
Ancora una folta presenza di pubblico, fatto prevalentemente di turisti e vacanzieri, all’appuntamento di IngegniCultura del 9 agosto dedicato all’antica medicina
Location d’eccezione la Chiesa del Carmine con il trecentesco portale gotico ed il Museo della medicina “Tommaso Campailla”già'Sacra Domus Hospitalis, dei Cavalieri Gerosolimitani risalente al sec. XIV, e solo successivamente detto di S. Maria della Pietà.
A fare gli onori di casa il consiglio direttivo dell’ente associativo con il suo presidente Mario Incatasciato ed i consiglieri Gino Salina e Simona Incatasciato.
Ad apertura dei lavori la parola da subito è stata data all’autore del libro “Erbe e parole che guariscono”Paolino Uccello, uno dei massimi esperti di botanica oltre che naturalista, volto noto delle trasmissioni televisive quali Linea blu e Geo&Geo .L’autore ha cercato di focalizzare l’attenzione dei tanti partecipanti all’incontro, sul tema della medicina nel rapporto esistente, nell’antichità, fra medicina ufficiale e popolare. La pubblicazione è ricca di racconti, di antiche parole, antichi culti e ritualità, con i quali si curava la psiche e il fisico. Si ricostruisce la storia e la memoria del mondo contadino ibleo, in particolare delle botteghe dei ciarauli, dei guaritori e degli aromatieri, che per secoli, unitamente alla “majara”, hanno costituito l’unico intervento terapeutico accessibile alla quasi totalità delle genti iblee.
La pubblicazione tratta alcuni argomenti in particolare, cioè la figura storica di San Paolo e il suo potere taumaturgico di guarire dai morsi dei serpenti, delle vipere e delle tarantole, nonché il legame tra il culto di San Paolo e i primi guaritori, i cosiddetti “ciarauli”.