I disabili imparano attraverso l'arte: ceramica, pittura, cucina.

[mario giovanni incatasciato]

Stimolare la creatività e la manualità dei ragazzi diversamente abili,
con numerose iniziative che portano i giovani, e anche gli adulti, a
creare quadri, sculture, candele, saponi, oggettistica varia,
all'interno di una struttura costruita per le loro esigenze.
E' l'dea di "I girasoli onlus", l'associazione di volontariato nata nel 1994 a Trieste, da un gruppo di genitori di bambini portatori di
handicap mentale e da volontari, con l'obiettivo di realizzare un
centro, dove avviare attività educative e terapeutiche, secondo il
metodo della pedagogia curativa e della socioterapia antroposofica.
La sede operativa dell'associazione, denominata "Libera Scuola d'Arte e
Mestieri" ha sede a Rupingrande, nel comune di Monrupino, nelle
vicinanze del municipio, una grande casa accogliente, di circa
quattrocento metri quadrati, di proprietà dell'associazione, con
cinquemila metri quadrati di terreno. La struttura ospita sedici
giovani portatori di handicap mentale, che sono parte attiva della
realtà e partecipano alle varie iniziative proposte.
All'interno della scuola vengono organizzati corsi e stage di vario tipo per bambini, adulti, adolescenti e per gli operatori del settore.
Le lezioni hanno cadenza settimanale o consistono in brevi stage,
sempre nel campo dell'artigianato, con la creazione di oggetti in
ceramica, carta, candele e saponi, nel campo dell'arte, con la pittura,
la scultura e i disegni e ancora laboratori di altro tipo, come
insegnamenti legati alla cucina o all'orticoltura.
Il metodo educativo dell'associazione è prevalentemente di tipo artistico e prevede, oltre alle esercitazioni di pittura, scultura e
non solo, anche musica, canto, teatro.
L'atteggiamento proposto nelle lezioni e negli interventi con i ragazzi si basa sulla sperimentazione, l'osservazione e l'attenzione, nel
guardare i gesti, i colori, i linguaggi.
L'arte può liberare le forze celate nell'interiorità umana, aiutandone l'espressione ,passo dopo passo si va alla conquista di un
mondo nuovo, degno di essere vissuto: la pittura, il disegno, la musica
ed il canto, la recitazione, il modellaggio e l'euritmia (l'educazione
al movimento) sono delle attività artistiche che vengono esercitate con
tutti i ragazzi, tenuto conto dell'età e delle difficoltà
dell'individuo, si sceglie e si adatta il materiale, secondo le sue
possibilità. Nella diversa misura in cui queste attività sono eseguite
si può notare come l'elemento artistico sia lo stimolo di nuove forze
per la fantasia e per lo sviluppo dell'armonia, portando il disabile
verso quell'interesse e quel collegarsi con il mondo intorno a lui, per
conoscerlo e comprenderlo.
Mario Incatasciato