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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca


A Comiso si è iniziato a parlare di teatro sin dal 1826. Nel 1841 l’architetto locale Mario Battaglia eseguì alcuni lavori nella struttura interna dell’odierno teatro,mentre nel 1856 l’ingegnere Francesco Sortino progettò la facciata del teatro eseguendo un portico in stile
dorico-siculo con quattro pilastri scanalati dello stesso ordine e un
frontone triangolare. La struttura disponeva di una platea con 108
posti, 10 palchi a prima fila, 11 alla seconda e una galleria in terza
fila.
 Restaurato di recente, attualmente dispone di 262 posti di cui 170 in platea, 28 nelle balconate e 64 in galleria. Il teatro è intitolato ai conti Naselli,
governatori della città tra il ‘500 ed il “700, dispone di un ampio
foyer con punto di ristoro, palcoscenico e sala a ferro di cavallo. Di
esso Gesualdo Bufalino scrisse “si leva al cielo con la sua deliziosa e intatta facciata neoclassica.


Il teatro comunale “Vittoria Colonna “ di Vittoria fu inaugurato il 10 giugno del 1877 con le note “La Forza del destino” di
Giuseppe Verdi. Progettato nel 1863 dall’architetto Giuseppe Di Bartolo Morselli, sostenitore del neoclassicismo, fu costruito tra il 1871 ed il 1877. Gli interni furono rifatti dall’ingegnere Giuseppe Mazzarella.
Costruito secondo moduli classici e rinascimentali presenta una
facciata con due ordini di colonne formanti il portico e la loggia
superiore, con nicchie laterali e statue  di Corrado Leone.
Il portico alternato da colonne tuscaniche e ioniche crea un gioco
spaziale dinamico e chiaroscurale che entra in sintonia con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
L’abbinamento della chiesa con il teatro riecheggia le immagini di una
città ideale tanto da attirare l’attenzione del famoso  critico d’arte
americano Bernard Berenson, studioso dell’arte rinascimentale italiana, che nel 1953 definì il teatro di Vittoria “uno dei migliori che in questo stile si possa vedere in Europa”.
L’interno, decorato con medaglioni raffiguranti grandi musicisti e pitture dell’artista locale Giuseppe Mazzone, dispone di 400 posti, di una sala a ferro di cavallo con platea e tre ordini di palchi e loggione.
Mario Incatasciato

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