Forum Cultura e società. Parliamone - IngegniCulturaModica2024-03-29T11:49:27Zhttp://ingegniculturamodica.ning.com/group/culturaesocietparliamone/forum?feed=yes&xn_auth=noArnoldo Foà a Ragusa nel 1964tag:ingegniculturamodica.ning.com,2014-01-21:3900264:Topic:588012014-01-21T18:04:37.644ZGino Salinahttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/GinoSalina
<div class="templatemo_leftcol_subcol-2"><p id="data">21/01/2014 15:26</p>
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<h1 id="titolo">Arnoldo Foà e la visita a Ragusa del 1964</h1>
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<div class="templatemo_leftcol_subcol-2"><div id="dettagli_news"><h2>Un teatro che mai si fece</h2>
<a class="imagegallery" title="Cultura | Ragusa | Arnoldo Foà e la visita a Ragusa del 1964" rel="foto" href="http://www.sciclinews.com/immagini_articoli/1390314379_laiprg10452520140117rg.jpeg"><img src="http://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=http%3A%2F%2Fwww.sciclinews.com%2Fimmagini_articoli%2F1390314379_laiprg10452520140117rg.jpeg&size=212x182c50" alt="Arnoldo Foà e la visita a Ragusa del 1964" width="212" height="182"/></a><a class="imagegallery" title="Cultura | Ragusa | Arnoldo Foà e la visita a Ragusa del 1964" rel="foto" href="http://www.sciclinews.com/immagini_pagine/1390314418_lairg080553220140117rg.jpeg"><img src="http://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=http%3A%2F%2Fwww.sciclinews.com%2Fimmagini_pagine%2F1390314418_lairg080553220140117rg.jpeg&size=212x182c0" alt="Arnoldo Foà e la visita a Ragusa del 1964" width="212" height="182"/></a><br />
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<a href="http://www.ragusanews.com/all_news.php?nome_pagina=Ricerca&campo_ricerca=arnoldo%20fo%E0" title="Cerca altro su: arnoldo foà">arnoldo foà</a><a href="http://www.ragusanews.com/all_news.php?nome_pagina=Ricerca&campo_ricerca=ragusa" title="Cerca altro su: ragusa">ragusa</a><a href="http://www.ragusanews.com/all_news.php?nome_pagina=Ricerca&campo_ricerca=teatro" title="Cerca altro su: teatro">teatro</a></div>
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<div class="templatemo_leftcol_subcol-1"><br/><div class="fullnews"><p>Ragusa - Maggio 1964, tra poco saranno cinquanta anni, Arnoldo Foà visita Ragusa. Ma una visita a dir poco particolare, nelle intenzioni e nell'esito. Il grande attore recentemente scomparso a Roma alla venerabile età di 98 anni, era attore nelle tragedie greche "Andromaca" (dov'era Menelao) e "Eracle" (dov'era Lico) in calendario al teatro greco di Siracusa. Tra il pubblico di una delle rappresentazioni anche Filippo Garofalo, docente e tra i maggiori intellettuali ragusani dell'epoca e di sempre (anche lui scomparso due anni fa a 95 anni d'età). Il professore Garofalo, impressionato dalla recitazione di Arnoldo Foà, dopo lo spettacolo si decide ad invitare il grande attore a visitare Ragusa. Foà accetta e dopo qualche giorno, approfittando del giorno di riposto dalle recite aretusee, arriva sull'altopiano ibleo. Ad accoglierlo ovviamente Garofalo ed un nutrito gruppo di ragusani, tutti amici del professore. La giornalista Clementina Lauretta, il libraio Nino Paolino, lo scultore Carmelo Capello, l'ingegnere Cesare Zipelli.<br/>E dopo aver visto San Giorgio in Ibla, la via Roma ed i pozzi di petrolio, Arnoldo Foà fu portato alla Abcd in contrada Tabuna. Alla Asfalti Bitumi Cementi e Derivati il padrone di casa era proprio Cesare Zipelli, direttore generale, che portò Foà con la moglie (e l'intero gruppo di ragusani) a visitare le cave e le miniere di asfalto.<br/>Il grande attore ferrarese volle visitare l'interno delle nerissime gallerie che a Tabuna era al'epoca ancora coltivate per l'estrazione della roccia asfaltica. E poi, all'interno di una grande cava semicircolare, chiese a Cesare Zipelli: "Ingegnere, volevo chiederle quanto sono alti i gradoni sui quali lavorano le ruspe". "Tra i due e i tre metri, secondo l'andamento del filone di roccia" la risposta del tecnico minerario. "Ma vi rendete conto - si animò Foà con quella sua tipica voce baritonale unica nel panorama teatrale e cinematografico italiano - che se quegli stessi gradoni li riducete ad un metro e senza fare altro avrete qui, a Tabuna, a Ragusa, il più grande teatro all'aperto in pietra del Mediterraneo. Di forma praticamente identica a quelli degli antichi greci, dove poter rappresentare ciò che si vuole, teatro moderno, danza, rappresentazioni classiche. Solo se lo volete".<br/>Quel discorso di Foà venne recepito immediatamente dai presenti, tanto che la sera stessa, a cena, furono suddivisi i compiti necessari per la realizzazione del teatro (era tempo, non va dimenticato, di grande boom economico, in Italia come a Ragusa). Cesare Zipelli si impegnò a chiedere alla società Bpd (proprietaria della Abcd) la cessione di una delle cave d'asfalto, Filippo Garofalo si sarebbe occupato della parte burocratica (oltre che preside del Magistrale, Garofalo all'epoca era anche presidente dell'Azienda turistica provinciale), Carmelo Cappello dichiarò di voler regalare al teatro di pietra le scenografie. Il tutto finanziato da Nunzio Guardiano, costruttore edile che all'epoca era tra i tre o quattro ragusani più ricchi. Arnoldo Foà, visto quell'entusiasmo, non poté fare altro che promettere un suo regalo alla città di Ragusa: uno spettacolo alla inaugurazione del teatro.<br/>Si diedero tutti appuntamento ad un anno, al massimo due, per poter inaugurare il nuovo teatro. Non se ne fece nulla. Nel 2007 volli conoscere più in dettaglio la vicenda, intervistando i protagonisti della visita del maggio 1964. Tutti, compreso Arnoldo Foà raggiunto telefonicamente a Roma, mi dichiararono di ricordare perfettamente la storia. Tutti, ma nessuno di loro ricordava il perché - poi - non se ne fece nulla.</p>
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<p>La Sicilia</p>
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<p class="firma">Saro Distefano</p>
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</div> Venerdì 7 dicembre verrà presentato a Modica il libro dell'ex provveditore Rocco Agnonetag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-12-03:3900264:Topic:534142012-12-03T21:52:44.403Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p><span class="font-size-6">Gesù nell'ultima fatica di Agnone</span></p>
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<p>Venerdì 7 dicembre 2012 alle ore 18 presso il Palazzo della Cultura di Modica il <b>dott. Rocco Agnone, già Provveditore agli studi di Ragusa</b> presenterà l’ultima sua fatica letteraria .</p>
<p>L’incontro organizzato dai presidenti di IngegniCulturaModica Mario Incatasciato e dell’Università delle Tre età Rinaldo Stracquadanio ,dirigenti scolastici a riposo, vede il sostegno della Banca Agricola popolare di…</p>
<p><span class="font-size-6">Gesù nell'ultima fatica di Agnone</span></p>
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<p>Venerdì 7 dicembre 2012 alle ore 18 presso il Palazzo della Cultura di Modica il <b>dott. Rocco Agnone, già Provveditore agli studi di Ragusa</b> presenterà l’ultima sua fatica letteraria .</p>
<p>L’incontro organizzato dai presidenti di IngegniCulturaModica Mario Incatasciato e dell’Università delle Tre età Rinaldo Stracquadanio ,dirigenti scolastici a riposo, vede il sostegno della Banca Agricola popolare di Ragusa ed il patrocinio del Comune di Modica.</p>
<p>L’opera di Rocco Agnone “<b>Il fenomeno religioso e la concezione non religiosa del divino di Gesù l’ebreo”, Ed. Gruppo Albatros il Filo</b>, vedrà quale relatore il prof. Pino Tidona.</p>
<p>L’autore, attraverso questo interessante e scorrevole saggio, esamina il manifestarsi nell'uomo del sentire religioso, cioè il formarsi di credenze in potenze e divinità che interferiscono con la vita degli uomini, una costante che si riscontra fin dagli albori dell'umanità. Partendo da un'analisi di ordine antropologico, l'autore ripercorre la storia religiosa delle popolazioni che maggiormente l'hanno segnata, con particolare riguardo alla storia e alla complessa cultura religiosa del popolo ebraico, fornendo al lettore un quadro d'insieme chiaro ed estremamente utile ad approcciarsi alla religiosità sin dalle sue origini per arrivare ad esaminare, attraverso una rigorosa analisi dei vangeli, la concezione del divino di Gesù, la quale, secondo la tesi dell'autore, ha radicalmente capovolto i fondamenti di un diffuso sentire religioso. Notevolmente interessante è quindi anche l'ultima parte del saggio, nella quale viene approfondito, con un occhio sempre attento alla sensibilità del lettore, il tema della relazione della concezione di Gesù con la struttura di apparato istituzionale della Chiesa cattolica, nonché con il rapporto tra cattolicesimo e poteri temporali e l'emergere in epoca moderna della coscienza laica con i relativi valori inerenti alla piena autonomia dell'uomo.</p>
<p>Rocco Agnone è nato a Buje d'Istria il 16 maggio del 1942. Si è laureato in Giurisprudenza e in Filosofia con una tesi sul tema dell'obiettività nelle scienze storico-sociali in Max Weber. È stato funzionario dell'amministrazione del Ministero della Pubblica Istruzione e Provveditore agli studi nella provincia di Ragusa.</p>
<p>L’amministrazione scolastica iblea durante la sua gestione ha visto realizzati una serie di iniziative e progetti, di grande rilevanza sociale e culturale, che hanno lasciato un segno profondo a Modica, come nell’intera provincia,</p>
<p> Da ricordare l’istituzione in provincia di Ragusa di tre Centri Territoriali Permanenti per l’educazione continua degli adulti, di cui uno a Modica presso la Scuola Media “Giovanni XXIII”. All’indomani del riconoscimento Unesco per le città del Val di Noto sono stati autorizzati dal Ministero della P.I., su proposta delle istituzione scolastiche, con il parere favorevole del prov. re Agnone ben due nuovi indirizzi a carattere turistico, rispettivamente a Pozzallo presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “La Pira” e a Modica presso l’Istituto Tecnico” Archimede”.</p>
<p>E quindi la nascita dell’indirizzo aeronautico al “F.Besta” di Ragusa e dell’Artistico a Modica.</p>
<p>La voglia di incidere profondamente nell’azione di ricerca e sperimentazione scolastica, con un occhio particolare all’inclusione e all’integrazione sociale e culturale dei soggetti svantaggiati e meno fortunati, ha spinto il dott. Agnone ad organizzare , progettare e promuovere iniziative in tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’intera provincia di Ragusa.</p>
<p> Da sempre impegnato nel versante culturale e sociale, ha pubblicato articoli in diverse riviste, di cui alcune a tiratura nazionale e internazionale. Attualmente è docente presso l'Università Popolare "F. Cristaldi" di Acireale, per la quale ha tenuto e tiene corsi di Storia, Filosofia e Antropologia.</p>
<p>A conclusione della serata, che per molti docenti e dirigenti scolastici rappresenterà una piacevole “rimpatriata”, verrà offerta una degustazione di dolci tipici a cura dell’Antica Dolceria Bonaiuto.</p>
<p> <a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061611213?profile=original"><img width="750" class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061611213?profile=RESIZE_1024x1024" width="750"/></a></p>
<p><span class="font-size-6"><br/></span></p> La cooperazione e le testimonianze dall'Africa, i temi dell'ultimo incontro di IngegniCulturatag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-11-26:3900264:Topic:530552012-11-26T22:27:57.748Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p>L’Africa con i suoi volti, la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi luoghi e le sue problematiche sono stati protagonisti d’eccezione del qualificato e affollato appuntamento culturale dell’associazione IngegniCulturaModica tenutosi <b>Sabato 24 Novembre nei</b> locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso .E' stata un’occasione irripetibile per i tanti partecipanti, per volgere lo sguardo ad una terra dall’inesauribile fascino, per conoscere più da vicino chi per questa terra si…</p>
<p>L’Africa con i suoi volti, la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi luoghi e le sue problematiche sono stati protagonisti d’eccezione del qualificato e affollato appuntamento culturale dell’associazione IngegniCulturaModica tenutosi <b>Sabato 24 Novembre nei</b> locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso .E' stata un’occasione irripetibile per i tanti partecipanti, per volgere lo sguardo ad una terra dall’inesauribile fascino, per conoscere più da vicino chi per questa terra si adopera e si impegna e chi ne è attratto al punto da farla diventare fonte primaria di ispirazione per la propria arte.</p>
<p>Ha coordinato i lavori Simona Incatasciato che non ha mancato di sottolineare il successo che sta riscuotendo in città la rassegna promossa da IngegniCultura "Arte e cultura tra Museo & Territori" che ha previsto come ultimi appuntamenti quelli aventi per tema la cooperazione e l'Africa.</p>
<p>Oltre all'incontro del 24 scorso è prevista per il 15 dicembre una serata di testimoniaze dall'Africa con "Karibu Africa", racconti e testimonianze di volontari ed operatori impegnati in iniziative umanitarie <strong>arricchiti da una mostra fotografica di Guido Cicero, </strong> scatti unici carichi di emozioni, sensazioni, impressioni e sentimenti, realizzati nella Repubblica Democratica del Congo.</p>
<p>Nel corso della serata l’Associazione Tulime Onlus ha presentato dei progetti di cooperazione svolti nei villaggi della Tanzania.Tulime supporta i villaggi “adottati sostenendo il sistema scolastico con l’erogazione di borse di studio, la costruzione di scuole e il sussidio per le famiglie dei villaggi che accolgono gli orfani, finanziando progetti per le strutture sanitarie e gli allevatori locali, attraverso la creazione di una banca basata sul microcredito per finanziare piccoli progetti.</p>
<p> A conclusione della bella serata è stata inaugurata la mostra personale di pittura dell’artista Alessia Greco<b>,</b> una giovane e promettente pittrice modicana che è riuscita a trasferire nelle sue opere, in modo egregio, la sua straordinaria infatuazione per una terra affascinante e misteriosa come l’Africa. Una terra a cui Alessia guarda provando un senso di profonda partecipazione e per la quale auspica un radicale cambiamento delle condizioni sociali.</p>
<p>La sua arte vuole narrare infatti la bellezza della gente africana ma vuole essere anche testimonianza e denuncia della sofferenza e dei drammi con cui questa gente quotidianamente si confronta. I quadri e le pirografie in mostra, richiamano la mente sulla condizione della donna e dei bambini e raffigurano anche scene di vita quotidiana nei villaggi.</p>
<p>La mostra è visitabile presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di corso Umberto</p>
<p>Nel corso della serata è stato allestito un mercatino di prodotti artigianali africani, realizzati a mano. Il ricavato delle vendite servirà a sostenere le iniziative di Tulime.</p>
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<p>Nel tanto parlare di cultura, di creatività e innovazione forse è il caso di mettere a fuoco pochi punti capaci di indirizzare l’azione dei professionisti che si dibattono in un siste-ma culturale in galleggiamento tra la nostalgia di un…</p>
<div class="social"><div class="social4i" style="height: 29px; float: left;"><div class="social4in" style="height: 29px; float: left;"><div class="socialicons s4fblike" style="float: left; margin-right: 10px;"></div>
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<p><img class="alignleft size-full wp-image-115407" title="fornasetti" src="http://www.tafter.it/wp-content/uploads/2012/11/fornasetti.jpg" alt="" height="350" width="440"/></p>
<p>Nel tanto parlare di cultura, di creatività e innovazione forse è il caso di mettere a fuoco pochi punti capaci di indirizzare l’azione dei professionisti che si dibattono in un siste-ma culturale in galleggiamento tra la nostalgia di un passato immaginario e la velleità di un futuro virtuoso che trasforma i sassi in monete.<br/> Dopo essere stata speciale e intoccabile per due secoli, la cultura torna normale e specifica; e attira il resto dell’economia per la sua unica capacità di andare a fondo, di rac-contare la nostra complessità, di offrirci una solida radice per andare avanti veloci e curiosi. Potrebbe tracciare la nostra mappa dei prossimi anni.<br/> Come innovare dando la sveglia a un sistema ormai mummificato e spesso nascosto da effetti speciali? Che insegnamenti possiamo trarre dal mondo produttivo (al quale comunque apparteniamo pienamente)? Provando a declinare gli indirizzi suggeriti da Nicola Smith di iMedia Connection ne viene fuori un utile breviario culturale.<br/> Lo scopo del gioco è innervare le azioni culturali con una decisa capacità di guardare avanti, considerando che l’innovazione è il frutto di un processo piuttosto articolato, che si addensa e coagula in certi luoghi e in certi tempi. L’innovazione ha bisogno di combinare la fatica con l’intuizione.</p>
<p>1. Esporsi al pensiero laterale: superare la rassicurante clonazione di prassi consolidate sulla convinzione che i “padri” avessero capito tutto; governare i processi culturali in un contesto eterogeneo e cangiante come la società contemporanea.</p>
<p>2. Elaborare nuovi protocolli per la formazione: simulare il mondo reale attraverso format inediti di scambio tra esperti e giovani professionisti; aprire il sapere e il saper fare a scenari da esplorare senza pregiudizi.</p>
<p>3. Sbagliare per imparare: sperimentare nuove vie e accettare il fallimento di progetti innovativi come parte del gioco; analizzare gli esiti di ogni progetto per sintonizzarne struttura e profili a obiettivi in evoluzione.</p>
<p>4. Essere pronti al corto circuito: fertilizzare le idee creative già esistenti con idee e progetti di altri settori, ridisegnando la struttura della propria azione; smontare e rimontare le componenti di quanto facciamo per renderlo più incisivo.</p>
<p>5. Agire tempestivamente: trasformare le idee in azione prima degli altri, spingendo in avanti il coagulo innovativo che rimane un risultato collettivo e spesso parallelo; anticipare percezioni e aspettative per essere primi anziché perfetti.</p>
<p>Mentre aspettiamo invano che cambi il sistema nel suo complesso conviene essere empiristi e sperimentali; in un sistema rigido come quello culturale in Italia è opportuno e per molti versi facile muoversi lungo le maglie aperte e neglette che possono schiudere orizzonti imprevedibili e intriganti. E’ tempo di crederci.</p>
<p><em>Michele Trimarchi è Professore di Analisi Economica del Diritto all’Università di Catanzaro</em></p> IngegniCultura, modello culturale in vetrinatag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-11-04:3900264:Topic:527452012-11-04T19:12:52.822Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p><span class="font-size-6">IngegniCultura, promuove Modica</span> .</p>
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<p><span class="font-size-6">IngegniCultura, promuove Modica</span> .</p>
<p><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061611266?profile=original"><img width="750" class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061611266?profile=RESIZE_1024x1024" width="750"/></a></p> Evento. Francesca Gringeri Pantano il 6 ottobre a Modica, presenterà la sua opera "L'isola del viaggio"tag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-10-01:3900264:Topic:478432012-10-01T21:02:12.529Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p>Continua con successo la rassegna culturale di IngegniCulturaModica "Arte e Cultura tra Museo & Territorio". Prossimo appuntamento il 6 ottobre ore 18,30 a Modica presso la Società Operaia di mutuo Soccorso ,con la presentazione del volume "L'isola del viaggio" di Francesca Gringeri Pantano pubblicato da Domenico Sanfilippo Editore, nonchè catalogo del Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide.</p>
<p class="gfhgfhstile1stile5">Il “piacere degli occhi” è ragione fondamentale…</p>
<p>Continua con successo la rassegna culturale di IngegniCulturaModica "Arte e Cultura tra Museo & Territorio". Prossimo appuntamento il 6 ottobre ore 18,30 a Modica presso la Società Operaia di mutuo Soccorso ,con la presentazione del volume "L'isola del viaggio" di Francesca Gringeri Pantano pubblicato da Domenico Sanfilippo Editore, nonchè catalogo del Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide.</p>
<p class="gfhgfhstile1stile5">Il “piacere degli occhi” è ragione fondamentale di ogni viaggio in cui l’appagamento puramente estetico del “vedere” diventa la base dell’osservare: questo approccio risulta evidente sfogliando le pagine de L’Isola del Viaggio - Palazzolo Acreide: il Museo dei viaggiatori in Sicilia, in cui lo sguardo di Francesca Gringeri Pantano, con finezza, dona al lettore pagine ricche di spunti e suggestioni. Grazie a questa sensibilità l’architettura, le fortificazioni, i palazzi e le chiese diventano una mirabile fusione di utilità e bellezza, di funzionalità e armonia in un libro che ci guida lungo un percorso di appassionato sapere.</p>
<p class="style4">Di questa Sicilia “caravaggesca”, terra di luci e ombre, di lusso e umiltà, l’autrice racconta le terre a sud della piana, quel Val di Noto dove molte sono le testimonianze della civiltà greca e dell’industriosa opera di uomini nati ai confini tra terra e mare. Il punto di partenza è quel Dominique Vivant Denon, noto appassionato di storiografia siciliana, la cui opera viene arricchita dagli sguardi - divenuti parola e colore - di artisti e viaggiatori che hanno visitato quei luoghi e quelle città.</p>
<p class="style4">Così, attraverso pagine ricche di sapere e di arte, il “piacere degli occhi” pervade la nostra mente, permettendoci di osservare quel che già ci era noto con ritrovata e rinnovata emozione: non si è mai stanchi, infatti, di apprezzare la straordinaria bellezza della Sicilia</p>
<p class="style4">Oltre che a Palazzolo Acreide, città che ospita il Museo, e a Catania, presso il Monastero di Benedettini, il volume è stato presentato a Roma, presso la Biblioteca Angelica; a Napoli, presso Villa Pignatelli; a Parigi, presso l’Istituto Italiano di Cultura; a Bruxelles, dall’Università di Lovanio,; a Tortona, presso la Fondazione Cassa di Risparmio</p>
<p class="style4"><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061608809?profile=original"><img width="750" class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061608809?profile=RESIZE_1024x1024" width="750"/></a></p> Collabora con noi .tag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-09-26:3900264:Topic:478302012-09-26T21:45:30.962Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p><strong>Benvenuti!</strong></p>
<p>Lo scopo primario di <a href="http://ingegniculturamodica.ning.com/">http://ingegniculturamodica.ning.com/</a> è quello di fornire una selezione ragionata di articoli, interventi e discussioni che abbiano come tematiche il mondo dei Beni e delle Attività Culturali, esplorato e percorso nella sua relazione con le nuove tecnologie informatiche e con le scoperte e gli aggiornamenti che mutano le nostre conoscenze, arricchendole e sollecitandoci a mutare il…</p>
<p><strong>Benvenuti!</strong></p>
<p>Lo scopo primario di <a href="http://ingegniculturamodica.ning.com/">http://ingegniculturamodica.ning.com/</a> è quello di fornire una selezione ragionata di articoli, interventi e discussioni che abbiano come tematiche il mondo dei Beni e delle Attività Culturali, esplorato e percorso nella sua relazione con le nuove tecnologie informatiche e con le scoperte e gli aggiornamenti che mutano le nostre conoscenze, arricchendole e sollecitandoci a mutare il nostro paradigma conoscitivo.<br/> IngegniCulturaModica è un focus su ingegneria e cultura, non pretende di essere esaustiva, ma di fornire un utile contributo all'avvicinamento dell'universo culturale-artistico al mondo informatico, nella convinzione che entrambi possano integrarsi e supportarsi a vicenda.</p>
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<div class="fullnews"><p>Modica - E' stato a Modica con Danilo Rea, martedì 7 all’Auditorium Mediterraneo, per la prima data in Sicilia del nuovo progetto “Due come noi che..”, spettacolo inserito nel cartellone di Modica Jazz Fest.</p>
<p>Gino Paoli racconta il suo amore per la Sicilia e definisce il successo un incidente.</p>
<p><b>È il suo primo concerto a Modica?</b></p>
<p>Sinceramente non saprei dire. Sono cinquant’anni che giro l’Italia in lungo e in largo. E la Sicilia l’ho battuta più…</p>
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<div class="fullnews"><p>Modica - E' stato a Modica con Danilo Rea, martedì 7 all’Auditorium Mediterraneo, per la prima data in Sicilia del nuovo progetto “Due come noi che..”, spettacolo inserito nel cartellone di Modica Jazz Fest.</p>
<p>Gino Paoli racconta il suo amore per la Sicilia e definisce il successo un incidente.</p>
<p><b>È il suo primo concerto a Modica?</b></p>
<p>Sinceramente non saprei dire. Sono cinquant’anni che giro l’Italia in lungo e in largo. E la Sicilia l’ho battuta più e più volte, sempre con piacere. È una terra che amo molto. Può credermi, non lo direi se non fosse vero. A me Roma non piace, e lo dico in faccia ai romani.</p>
<p>Sono venuto per la prima volta nel 1961, per una manifestazione a Taormina. Da allora, anche quando ho passato dei momenti in cui non volevo lavorare, se arrivava una proposta dalla Sicilia era sempre un sì.</p>
<p><b>Come nasce il progetto “Due come noi che…”?</b></p>
<p>Un po’ per caso. Danilo Rea è il pianista di un progetto che va avanti da sette anni. Ci siamo messi a fare delle cose insieme un po’ per gioco e alla fine le abbiamo trasformate in uno spettacolo che mantiene il carattere dell’improvvisazione, delle cose a casa, tra amici.</p>
<p>Al primo concerto siamo partiti con “Una furtiva lacrima” di Donizetti, poi abbiamo fatto “Time after time” e “O sole mio”. Ma ogni sera è diversa, viene come viene e il risultato può spiazzare, infatti prima di cominciare dico sempre “se non vi piace, potete alzarvi e andare via”. Ma finora non è mai successo.</p>
<p><b>Cosa ascolta Gino Paoli?</b></p>
<p>Ascolto poco, ascolto cose che mi danno serenità interiore. Mozart, ad esempio. Non sarà stato il più bravo di tutti, ma la sua musica ha qualcosa di speciale. Se la mattina sono un po’ girato, con il caffè e il Concerto 21 di Mozart la giornata si raddrizza.</p>
<p><b>C’è una sua canzone che non ha avuto il successo che avrebbe meritato?</b></p>
<p>Una scritta qualche tempo fa con Ornella (Vanoni) e che cantavamo insieme in tour. Si chiama “Fingere di te”, secondo me diceva qualcosa di importante, ma il successo è indipendente dalla bellezza di un brano.</p>
<p>La canzone è un’alchimia e il successo è un incidente. Tre note, tre parole messe insieme e nasce l’alchimia. Le sarà capitato di avere in testa una canzone per una giornata? Non sarà stata sempre la più bella, eppure in qualche modo le entrata in testa.</p>
<p><b>Ribaltando la domanda, un suo brano che è stato sopravvalutato?</b></p>
<p>Non saprei. Io li ho scritti tutti alla stessa maniera, perché avevo qualcosa da dire, considerandoli degli attrezzi per poter dire qualcosa.</p>
<p>Ma la canzone è di chi la usa.</p>
<p>Io penso che siamo tutti dei poeti: c’è chi ha la sensibilità per ascoltare e recepire e chi ha anche la fortuna di sapere scrivere.</p>
<p>Ecco, i primi prendono in prestito le cose di chi sa scrivere.</p>
<p>Se le mie canzoni hanno avuto successo, vuol dire che hanno parlato a molti. E che è passata la mia sincerità.</p>
<p>Nel guardare gli altri oggi traccio una linea - ma non mi chieda chi metto da una parte e chi dall’altra – che li divide in due: i veri e i finti.</p>
<p>Ai primi non importa fare per ottenere, esprimono ciò che sono. Una persona vera può anche dire delle cazzate, va bene lo stesso.</p>
<p>Ma un falso, anche se dice delle cose intelligenti e importanti, resta una falso.</p>
<p>Posso chiederle io una cosa? Quando avrà ascoltato “Fingere di te”, mi faccia sapere cosa ne pensa.</p>
<p class="firma">Stefania Pilato</p>
<p class="firma"></p>
</div> Presentato a cura di IngegniCultura il libro di Silvia Arena " Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo online"tag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-05-28:3900264:Topic:465782012-05-28T14:08:42.299Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p>Modica - Si è chiuso in bellezza il cerchio delle presentazioni dei volumi editi dalla Baglieri Editrice per il suo primo anno di attività: "Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo online" della giovane modicana Silvia Arena.</p>
<p>L'editrice ha potuto contare su una sala piena e un uditorio attento e interessato; sulla professionalità di coloro che hanno organizzato l'evento insieme alla casa editrice, a partire dal prof. Mario Incatasciato, presidente di…</p>
<p>Modica - Si è chiuso in bellezza il cerchio delle presentazioni dei volumi editi dalla Baglieri Editrice per il suo primo anno di attività: "Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo online" della giovane modicana Silvia Arena.</p>
<p>L'editrice ha potuto contare su una sala piena e un uditorio attento e interessato; sulla professionalità di coloro che hanno organizzato l'evento insieme alla casa editrice, a partire dal prof. Mario Incatasciato, presidente di IngegniCultura Modica e moderatore dell'incontro, che ha sottolineato come investire sui giovani, "sulle nuove energie", sia una "scommessa vincente" e quanto doveroso debba essere "dare spazio alle nuove voci, a quelle meno note, ma non per questo meno valide o competenti rispetto ai grandi nomi". Appoggiato dall'editrice che ha puntato su concetti fondamentali quali "la collaborazione e il confronto tra i diversi enti, pubblici o privati" come strumento di forza per fare cultura, è stato avvalorato dalle relazioni di Siriana Giannone Malavita e dell'autrice, che hanno dato mostra di competenza e preparazione sui temi trattati, lanciando molti spunti di riflessione da approfondire sul tema dell'intercultura e dell'educazione linguistica.</p>
<p><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061610104?profile=original"><img class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061610104?profile=original" width="212"/></a></p> Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo onlinetag:ingegniculturamodica.ning.com,2012-05-21:3900264:Topic:466252012-05-21T20:44:08.571Zmario giovanni incatasciatohttp://ingegniculturamodica.ning.com/profile/mariogiovanniincatasciato
<p>La <b>Baglieri Editrice</b> soddisfatta della propria scelta editoriale propone insieme all'<b>Associazione IngegniCultura </b>di Modica, il lavoro di ricerca di una promettente giovane del nostro territorio, <b>Silvia Arena</b>. L'opera, <b>Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo online</b>, sarà presentata il <b>25 maggio alle ore 18.00, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica</b>. Ancora una volta protagonista è la tecnologia, e il web in particolare,…</p>
<p>La <b>Baglieri Editrice</b> soddisfatta della propria scelta editoriale propone insieme all'<b>Associazione IngegniCultura </b>di Modica, il lavoro di ricerca di una promettente giovane del nostro territorio, <b>Silvia Arena</b>. L'opera, <b>Italiano, lingua straniera: come insegnarlo e come apprenderlo online</b>, sarà presentata il <b>25 maggio alle ore 18.00, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica</b>. Ancora una volta protagonista è la tecnologia, e il web in particolare, quale influente strumento didattico che gli studenti e gli alunni stranieri possono utilizzare per apprendere la nostra lingua materna. A relazionare sul tema sarà la <b>dott.ssa Siriana Giannone Malavita</b>. Interverranno l<b>'autrice</b>, l'<b>editrice</b> e <b>il preside Mario Incatasciato</b>, presidente dell'Associazione IngegniCulturaModica.</p>
<p><a target="_self" href="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061610070?profile=original"><img class="align-full" src="http://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2061610070?profile=original" width="676"/></a></p>