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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca


Ispica - La segnalazione dell'esistenza di incisioni sui costoni rocciosi, che danno il via all'accesso sui tornanti della strada «barriera», soprattutto quelli che chiamano in causa l'antica chiesetta di Santa Maria di Gesù, di Fausto Grassia, ha avuto un seguito con la scoperta di altre incisioni e sculture. I costoni insomma possono mettere in mostra una ricchezza archeologica che va studiata e catalogata. Uno dei soci dell'associazione ispicese «Siciliantica», con la passione dell'archeologia, il dottor Rosario Gugliotta, non ha avuto alcuna difficoltà nell'ammettere che le incisioni, quasi tutti
raffiguranti messaggi religiosi, sulla roccia, è stato scritto «aleggia il sacro», possano superare il numero di ottanta. 

 

Tutte le scoperte sono state segnalate da parte di «Siciliantica» e dallo stesso dottor Gugliotta alla Sovrintendenza ai Beni culturali di Ragusa. I costoni rocciosi, ben protetti, possono, devono diventare, con il coinvolgimento della stessa Sovrintendenza e dell'amministrazione comunale ispicese un punto di riferimento turistico con un percorso studiato e ben sicuro, procedendo all'eliminazione del verde che copre le incisioni e le sculture nel pieno rispetto dell'ambiente. 

«Le incisioni sul costone roccioso di Santa Maria di Gesù emanano un fascino ed una drammaticità emotiva - dichiara il presidente di «Siciliantica», Sesto Bellisario - unica e indescrivibile. Tutte
riproducono in gran parte il volto del Cristo, ora con le mani in atto di benedire, ora in atteggiamenti dolorosi e sofferenti. C'è anche l'immagine di una Madonna col cuore trafitto, oltre ad una moltitudine
di croci di tutte le dimensioni e anche a forma di Tau, simbolo dell'Ordine dei Frati Minori. Spicca un volto del Cristo, di grandi dimensioni, intagliato in un grosso masso accanto a decine di altri visi
e croci. Indubbiamente si tratta di un'inedita espressione di cultura religiosa popolare che dovrebbe essere approfondita e studiata con cura.
Ritengo che questa miniera inaspettata di incisioni di carattere archeologico- religioso dovrebbe essere offerta alla fruizione pubblica». Il dottor Rosario Gugliotta non cerca primogenitura; si
augura solo che le incisioni diventino oggetto di attenzione dalle istituzioni preposte per concederle alla comunità ispicese e al turismo.


Fonte: http://www.ragusanews.com

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