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Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

RAGUSA - La torre di Kamarina è in salvo grazie all'impegno del Genio Civile che ha operato in costante raccordo con la Soprintendenza e il Parco archeologico. Il sito su cui esiste l'antica colonia greca, risalente a 2.600 anni fa è, infatti, minacciato da una forte erosione costiera. In poco più di un anno le onde hanno inghiottito decine di metri di costa ed anche reperti archeologici.

L'intervento è consistito nella realizzazione di una «mantellata» che allontana il mare dal costone eroso, costituendo un "tessuto" adatto a comprimere la spinta dell'argilla e la creazione di un costone artificiale con massi di grandi dimensioni che hanno bloccato il crollo della falesia.

Kamarina, in greco Καμαρίνα, (da alcuni conosciuta anche con la forma italianizzata di Camarina) fu una importante colonia di Siracusa fondata e costruita da questa alla foce del fiume Ippari in provincia di Ragusa. Di essa oggi non rimangono che rovine e importanti reperti archeologici, principalmente sul colle Cammarana nel territorio del comune di Ragusa.

Kamarina venne fondata agli inizi del VI secolo a.C dai siracusani sul fertile promontorio delimitato dai fiumi Ippari a nord e Oanis a sud Scopo del nuovo insediamento era quello di creare un presidio lungo la rotta africana e frenare l'espansione verso sud di Gela, che appena diciotto anni dopo fonderà più a nord-ovest Akragas (580 a.C.) Divenne rapidamente un importante centro agricolo e di riferimento per i fiorenti traffici commerciali dell'entroterra ibleo.

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo

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