IngegniCulturaModica

Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

Cultura >> Libri
Nilde Iotti. Storia di un'italiana
"Storia eccezionale di una donna normale"




È cosa nota ai più che c'è gente che fa la storia, se non tutta almeno un pezzo. E di pezzo in pezzo si procede verso il tutto, o il niente. Si tratta di gente che non è una semplice desinenza. Merita una declinazione a parte.

Costoro diventano personaggi, e spesso ci si dimentica che sono state anche persone.

Si finisce col conoscere il personaggio e ignorare la persona. Noi conoscevamo il personaggio Nilde Iotti, ma abbiamo conosciuto la persona leggendo Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale (Sergio Claudio Perroni. Bompiani 2010). L'autore - competente critico letterario e brillante traduttore - ha già pubblicato, per Bompiani, Non muore nessuno (2007).

Entrambi i testi sono stati oggetto di trasposizione teatrale.

Leonilde è un piccolo libro, un assaggio, come reca scritto la collana editoriale che lo contiene. Consigliamo l'assaggio di questa lettura a coloro che amano la tenacia dei sapori delicati. In particolare consigliamo il testo al palato riluttante degli studenti che considerano la storia carta morta e la ingollano come uno sciroppo per la tosse, e la tosse resta.

Abbiamo avuto modo di riscontrare che ad alcuni autori occorre concedere una trentina di pagine di fiducia prima che riescano ad agganciarci con le loro pagine, con Perroni la questione della concessione fiduciaria non si pone: lui è in grado di catturare subito e lo fa con agile semplicità.

La semplicità - nella scrittura come in ogni altra cosa - è una roba difficile da maneggiare, c'è sempre il rischio di scadere nella banalità. Perroni non scade, conosce la misura adeguata alla misura.

Sappiamo quanto numerosi siano i testi dedicati alla figura della prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, ma Leonilde è differente perché qui l'autore è riuscito a scattare una fotografia, una di quelle rare fotografie in cui si riesce a catturare la particolare espressione di una persona, quell'espressione che le appartiene da sempre e la rende unica e riconoscibile, proprio perché la identifica, proprio perché è sua e di nessun'altra.

Di questo piccolo libro - che sa essere grande con garbo - a noi rimane la nostalgia retroattiva per un tempo che non abbiamo vissuto. Rimane il ricordo dell'inchiostro verde di certe lettere, forse perché noi siamo - a dispetto di tutto - memorie di certi colori. Rimane la prima frase che ci torna in mente della persona Iotti: "Le piaceva leggere a voce alta. Come per ritrovare il gusto della prima volta che c'era riuscita".

Visualizzazioni: 14

© 2024   Creato da mario giovanni incatasciato.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio