Le ultime scoperte dell'archeologo Giovanni Distefano. Svela i suoi segreti la chiesa di Pirrera S.Croce, visite guidate ai tesori archologici

[Simona Incatasciato]

Un territorio ricchissimo. Santa Croce Camerina ospita, al suo interno, i resti delle più antiche civiltà che sorsero nella zona. Il villaggio bizantino di Kaukana, nella zona delle cosidette "Anticaglie", il Faro di Punta Secca, quello di Torre di Mezzo e di Torre Vigliena, la chiesetta (o mausoleo, o bagno arabo) di Mezzagnone, e l'analoga costruzione che sorgeva poco distante, ormai scomparsa, la necropoli del Mirio, la basilica bizantina di Pirrera, senza contare la zona di Rifriscolaro e l'Ipogeo del Mulino Vecchio. Ricchezze, finora, poco valorizzate.

Si è voluto rimediare negli ultimi anni, da quando un'accresciuto interesse verso queste tematiche, la volontà
del comune di puntare sul cosidetto "turismo culturale" e di valorizzare il proprio patrimonio d'arte e di storia, ha avviato alcune iniziative di forte spessore.

Un anno fa, venne presentato al grande pubblico lo scavo eseguito a Mezzagnone, di recente è toccato all'eccezionale ritrovamento di una tomba nell'"edificio 6" di Kaukana. Lo si è fatto nel corso di due appuntamenti culturali, dal titolo “Archeologia in riva al mare” organizzata dal comune con la presenza dell'archeologo Giovanni Distefano.

Due conferenze in in piazza Torre, a Punta Secca ed una visita guidata nella Basilica della Pirrera, a pochi chilometri dal centro abitato. La chiesa risale al VI secolo dopo Cristo, in pieno periodo bizantino. Venne alla luce nel 1952 ed i mosaici vennero trasferiti nel museo archeologico di Ragusa, dove si trovano tuttora. Di recente, gli scavi sono ripresi e seguiti direttamente dall'archeologo Giovanni Distefano, direttore della sezione Beni archeologici della Sovrintendenza di Siracusa. Proprio Distefano, insieme al vicesindaco ed assessore alla Cultura, Giovanni Agnello, ha
guidato una visita guidata nella zona archeologica.

“Gli scavi – ha detto Distefano – hanno permesso di scoprire altri elementi. La chiesa, che ha un impianto basilicale a tre navate, non venne
edificata in un solo periodo. E' stato possibile individuare una fase
successiva, quella in cui è stato edificato il “nartece” (la parte antistante la chiesa, destinata ai penitenti ed ai catecumeni) ed il
“bema” (che nell'architettura bizantina era la parte destinata al culto ed ai presbiteri)”. Sul retro della chiesa venne poi realizzata il fonte battesimale e lì è stato situato anche il primo altare della chiesa (poi rimosso e sostituito da un nuovo altare). Nella chiesa, sono presenti alcune tombe, ma una soprattutto, situata all'altezza dell'altare e che,
verosimilmente, ospitò più di un cadavere) è la cosidetta “tomba privilegiata”. “Un'iscrizione ritrovata poco distante – aggiunge Distefano - ci parla di un “fidelis” che assolve ad un voto. Potrebbe trattarsi di un personaggio che, per voto, abbellì la chiesa e che, successivamente, venne lì seppellito”. Ma gli scavi recenti hanno portato altre novità. “A lato della chiesa, abbiamo individuato i muri perimetrali di un edificio più piccolo, forse con un lato ad ovale, potrebbe essere una prima chiesetta, preesistente rispetto alla basilica che venne edificata poi. Per ora è solo un'ipotesi, ma l'archeologia è anche questo: non sempre dà certezze, ma permette di
studiare, scandagliare, ricercare, formulare delle ipotesi. Bisognerà scavare ancora per verificare di cosa si tratta e se ci sono dei mosaici”. La chiesa della Pirrera si trova a qualche chilometro da Kaukana, dove pure è stata trovata una chiesetta cimiteriale. Le due comunità, quasi certamente, erano collegate. Nei pressi c'è anche il “mulino vecchio” ed alcuni ipogei, a conferma del forte interesse archeologico della zona rimasto finora misconosciuto. La chiesa di “Pirrera” sorge su un un fondo privato e non è quindi
accessibile. Attorno ad essa, insediamenti serricoli e campi di melanzane. Ma un recinto delimita un'area che, con la sua presenza, “racconta” la storia di 1500 anni fa.

Fonte:http://www.ilgiornalediragusa.it