IngegniCulturaModica

Un viaggio nel cuore della meravigliosa Sicilia Barocca

 

 

 

 

MODICA e tu, né picciola nel Regno,
Né minima sarai nel savio Mondo.
Avrai fra eccelsi ingegni umile ingegno
Che il nostro canterà saper profondo.
Concederatti il Ciel per merto degno,
Nobiltà, popol vasto e suol fecondo.
Pari al Capo del Regno i propri Regi
Preminenze daranti e privilegi.



In tutela il tuo popolo frequente
Diva otterrà da la suprema sfera;
Dei beni del tuo figlio Onnipotente
Plenipotenziaria e dispensiera.
Ne le tue avversità l’occhio clemente
A voti volgerà di Alma sincera;
E manderà di patrocinio in segno
A te di un suo Palladio il sacro pegno.
Sempre a Cristo fedel, Diodata pia
Nascer da te vegg’io, città famosa,
Che con casto imeneo, di Fanzio siam,
Nobil Siracusano, amata sposa.
Del Padre Eterno al figlio, e di Maria,
Martire, parlerà l’Alma vogliosa;
E il quart’anno sarà del Cielo acquisto
Dopo il terzo dei secoli di Cristo.
(Tommaso Campailla, L’Adamo,
Canto VIII, Ottave 111, 112, 113)

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