Ieri è stata la Giornata mondiale dell’Ambiente, WED2010 o World Enviromental Day. Oggi è la volta della Giornata della decrescita, dove si invita a usare in maniera più sobria le risorse, ma di certo è che oramai sul calendario a ogni giorno corrisponde una commemorazione molto spesso rivolta a sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela del Pianeta. La giornata dell’Ambiente, voluta e organizzata dall’UNEP, la sezione delle Nazioni Unite che si occupa di tutela ambientale, quest’anno ha avuto come tema “Molte Specie. Un solo Pianeta. Un Unico Futuro”, un messaggio incentrato sulla fondamentale importanza per tutta l’umanità che le varie specie e gli ecosistemi godano ‘di buona salute’. Migliaia gli eventi organizzati in tutto il mondo come azioni di pulizia di spiagge, fondali marini oppure concerti, mostre, festival, meeting e tanto altro. Il coordinamento provinciale di FareAmbiente ha voluto riunirsi proprio a Vittoria in segno di sensibilizzazione verso il grave problema dell’erosione delle coste che sta subendo Kamarina. “Un disastro ambientale e scempio archeologico” ha commentato il coordinatore provinciale di FareAmbiente, Salvatore Mandarà . Parole che descrivono lo stato di avanzato degrado ed erosione della costa prospiciente la zona archeologica di Kamarina, uno sfaldamento progressivo ed inesorabile della falesia che si affaccia sul mare, a due passi da Scoglitti, proprio in prossimità della zona archeologica. FareAmbiente non vuole stare a guardare e si unisce al coro di coloro che vogliono salvare la storia locale; infatti è un fase di programmazione la manifestazione denominata ‘Kamarina al di là del muro dell’immaginazione’. Un’ iniziativa che si terrà proprio sulla spiaggia durante il periodo estivo, coinvolgendo il creativo popolo dei
murales, ragazzi di qualsiasi età che avranno l’opportunità di esprimersi in questa forma d’arte attraverso degli appositi pannelli, per creare coscienza comune volta al miglioramento estetico della città balneare. Un Murales Fest, per sognare insieme la Kamarina che ciascuno di noi vorremmo vivere.
