IngegniCulturaModica

Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

Modica: le cure di otto anni fa non hanno prodotto effetti significativi per le statue

Smog ed inquinamento corrodono i 12 apostoli della scalinata di S. Pietro

Preoccupanti le condizioni in cui versano i "santoni" più vicini alla sede stradale, urge intervento
Foto

Stanno male i santoni di S. Pietro. Molto male se la pietra in calcare tenero si è annerita e si sta sbriciolando. C’è motivo sufficiente per lanciare l’allarme prima che sia troppo tardi. I danni dello smog e soprattutto del traffico sono evidenti.
Dei dodici santoni che adornano la scalinata della chiesa madre di S. Pietro ben otto sono anneriti in buona parte e la pietra appare in uno stato preoccupante di friabilità; si salvano solo le quattro statue che sono più lontane dalla sede stradale che conservano ancora la luce e la colorazione originale della pietra. Sta molto male S. Andrea (nella foto scattata da dietro) ed a lui fa compagnia S. Bartolomeo; sono le due statue che si affacciano su corso Umberto e sulla via Garibaldi; questa loro condizione non è un caso fortuito perché si tratta delle due arterie più trafficate della città, il collegamento privilegiato tra il centro storico e la parte alta della città. I segni sono evidenti ad occhio nudo; il mantello che ricopre la statua, la faccia delle due statue sono ormai annerite anche se finora lo smog ha attaccato la parte superiore dei santoni.

Chiaro il segno di degrado nella pietra che appare porosa, frantumata in più punti e sulla cui superficie si evidenzia già lo strato sottostante da cui emerge in modo preoccupante anche qualche laterizio. Molti i punti interrogativi di questo graduale ma inesorabile degrado. Dieci anni fa ci volle la clamorosa protesta dell’allora consigliere comunale Ernesto Lorefice che incappucciò a notte fonda con dei sacchi di iuta i santoni a far smuovere le acque. Due anni dopo la sovrintendenza di Ragusa dopo una lunga battaglia sostenuta da alcune forze del consiglio comunale trovò i fondi per intervenire con un progetto di recupero delle dodici statue. Lavoro delicato che impegnò tecnici specializzati nel recupero della pietra; furono impiegate malte speciali, si lavorò anche con il laser per infiltrare sostanze che avrebbero dovuto mantenere a lungo la buona salute delle statue. Non è stato purtroppo così perché in un breve volgere di anni la situazione sta ritornando al punto di partenza e si rischia ancora una volta di intaccare la solidità e la bellezza dei santoni.

Quel che preoccupa non è solo lo strato di nero, effetto della fuliggine e dei gas che si depositano sulla pietra, ma anche lo sbriciolamento della pietra. Non è un caso infatti che appena due anni fa una parte inferiore della statua di S. Mattia ha ceduto e la sovrintendenza è stata costretta ad intervenire in tutta fretta. A questo punto sarà bene riprendere in mano il progetto e cercare di tamponare il disfacimento delle statue.

L’amministrazione farà bene a segnalare il caso alla sovrintendenza prima che sia troppo tardi ed i santoni si riducano nelle condizioni pietose di appena otto anni fa.

Visualizzazioni: 31

© 2024   Creato da mario giovanni incatasciato.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio