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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

La sorgente Micenci si trova lungo la spiaggia nei pressi di Donnalucata. Trattasi di acquiferi carbonatici, permeabili per fessurazione e carsismo, alimentati direttamente dalle precipitazioni sotto forma di infiltrazioni, generalmente drenati alla base da alcune sorgenti ,e caratterizzate da portate anche elevate. Questa sorgente scaturisce sulla battigia formando una piccola conca d’acqua, ma è presumibile che
la vera scaturigine sia più profonda rispetto alla polla che sgorga dalla sabbia.
La costa del comune di Ispica è compresa fra le foci delle due maggiori paludi del sud est della Sicilia:
il pantano Longarini ed il Pusaidone . L’ampia insenatura che si trova tra la foce del Pantano Longarini e Punta Castellazzo fu chiamata dai Greci e dai Romani Porto Ulisse a ricordo delle peregrinazioni dell’eroe di Itaca, mentre dagli Arabi ebbe l’appellativo di Marza.
In questo sito oltre al Pantano Longarini è presente il Pantano Bruno che è alimentato da un bacino poco esteso che non arriva mai al totale prosciugamento. E’inoltre presente  il cosiddetto Gorgo Salato di forma allungata ed arcuata, privo di emissario superficiale , e ricco di vegetazione palustre.
Dal punto di vista morfologico la zona è rimasta allo stato naturale, solo in seguito ad opere di bonifica e di antropizzazione i pantani occidentali ad acqua dolce sono stati colmati, mentre quelli orientali
ad acqua salina si sono mantenuti.
Nel 1988 i pantani Longarini, Bruno e Gorgo Salato sono stati inseriti nel patrimonio delle risorse naturali regionali.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha annoverato questi luoghi come ambienti da preservare e proteggere.
Essi, infatti, oltre ad ospitare uccelli limicoli ,svernanti ed unici nel loro genere, sono stazioni di sosta di migratori acquatici e presentano una ricca varietà di vegetazione alofila ed igrofila.

Nella zona della Marza trovasi Punta Ciriga e Punta Castellazzo, un tratto di costa di circa due
chilometri formato da una falesia alta mediamente metri dieci, comprendente grotte  naturali, scogli e faraglioni fra cui il principale chiamato “Scoglio Iannuzzo”.
Ultimamente sono state realizzate delle barriere frangiflutti a protezione della costa.
Questa costa come è noto è soggetta a spostamenti in arretramento o avanzamento. Il tratto  basso fra porto Ulisse e Punta Muro ha subito nel tempo un notevole avanzamento mentre la costa alta fra Punta
Castellazzo e Punta Ciriga viceversa è stata soggetta ad un processo di
arrettramento.
Mario Incatasciato

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