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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

In occasione del 75° compleanno dell’artista Piero Guccione, il Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, ha programmato una serie di iniziative culturali da svolgere nel biennio 2010-2011. Il primo appuntamento, il 5 maggio scorso-appunto-, presso Palazzo Spadaro in Scicli, è stato-come si ricorderà- un lieto momento di festa, in un clima di grande affetto, con la partecipazione di numerosi tra studiosi critici autorità e amici che, stretti intorno all’artista, hanno espresso appassionati riconoscimenti per la sua lunga costante opera pittorica e non solo; nella stessa giornata e sede, il Presidente del F. Rossitto, on. Giorgio Chessari, annunciò la preparazione di un volume, dedicato proprio all’artista, seconda tappa delle iniziative programmate. Ebbene, nelle scorse settimane, il volume, di oltre 600 pagine, è puntualmente arrivato; curato da Paolo Nifosì e Giorgio Sparacino, edito dallo stesso F. Rossitto, il libro si sostanzia di un’ampia raccolta di testi critici, articoli di quotidiani, interviste, a partire dal 1990 al 2010; “ idealmente-scrive Chessari nella presentazione-si collega a due precedenti raccolte: la prima pubblicata nel fascicolo monografico Piero Guccione, curata da Antonio Motta per Galleria- edizioni Sciascia -, comprendente scritti dal 1961 al 1990; la seconda, dal titolo Per Piero - Scritti e testimonianze, nel volumetto pubblicato dal V. Brancati nel 2005, per il 70° compleanno dell’artista”. Dunque, una ulteriore raccolta, quanto mai opportuna e utile, per chi volesse approfondire lo studio dell’opera guccioniana, che qui mette insieme ben “trentadue saggi critici e note apparsi in volumi e cataloghi, trentuno testi dello stesso Guccione, tra cui venticinque aforismi dal titolo Stesure, quarantanove articoli apparsi su quotidiani italiani e stampa periodica; e, infine, due lettere di Gesualdo Bufalino”.All’interno, l’inserto per immagini di ventuno tra oli e pastelli dell’artista, che impreziosiscono ulteriormente il volume, di per sé elegante nella veste tipografica, corposo e denso di belle pagine, difficile poterne saltare qualcheduna; da Enzo Siciliano a Maurizio Calvesi a Giuliano Briganti a Francesca Sancitale a Marco Goldin ad Achille Bonito Oliva a Stefano Malatesta allo stesso Paolo Nifosi, tanto per citarne alcuni senza fare torto ad altri, l’immersione nella lettura è così trascinante, che ogni tanto bisogna “ riemergere”, come per prendere respiro; eppure, la consultazione resta agevole, sia seguendo l’ordine cronologico temporale, sia che si apra a caso, una pagina o l’altra. Oltremodo interessanti, le varie interviste riportate, altrimenti non rintracciabili ( come del resto tanti altri scritti) perché sparpagliate tra pubblicazioni e cataloghi non destinati al mercato; e perché una volta assemblate, scoprono più da vicino l’artista e l’uomo, Guccione così schivo e timoroso a parlare in pubblico. E allora, anche le pagine dei suoi aforismi, sono qui per svelare un po’ del suo animo e dei suoi pensieri. Ci piace riportarne almeno due: “Il mare?/Cerco di farlo muovere per incontrare il cielo/. Ma il senso del cielo è quello dell’immobilità,/mentre il mare è la mobilità./Il mare è la fissità mobile,/ il cielo è la fissità assoluta./Incosciamente mi adopero per farli incontrare.”

“L’amore è certamente un dono,/ un valore che comunque produce vitalità,/ che può cambiare la direzione di una vita. /Non soltanto l’amore per una donna o viceversa per un uomo./ Ma quel sentimento di coincidenza fra gli individui/ che oltre al senso di felicità/ può dare un senso di grande sicurezza./ L’amore si avvicina ad un sogno”.

 

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