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Palermo - La Regione punta alla riqualificazione e all'ampliamento dell'offerta ricettiva turistica con un nuovo bando destinato ad aree rurali, centri storici e borghi marinari con contributi fino a 5 milioni di euro per le piccole e medie imprese che investano in progetti di recupero, riqualificazione, ampliamento o riattivazione di strutture abbandonate. L'attenzione è rivolta in particolare agli edifici della tradizione rurale, soprattutto se in Comuni che ricadono nei Parchi o nelle riserve regionali, agli edifici di pregio storico specie se nelle vicinanze di siti archeologici inseriti nel piano paesistico; ai centri storici, e ai borghi marinari. 
Centoventicinque milioni in tutto che attivano la linea di intervento del Por Fesr 2007/2013 in capo al Dipartimento Attività produttive. Il bando è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale dopo un iter travagliato. Pronto a giugno scorso, il documento era stato infatti ritirato all'indomani del passaggio di competenze dall'Assessorato al Turismo a quello alle Attività produttive. Oggi a 8 mesi di distanza, viene riproposto con alcune modifiche tra cui il limite massimo di contributi per le singole imprese che passa da 8 a 5 milioni di euro e un diverso calcolo di punteggio per la stesura della graduatoria che equipara gli alberghi di 3, 4 e 5 stelle assegnandogli lo stesso punteggio (15).
Per la presentazione delle domande ci sono 120 giorni di tempo. La richiesta dovrà essere accompagnata dai programmi d'investimento, da un progetto tecnico definitivo con tutte le autorizzazioni previste per l'intervento che si vuole realizzare. Il contributo sarà pari al 50% delle spese per le piccole imprese e al 40% per le medie imprese (fino ad un massimo di 5 mln). 
«Si tratta di un bando importante - dice l'assessore alle attività produttive Marco Venturi - perché dà la possibilità di riqualificare l'offerta turistica che è un settore fondamentale per l'economia della Regione». Ma cosa sarà possibile realizzare con questi contributi comunitari? E ancora: chi ne potrà usufruire? Il bando consente di aprire nuovi alberghi, ostelli, residenze turistiche riqualificando edifici della tradizione rurale come granai, vecchi casali, le case dei borghi rurali ma anche edifici dei centri storici e palazzi di pregio. Ma si potrà anche utilizzare i finanziamenti per migliorare l'offerta di hotel e strutture già esistenti realizzando servizi a supporto: piscine, ristoranti, centribenessere. L'elenco dei beneficiari è lungo e, in fatto di zone verdi, include in modo particolare tanto le strutture di turismo rurale quanto i rifugi alpini. Avvantaggiate sono però le strutture alberghiere (punteggio di valutazione 15 a fronte del 6 delle strutture di turismo rurale) mentre sono esclusi gli agriturismi finanziati da altri programmi. «Ci aspettiamo molta partecipazione e di potere far scorrere velocemente la graduatoria», dice il dirigente generale Marco Salerno.

 

 

Fonte: www.ragusanews.it

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