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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

NOTIZIE STORICHE E CURIOSITÀ:


  • Falsomagro in dialetto siciliano: “U Farsumagru”.
  • Nel passato la Sicilia è stata lungamente occupata da popolazioni straniere.
    Basti pensare ai Greci, ai Romani, agli Arabi, ai Normanni, agli Svevi,
    agli Spagnoli…
  • Le varie dominazioni influenzarono, tra le altre cose, aspetti della vita e del carattere dei siciliani.
  • Le più profonde e durature influenze, però, ancora oggi, sono rilevabili in molte caratteristiche della cucina siciliana, che dagli occupanti conobbe alimenti, metodi di
    coltivazione, prodotti, procedimenti e maniere di cottura.
  • Il “farsumagru” è, sicuramente, una preparazione di influenza francese.
    La cucina francese, infatti, era ben diversa da quella povera della
    tradizione siciliana.
    Dai francesi i siciliani appresero l’arte di condire, farcire, insaporire
    le pietanze.
  • Nel Seicento,infatti, le famiglie aristocratiche siciliane avevano, spesso, al loro servizio, un cuoco francese, che i servi locali chiamavano Monsù, storpiando il termine
    francese monsieur (signore).
  • L’influenza della cucina francese è rilevabile in molte preparazioni siciliane.
    Essa ha contribuito indiscutibilmente a cambiare le abitudini alimentari
    dei siciliani.
    Le preparazioni francesi erano, infatti, estremamente fantasiose e
    raffinate.
    Basti pensare ai consommé, al gateau, alle gelatine…
    I Francesi hanno introdotto l’uso della cipolla nelle preparazioni, hanno
    fatto conoscere la salsa béchamel, la pasta frolla, i passati, il modo
    fantasioso e creativo di farcire gli alimenti…
  • La ricetta del falso magro sembra risalire al periodo della dominazione Angioina del XIII secolo e il nome stesso è di derivazione francese.
  • La preparazione del “farsumagru” ha avuto, probabilmente, origine a Palermo e dal capoluogo si è diffusa in tutta l’isola, pur se con varianti autoctone.
  • La ricetta suggerita si riferisce alla pietanza preparata nei giorni di festa a Messina.
  • C’è da precisare, però, che, pur nell’ambito della stessa città, la preparazione della farcia varia da famiglia a famiglia.

L’ORIGINE DEL NOME “FALSO MAGRO”:


  • La parola nasce dall’unione di “falso” e “magro” ed alcuni la scrivono separando i due elementi.
  • Il termine “falsomagro” è sicuramente di origine francese.
  • Il vocabolo falso, nel caso in questione, deriva dal francese “farce”, cioè “farcia”.
    In lingua francese “farce” si pronunzia “fars”, per cui è pensabile che
    nel tempo sia diventato farsu.
  • Questa spiegazione porterebbe a spiegare il termine “falso magro” con l’espressione “carne magra con farcia”, cioè carne farcita.
  • Ma in dialetto siciliano l’aggettivo “farsu” ha un’altra connotazione.
    Sta ad indicare qualcosa o qualcuno che trae in inganno.
  • L’aspetto del ”falso magro”, infatti, inganna: visto dall’esterno si presenta come un rotolo stretto e lungo di carne magra, ma tagliato a fette si rivela farcito di
    salumi, formaggi, uova…, alimenti che sicuramente non lo rendono un piatto
    magro.
  • Il piatto è dunque un “falso magro”, cioè una pietanza che sembra magra, ma non lo è.
  • Un’altra teoria fa derivare il termine “falso magro” dal francese “farce maigre”, cioè “farcia magra”.
    Questa tesi potrebbe essere giustificata dal fatto che, probabilmente, in
    origine i ripieni utilizzati non prevedevano l’utilizzo di alimenti grassi
    come i salumi, ma solo di ripieni magri.

  • FALSOMAGRO  RICETTA


    Ingredienti per 6 persone:


    1 fetta grande di vitello di circa 800 gr
    100 gr di Macinato o tritato e 100 salsiccia fresca
    220 gr di Mortadella o pancetta o prosciutto
    120 gr di Caciocavallo, 60 pecorino
    3 o 4 Uova sode e 1 uovo sbattuto
    1 cipollina lunga fresca
    Olio d’oliva, vino rosso corposo
    80 pisellini teneri
    1 spicchio d’aglio
    Prezzemolo sale pepe


    salsa pomodoro


    Come fare:


    Si condisce il tritato come per fare le polpette, amalgamato con un uovo sbattuto, sale, pepe, spicchio d’aglio e prezzemolo fresco tritati finemente.  Sulla fetta di carne si stende  la mortadella, il tritato, la salsiccia
    rosolata e sbriciolata,  le uova sode in
    fila, il formaggio a bacchette e a piacere della cipolla nuova. Si arrotola e
    si lega con lo spago. Fare soffriggere il falsomagro nell’olio rimasto in
    padella fino a quando si forma una crosticina dorata, bagnare col vino e  aggiungere la salsa di pomodoro allungata con
    un po’ d’acqua e far cuocere quietamente, incoperchiato per circa un’ora. Si
    taglia a tavola, a fette larghe 2
    cm e si serve con la sua salsa.




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