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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

Caro signor Giliberto… le assicuriamo che abbiamo preso
debita nota delle sue preoccupazioni per quanto riguarda le minacce
potenziali per questa proprietà del patrimonio mondiale».

Così Mechtild Rössler, capo della sezione Europa e Nord America dell’Unesco
World Heritage Centre, in una lettera di risposta alla segnalazione
dell’architetto Salvo Giliberto di Ragusa. L’architetto infatti aveva
denunciato «lo scempio compiuto attraverso restauri aggressivi che hanno
cancellato le tracce dei colori originali del barocco ibleo violentando
e falsificando il volto antico di Ragusa.

Oggi con il Piano colore del Comune c’è il rischio che interventi di questo genere vengano
effettuati su scala sempre più ampia, come testimonia purtroppo il
recente restauro di palazzo Cosentini, a Ibla. Da una porta
settecentesca per l’accesso laterale sono state rimosse le cromie
originali (rosso pompeiano e blu azotato, ndr) degli stipiti e delle
mostre a mantovanina. Si è optato, cancellando le cromie ancora
miracolosamente intatte, per il beige e il bianco, che ricordano lo
stile neoclassico, contrapposto al barocco».

Nella missiva, il capo della sezione Europa e Nord America dell’Unesco World Heritage
Centre assicura all’architetto che la sua denuncia sarà trasmessa «alle
autorità italiane competenti, in particolare alla delegazione permanente
dell’Italia all’Unesco, per un giudizio, nonché al Consiglio nazionale
sui monumenti e Sities per conoscenza».

Intanto si è svolta nel centro storico del capoluogo ibleo la «Passeggiata culturale» (nella
foto di Vincenzo Guastella)
organizzata dagli amministratori del
gruppo Facebook che portano avanti online la battaglia per la difesa dei
colori storici di Ragusa. All’iniziativa hanno preso parte oltre un
centinaio tra studenti e altri residenti interessati alla
manifestazione. Questo il percorso della «Passeggiata culturale»:
partenza da piazza Poste, via Mario Rapisardi, via Ecce Homo, via
Cavaliere Francesco De Stefano, corso Italia, via 24 Maggio, piazzale
antistante Santa Maria delle Scale, di nuovo via 24 Maggio e corso
Italia, via San Vito, corso Vittorio Veneto, piazza San Giovanni, via
San Giovanni, via Sant’Anna, via Roma.

Un corteo scandito in varie tappe per mostrare ai partecipanti i palazzi storici e gli angoli
più suggestivi della Ragusa antica «che rischiano lo stravolgimento fra
l’indifferenza e la superficialità colpevole di chi è preposto alla
tutela e alla salvaguardia di queste opere», accusa Giliberto, presente
alla manifestazione tra gli amministratori del gruppo Fb. Un corteo di
protesta, quindi, ma anche un’occasione per «apprezzare e godere –
conclude l’architetto – le cromie originali del Settecento e
dell’Ottocento che ancora non sono stati stravolti o alterati».



Fonte: http://www.corrierediragusa.it

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