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Ragusa
Terre Iblee, presentato documento finale
Quattro linee di intervento
Ragusa - Quattro linee di intervento per passare dalla vision alla mission nel rilancio dei territori di cinque Comuni iblei (Ragusa, Scicli, Monterosso Almo, Giarratana e Chiaramonte Gulfi) che si sono messi insieme creando un piano strategico denominato “Terre Iblee – Mari & Monti” il cui documento finale è stato ufficialmente presentato ieri sera alla sala Avis a Ragusa. Ad assistere le Amministrazioni nella redazione del piano sono stati gli esperti di Europrogetti & Finanza alcuni dei quali sono intervenuti ieri per un'analisi delle scelte effettuate al termine di un lungo lavoro di progettazione condivisa iniziato negli anni passati e che adesso si è concretizzata.

La prima linea di intervento prevede la trasformazione delle terre iblee in un luogo della sostenibilità con l'obiettivo di favorire uno sviluppo chiaramente indirizzato verso le tematiche ambientali passando dalle questioni energetiche a quelle dello sviluppo economico e turistico. La seconda linea di intervento intende unire le tre aree di sviluppo rappresentate dalla fascia costiera, dall'area montana e dai centri storici urbani, in particolare di Ragusa e Scicli, cercando di fondere, pur nel rispetto delle proprie identità, profili e dinamiche in parte diversificate. La terza linea d'intervento intende innalzare la qualità del vivere locale intervenendo sugli standard e sui servizi, sulle opportunità formative, sull'integrazione sociale e sull'inserimento lavorativo. Infine la quarta linea d'intervento con le terre iblee al centro dell'attività di valorizzazione delle eccellenze e delle politiche di internazionalizzazione, guardando la scelta di aprirsi all'esterno come scelta necessaria nel nuovo contesto di competizione allargata.

Dall'analisi svolta prima dall'architetto Andrea Silipo e poi dall'architetto Sergio Pasanisi, che hanno parlato dopo l'introduzione dell'architetto Ennio Torrieri, dirigente del Comune di Ragusa, è emerso che l’area iblea continua ad essere vocata all’agricoltura, nonostante la crisi, mentre sono in aumento, rispetto al passato, i flussi turistici con percentuali che, nel decennio di riferimento analizzato, arrivano in alcuni casi ad incrementi vicini al 60%. Opportunità da sfruttare facendo attenzione ai punti di forza ma anche alle criticità del territorio, a partire dalle infrastrutture su cui si dovrà puntare.

E da Europrogetti & Finanza sono arrivate una serie di indicazioni per quelle che saranno le aree di macroprogetto, con il miglioramento delle infrastrutture per la mobilità e la sosta, la riqualificazione urbanistica e la valorizzazione del patrimonio edilizio, la salvaguardia ambientale e l’uso di fonti rinnovabili, la riqualificazione dei centri storici nei poli urbani maggiori, lo sviluppo sostenibile delle aree costiere e la valorizzazione delle aree montane con la costituzione di un’identità riconoscibile.

Sarà il piano d’azione a dare seguito al folto monte progetti, in parte già inseriti nei Pist, attraverso un’analisi di coerenza e un’analisi di sostenibilità. Al termine dell’incontro i vari amministratori hanno manifestato la propria soddisfazione perché si va verso la fase conclusiva con la consegna dei documenti, entro fine mese, alla Regione. Poi si entrerà nella fase operativa e da parte di Europrogetti & Finanza è arrivato anche il suggerimento di costituire l'ufficio di piano strategico che possa coordinare le varie cabine di regia da attivare sul territorio. L’inizio di un futuro condiviso.

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