Cava d’Ispica
è uno dei luoghi più celebri dell’attrattiva storico archeologica
siciliana, una vera e propria valle, incisa per 13 chilometri nelle
pendici meridionali degli Iblei tra Modica ed Ispica.. E’ uno dei più
importanti siti archeologici d’Europa.
Si tratta di un luogo molto interessante per lo studio dell’evoluzione
dei primi insediamenti umani ove restano testimonianze di abitazioni
del periodo neolitico, greco, bizantino, cristiano e medioevale. Molte
sono le necropoli sicule e bizantine e le catacombe cristiane. Tutta la
valle è un susseguirsi di “
villaggi” trogloditici,
di dimore isolate e di grandi complessi residenziali, veri condomini
ante-litteram scavati nella roccia, a più ripiani, come il “
Castello” detto “
Palazzieddu”
munito di corridoi, camminamenti e scale ricavati nella viva roccia,
fori ed intacchi per funi e scale in legno che consentivano l’accesso
ai piani superiori.
Nella cava vi sono anche numerose
necropoli, sia sicule che bizantine, e catacombe cristiane, da arcosolio semplice e polisomo, a “tegurium” o a baldacchino.
La parte sud-est di questa città delle “Caverne” è costituita dalla
zona rupestre dell’antica Spaccaforno (oggi Ispica). Qui è possibile
raggiungere il
Parco archeologico della Forza
che si sviluppa su una superficie di 30.000 mq. Il sito abitato fin
dalla preistoria divenne nel Medio evo un munito castello, centro del
nucleo urbano dell’antica città.
Al suo interno è possibile visitare i resti del
Palazzo Marchionale e della
Chiesa della SS.Annunziata, il “
Centoscale”, tunnel che permetteva il rifornimento idrico del sito, la “
Scuderia”, grotta utilizzata come stalla e l’”
Antiquarium”. Le uniche tracce di pittura, purtroppo notevolmente deteriorate, sono nei numerosi oratori rupestri e sacelli ipogeici.
Mario Incatasciato