Sedici appartamenti e due locali commerciali, situati in una delle zone marine più belle del territorio di Noto non
saranno più beni della mafia, ma luoghi di soggiorno turistico per
soggetti svantaggiati.
I beni si trovano nel villaggio turistico “Isola Blu”, nella contrada Bove Marino, e sono stati confiscati a Salvatore
Schiavone, legato al clan mafioso Trigila-Santa Paola di
Catania.
Il progetto presentato dal Comune di Noto e approvato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo
– Obiettivo Convergenza 2007-2013, ha un costo di 412.000 e vuole
utilizzare i beni confiscati per promuovere attività di reintegrazione
sociale. In questo caso i locali andranno ad ospitare, per brevi
soggiorni estivi, soggetti svantaggiati come minori a rischio,
ex tossicodipendenti, ex detenuti, donne che hanno subito
maltrattamenti, famiglie con difficoltà economiche o residenti in
quartieri popolari.
Soggiorni estivi di due settimane per chi non conosce la parola vacanza, senza dimenticare la legalità che sarà protagonista di
iniziative e incontri. Anche la gestione dei servizi ausiliari, come
pulizie e manutenzione, verrà affidata ad una cooperativa sociale.
In conformità all’Obiettivo operativo 2.5 del Pon sicurezza ‘
Migliorare
la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata’, il
Comune di Noto vuole riconvertire i beni appartenuti alla mafia nel
circuito produttivo legale per dare un segnale tangibile e simbolico
della lotta alla criminalità.
Fonte:
http://siracusa.blogsicilia.it