente Sicilia; Giorgio Cavallo, responsabile di Legambiente Modica; Antonello Buscema, sindaco di Modica; Vera Greco, soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa; Angelo Barone, scultore e insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; Gaetano Pennino, direttore della Casa Museo Antonino Uccello di Palazzo Acreide; Ernesto Ruta, della Cooperativa Etnos di Modica.<br />
La loro presenza servirà a illustrare al pubblico il lavoro di chi, per professione o per volontariato, si batte quotidianamente per rendere più belli i nostri territori e difendere le bellezze artistiche della nostra regione, a partire dalla cura dei musei, ma si scontra con una classe dirigente che non sa e non vuole organizzare i siti culturali in maniera più efficiente, moderna, produttiva e trasparente. Scarsezza di risorse economiche, carenze di personale, specie di personale competente ed adeguatamente formato, assenza di coordinamento e di azioni di rete: sono questi gli annosi problemi che condizionano pesantemente e negativamente le strutture museali siciliane.<br />
Proprio Modica, città che ospiterà la presentazione del dossier, e lo stato del Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari, dedicato a Serafino Amabile Guastella, studioso di tradizioni popolari nato a Chiaramonte Gulfi, hanno destato l’attenzione degli autori e meritato un posto tra i casi analizzati nel volume.<br />
Realizzato dall’Associazione Culturale “Serafino Amabile Guastella” ed aperto al pubblico nel 1978, il museo ricostruisce l’ambiente artigiano e contadino della Contea di Modica e custodisce un prezioso patrimonio di attrezzi originali, arredi e suppellettili che vengono proposti a simbolo stesso della modicanità. Una delle aree espositive ricostruisce fedelmente una tipica abitazione rurale, “ ‘a massaria”, luogo di duro lavoro e focolare domestico, coi suoi profumi e i suoi sapori di un tempo, veramente suggestivo secondo quanto affermano i visitatori che hanno avuto la possibilità di ammirarlo.<br />
Il Museo fu affidato all’attenta e qualificata gestione della cooperativa Etnos, che oltre ad assicurarne la fruizione, ha promosso diverse attività di valorizzazione, facendone una realtà dinamica in costante dialogo con il territorio.<br />
Purtroppo il Museo etnografico, già chiuso una prima volta nel periodo compreso tra i mesi di marzo e giugno del 2003 per consentire un intervento conservativo, nel marzo del 2005 è stato nuovamente negato al pubblico per un intervento di recupero e consolidamento dell’intera struttura finanziato dalla legge n. 433/1991. La riconsegna dell’immobile restaurato – che sarebbe dovuta avvenire già da parecchio tempo – non sembra neppure prossima, a causa di lungaggini, più di ordine amministrativo che di natura tecnica.<br />
Ma questa non è l’unica emergenza che delinea il pessimo scenario nel quale versano i siti culturali della Sicilia. Il pubblico che parteciperà alla presentazione modicana del dossier lo potrà conoscere nella sua interezza grazie alle testimonianze degli autori e degli operatori culturali.<br />
Speriamo che il lavoro possa servire da monito e da aiuto alla classe dirigente amministrativa che deve decidere le sorti dei Beni culturali siciliani, e a sensibilizzare i cittadini sul loro importante ruolo.<br />
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Fonte: <a href="http://www.radiortm.it">www.radiortm.it</a>Casi eccellenti di "laboratori didattici museali" per l'infanziatag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-01-13:3900264:BlogPost:23812010-01-13T09:37:01.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Nel seguito si riportano i links di alcune strutture museali italiane che hanno messo a punto delle nuove metodologie educative e dei percorsi formativi finalizzati a far incontrare i giovani e i musei, così da sfruttare al meglio il patrimonio artistico e promuoverne la più ampia valorizzazione. Utilizziamoli come spunti di riflessione.<br />
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Il <b>Museo Tattile Omero</b> di Ancona ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di costruire dei percorsi mirati e individuali per l’educazione artistica…
Nel seguito si riportano i links di alcune strutture museali italiane che hanno messo a punto delle nuove metodologie educative e dei percorsi formativi finalizzati a far incontrare i giovani e i musei, così da sfruttare al meglio il patrimonio artistico e promuoverne la più ampia valorizzazione. Utilizziamoli come spunti di riflessione.<br />
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Il <b>Museo Tattile Omero</b> di Ancona ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di costruire dei percorsi mirati e individuali per l’educazione artistica ed estetica di alunni non vedenti, nel quadro di un contesto educativo globale in grado di potenziarne le risorse. Un tema particolarmente delicato che mira a sensibilizzare l’utenza e a farla riflettere sull’importanza di una programmazione educativa individualizzata che accompagni l’alunno cieco dalla scuola dell’infanzia per tutto il corso di studi e oltre, trasformando qualsiasi patrimonio artistico in mezzo per il potenziamento delle funzioni senso-percettive, immaginative e delle competenze comunicative e relazionali.<br />
<a href="http://www.museoomero.it/" target="_blank">http://www.museoomero.it/</a><br />
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Il <b>Dipartimento Educazione del Museo Castello di Rivoli di Torino</b> nel corso di tutto il 2009 è stato impegnato nel Progetto accessibilità, inserito nell'ambito di Abil-mente, progetto sostenuto dalla Regione Piemonte Direzione Beni Culturali: uno specifico percorso di ricerca che, all’insegna delle parole chiave accessibilità, sostenibilità e responsabilità sociale, si è articolato su due livelli - rendere accessibile il Museo e sensibilizzare la collettività al tema delle diverse abilità.Nell’impianto del Progetto accessibilità si inserisce la scelta di realizzare la versione totalmente accessibile del sito web del Dipartimento Educazione, elaborata con la collaborazione dell’ Unione Italiana Ciechi.<br />
Insieme a UniCredit Group e all’Istituto dei Sordi di Torino, inoltre, è in corso l’unica sperimentazione in Italia finalizzata a garantire alle persone sorde una piena ed efficace fruizione dell’arte contemporanea. Il progetto, articolato in diverse fasi, dove la ricerca si integra alle esperienze sul campo, ha tra le sue priorità l’arricchimento lessicale della LIS - Lingua Italiana dei Segni con la traduzione dei termini specifici; obiettivo finale, la creazione del primo Dizionario per l’Arte Contemporanea per persone con deficit uditivi.<br />
Prosegue inoltre la collaborazione con la CPD Consulta Persone in Difficoltà di Torino: il Dipartimento Educazione ha partecipato per tre anni consecutivi alla Giornata Europea delle Persone Disabili, appuntamento di grande rilevanza sociale, in collaborazione con l’Assessorato delle Politiche Sociali di Torino. Straordinario il successo della passata edizione, con il presidio ABI-TANTI. La moltitudine migrante in Piazza Castello: un segno evidente del desiderio di rimettere in gioco, di fronte ad un pubblico ampio e variegato, i concetti di identità e differenza e di incontro con l’altro.<br />
<a href="http://www.castellodirivoli.org/">www.castellodirivoli.org/</a><br />
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La <b>Fondazione Querini Stampalia</b> di Venezia si è fatta promotrice di un progetto dal titolo Munariano “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” con cui si propongono una serie di laboratori ludico-didattici e di percorsi attivi attraverso i quali i giovani fruitori vengono accompagnati nella visita del patrimonio artistico-culturale presente nel palazzo sede della Fondazione. Un modo, questo, non solo per valorizzare le aree museali, la biblioteca e le mostre organizzate dalla Querini Stampalia, rendendone la visita significativa e incisiva, ma anche per far capire ai bambini come tutti gli oggetti, gli arredi, i quadri, le installazioni, i libri e gli spazi architettonici abbiano un significato, un peso e una funzione, sottolineando la loro utilità per lo sviluppo di creatività e immaginazione.<br />
<a href="http://www.querinistampalia.it">http://www.querinistampalia.it</a><br />
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La <b>Galleria d’Arte Moderna di Bologna</b> ha messo a punto “Didart”, un progetto del tutto sperimentale che nasce dalla collaborazione tra alcuni prestigiosi enti e musei Europei, riunitisi per creare una rete transnazionale e plurilingue sulla didattica dell’arte contemporanea, con l’obiettivo di avvicinare giovani e giovanissimi all’arte contemporanea e ai suoi luoghi, favorendone una fruizione consapevole e significativa.<br />
<a href="http://www.mambo-bologna.org/">http://www.mambo-bologna.org/</a><br />
<a href="http://www.didart.net/">http://www.didart.net/</a>Il "Comitato Carmelo Ottaviano" istituisce a Ragusa il Premio nazionale di Filosofia “Athene noctua”tag:ingegniculturamodica.ning.com,2010-01-12:3900264:BlogPost:23412010-01-12T10:56:55.000ZSimona Incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/SimonaIncatasciato
Sabato 23 gennaio, ore 9, all’auditorium del Liceo Classico “Umberto I” di Ragusa si terrà la prima edizione del Premio nazionale di Filosofia “Athene noctua” indetta dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Carmelo Ottaviano. Dopo la pubblicazione degli atti dei convegni di Milano e di Catania dedicati all’intellettuale modicano il Comitato ha voluto istituire, al fine di mantenere vivo l’interesse per la filosofia “in quella terra dove far filosofia è…
Sabato 23 gennaio, ore 9, all’auditorium del Liceo Classico “Umberto I” di Ragusa si terrà la prima edizione del Premio nazionale di Filosofia “Athene noctua” indetta dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Carmelo Ottaviano. Dopo la pubblicazione degli atti dei convegni di Milano e di Catania dedicati all’intellettuale modicano il Comitato ha voluto istituire, al fine di mantenere vivo l’interesse per la filosofia “in quella terra dove far filosofia è altrettanto naturale che respirare”, il Premio “Athene noctua” da attribuire, ogni anno o ad anni alterni, ad una personalità filosofica di prestigio nazionale o internazionale.<br />
Il Comitato scientifico-organizzativo ha designato per questa prima edizione del premio il prof. Enrico Berti, Ordinario di Storia della filosofia all’Università di Padova, vice presidente della Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie (FISP) e autore, tra l’altro, del libro “In principio era la meraviglia”.<br />
Il premio, consistente in una targa artistica d’oro disegnata dall’artista Peppe Ornato e raffigurante l’Athene noctua (simbolo della filosofia), sarà assegnato nel trentesimo anniversario della morte di Ottaviano, avvenuta a Terni il 23 gennaio 1980. Nel corso della cerimonia saranno consegnati, inoltre, speciali riconoscimenti a quanti si sono distinti per l’opera svolta e per l’apporto dato durante le manifestazioni del centenario della nascita.<br />
Prima della cerimonia di premiazione il prof. Alessandro Ghisalberti, direttore del Dipartimento di filosofia dell’Università Cattolica di Milano e presidente del Comitato Nazionale “Carmelo Ottaviano”, e il prof. Enrico Berti incontreranno gli studenti dei licei e degli istituti magistrali della provincia di Ragusa conversando sui temi “La filosofia oggi parla ai giovani” e “In principio era la meraviglia”. L’attore e regista Gianni Battaglia introdurrà la conversazione filosofica leggendo la Dedica al “Manuale di storia della filosofia” di Carmelo Ottaviano.<br />
Al termine della manifestazione saranno dati in omaggio agli studenti “l’Appello ai giovani”, uno scritto dell’intellettuale modicano datato 1947 ma ancora di straordinaria attualità e il catalogo delle mostre allestite dal Maestro Franco Cilia; ai docenti il volume degli Atti “Carmelo Ottaviano nella filosofia del Novecento”, edito a cura del Comitato Nazionale per le celebrazioni centenarie e il volume “La tragicità del reale ovvero La Malinconia delle cose” di Carmelo Ottaviano; alle scuole il video “Carmelo Ottaviano dal finito all’Infinito: il viaggio di un filosofo”.<br />
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Cornice dell’evento, infine, una mostra personale del Maestro Franco Cilia ispirata al pensiero del filosofo modicano.<br />
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Fonte: <a href="http://www.radiortm.it">http://www.radiortm.it</a>