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SICILIA 'No allo scippo per i siti storici'

Piazza Armerina. Riunione palermitana per i siti Unesco e Nigrelli dice "No allo scippo di 900 milioni di euro per i siti Unesco".

Lo scorso mercoledì nella sede dell'assessorato regionale dei Beni culturali ha avuto luogo un incontro operativo tra l'assessore Sebastiano Missineo e una delegazione di sindaci delle città sede di siti Unesco, guidata dal sindaco di Piazza Armerina nella qualità di vice presidente dell'Associazione Beni italiani patrimonio mondiale Unesco.

Presenti all'incontro il presidente della Fondazione Patrimonio Unesco prof. Aurelio Angelini e l'arch Manlio Mele, consulente dell'assessore regionale.

Per le città Unesco erano presenti oltre al sindaco di Piazza Armerina Fausto Carmelo Nigrelli, il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, il vicesindaco di Caltagirone Alessandra Foti, gli assessori Paolo Sandalo del comune di Palazzolo Acreide e Francesco Terranova del comune di Noto.

La delegazione ha presentato un documento alquanto articolato con delle richieste: lo sblocco immediato degli ingenti fondi Poin Attrattori culturali naturali e turismo - Rete dei siti Unisco; l'attivazione di un tavolo permanente Regione/città Unesco, al fine di garantire la partecipazione dei comuni sede di siti Unesco ai processi decisionali di interesse e rilevanza per quei territori, sul modello della conferenza permanente Regione-Autonomie locali; l'emanazione di una legge che integri i contenuti della legge nazionale, legge 20 febbraio 2006, n. 77 sulle «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'Unesco».

«Chiediamo - spiega Nigrelli - che venga riconosciuto il valore simbolico dei siti siciliani Unesco, i quali per la loro unicità sono punte di eccellenza del patrimonio culturale, paesaggistico e naturale siciliano e della sua rappresentazione a livello internazionale. Un loro corretto uso può innescare processi di sviluppo endogeno e durevole nei territori dei comuni. I progetti di tutela, restauro, gestione e promozione dei beni culturali, paesaggistici e naturali inclusi nel perimetro devono acquisire priorità di intervento qualora siano oggetto di finanziamenti».

La piattaforma è stata ritenuta molti interessante dall'assessore e dai suoi consulenti e si è deciso che, in tempi brevissimi, attraverso la Fondazione, si andrà incontro alle richieste degli enti locali.

Infine Nigrelli ha affermato: «A nome di tutti i siti Unesco siciliani esprimo la più viva preoccupazione per il rischio concretissimo che i 900 milioni di euro del Poin turismo avocato dal ministero degli Affari regionali vengano distratti verso altri investimenti. Si tratterebbe di uno scippo inaccettabile per il patrimonio mondiale che si trova in Sicilia anche in considerazione del fatto che esistono numerosissimi progetti cantierabili che riguardano i siti e i territori dei comuni cui appartengono».

Marta Furnari

 

Fonte: http://www.rivistasitiunesco.it

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