Modica ha festeggiato San Giorgio

[massimo pluchino]

Ha tardato a far rientro; e questo
perché aveva tardato a lasciare casa sua, quella Chiesa che si staglia
su Modica e che ospita la statua del Santo Cavaliere: San Giorgio.
Modica ha concluso il suo dì di festa per celebrare il Patrono a
tardissima ora.

E questo perché il ritardo accumulato all’inizio, ce lo si è trascinato sino in fondo, per tutta la processione e prima che l’ingresso trionfale, sancisse la fine della
Festa di San Giorgio, che Modica ancora una volta, ha celebrato in modo
intenso, partecipato, convinto e sfidando anche il maltempo del mattino,
che sembrava preludere ad un pomeriggio sotto gli ombrelli. Così non è
stato; il clima non era quello mite della primavera modicana; ma si
poteva stare benissimo all’aperto anche sino a tardi, come sono state le
migliaia di persone che hanno gremito, in ogni ordine di scalino, la
grandinata, salutando l’evento ed il reingresso della statua.

I gira, l’entrare ed uscita del simulacro, l’urlo dei portatori, la gioia della gente; tutto secondo logica e tradizione; tutto secondo l’incedere del tempo che non
s’arresta e che spinge i devoti a scendere in strada, accompagnare il
Santo e vivere momenti di grande gioia, profonda devozione e,
soprattutto, compartecipazione di festa.

Una domenica come quelle che ogni volta significano la primavera a Modica.   portatori, ancora una volta interpreti della gioia vociante ma controllato, senza esagerazione e
solo manifesta di buoni e puri sentimenti.

Uno spaccato davvero bello di vera umanità che si estrinseca proprio in questi momenti eccellenti di partecipazione e di aggregazione. Quell’aggregazione che ha spinto
ancora una volta i giovani a voler essere protagonisti.
Quell’aggregazione che ha saputo regalare gioia e buoni sentimenti. San
Giorgio 2010 va in archivio.

Fonte: http://www.ilgiornalediragusa.it